Anche nella Regione Toscana non mancano i contribuenti con il vizietto dei “paradisi fiscali”; sono ben 1.200, infatti, i nomi di contribuenti della regione sui quali l’Amministrazione finanziaria provvederà ad effettuare dei controlli. A darne notizia è la Direzione Regione Toscana dell’Agenzia delle Entrate, precisando che trattasi di contribuenti sui quali, potenzialmente, pendono situazioni elusive ed evasive in quanto avrebbero nella sostanza simulato l’espatrio quando invece l’Italia è rimasta come centro dei propri affari e dei propri interessi sia a livello familiare, sia economico. Nel dettaglio, l’indagine è concentrata sui quei contribuenti “sospetti” che negli anni 2006, 2007 e 2008, hanno dichiarato di avere la residenza in un Paese a fiscalità privilegiata nonostante l’esercizio di attività fiscalmente rilevanti in Italia. Sui 1.200 nominativi, di conseguenza, l’Agenzia delle Entrate procederà con l’apertura di tutta una serie di attività istruttorie finalizzate sia ad accertare, sia a quantificare i fenomeni di evasione fiscale realmente perpretata dai contribuenti nel mirino del Fisco.
Successivamente, anche in scia alla collaborazione dei Comuni della Regione Toscana, si procederà con il recupero delle imposte evase e con il “rientro” in Italia di quei contribuenti che, dopo i necessari accertamenti, avranno simulato l’espatrio solamente per avvalersi della fiscalità privilegiata in altri Paesi per evadere le tasse. Ma quali sono i Paesi a fiscalità privilegiata dove i 1.200 contribuenti, oggetto dei controlli del Fisco, hanno dichiarato di risiedere?
Ebbene, in accordo con quanto rivela la Direzione Toscana dell’Agenzia delle Entrate, oltre un migliaio dei nominativi dichiarano di risiedere, in prevalenza e complessivamente, a Monaco, Uruguay, Costa Rica, Ecuador, Emirati Arabi, Hong Kong e San Marino; 47 a Singapore, circa 120 “distribuiti” tra Panama, Filippine e Bermuda e poi, a seguire, Libano, Malesia, Barhein, Anguilla, Belize, Antille Olandesi, Antigua, Barbados, Gibilterra, Seichelles, Mauritius, Liberia e Bahamas. Altri dieci cittadini italiani, in tutto, hanno dichiarato di risiedere alle Maldive, Macao, Isole Cayman, Polinesia, Oman, ed infine altri quattro potenziali evasori “sparsi” a Gibuti, Barbados, Santa Lucia e Samoa.
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