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Da Guantanamo alle Bermuda: quattro ex detenuti cambiano residenza fiscale

 La chiusura definitiva della tristemente nota prigione di Guantanamo comporta anche una importante conseguenza dal punto di vista tributario: infatti, rimane aperta la questione relativa alle nuove residenze fiscali a cui devono essere indirizzati gli ex detenuti del carcere, ormai non più considerati come “combattenti nemici”. Un primo passo in questo senso era stato fatto dal governo svizzero, il quale si era dichiarato disponibile ad accogliere questi soggetti; il luogo ideale era stato individuato proprio nel cantone di Ginevra. L’inizio era stato dunque più che incoraggiante, dato che la diplomazia ha cominciato da subito a funzionare bene, col momento clou rappresentato dalla visita ufficiale, in territorio elvetico, dell’emissario statunitense incaricato della chiusura del carcere di Guantanamo. Ma le prospettive e le aspettative sono state incredibilmente disattese: all’improvviso è sceso il silenzio tra le parti, così come la riservatezza, una sorta di segreto bancario diplomatico. Il motivo di questo silenzio è presto detto: la vicenda che ha coinvolto Ubs e il fisco statunitense ha finito per prendere il sopravvento, condizionando in maniera diretta qualsiasi iniziativa che fosse diretta in ambiti diversi, come è appunto questa modifica delle residenze fiscali.

 

La soluzione svizzera rimane in piedi, ma sono ancora al vaglio numerosi dossier in proposito; al contrario, sta prendendo sempre più piede l’ipotesi di un altro centro offshore come luogo per ospitare gli ex detenuti, che nel caso in questione sono quattro. Si tratta delle Bermuda, ambito paradiso fiscale che può vantare i tesori fino a 80 miliardi di dollari, tra assets patrimoniali e vari depositi. Le porte delle piccole isole sono dunque più che aperte per questi ex carcerati, i quali hanno spostato ben volentieri la loro residenza dal carcere alle più rassicuranti spiagge di un centro offshore.

 

Ci sono state però anche critiche a questa decisione: Londra, ad esempio, ha lamentato di non essere stata consultata in proposito, anche se le stesse Bermuda hanno ribadito che lo status della giurisdizione consentiva una simile procedura.