Un nuovo servizio dell’Agenzia delle Entrate è ora disponibile per i professionisti del settore fiscale del Piemonte: è partito infatti da Torino il cosiddetto “sportello virtuale per i professionisti”, una interessante innovazione che dovrebbe consentire notevoli vantaggi dal punto di vista tributario. In effetti, si potranno, attraverso tale strumento, seguire le pratiche dei clienti direttamente dallo studio, eliminando quindi del tutto la classica coda dell’ufficio. Per i commercialisti piemontesi si prospetta dunque la velocizzazione dell’intero lavoro. L’iniziativa è stata promossa dalla Direzione regionale della stessa Agenzia, la quale aveva per l’appunto l’intenzione di rendere più agevoli e rapide le pratiche maggiormente frequenti, oltre che di evitare eccessive code ai front office. Non si tratta comunque di un progetto unicamente regionale, in quanto il programma rientra in un altro progetto più ampio, a livello nazionale, con cui le Entrate mirano a fornire agli intermediari del settore fiscale degli strumenti assistenziali a distanza.
La presentazione di ieri del direttore regionale Vincenzo Palitta è stata improntata all’entusiasmo e all’ottimismo nei confronti dell’iniziativa stessa. I commercialisti avranno ora a disposizione una casella di posta elettronica dedicata, con cui far confluire allo sportello virtuale delle specifiche questioni e istanze. Le pratiche, in questo modo, potrebbero essere ultimate anche nel giro di due soli giorni. I mesi scorsi sono stati caratterizzati dalla sperimentazione di questo servizio; in particolare, si farà riferimento alle richieste di annullamento di comunicazioni di irregolarità per mancati abbinamenti di versamenti o per non aver compilato correttamente la dichiarazione.
Il lavoro dei commercialisti verrà pertanto reso meno pesante, ma i vantaggi sono a beneficio anche e soprattutto dei contribuenti: si eviterà di tramutare le irregolarità in iscrizioni a ruolo e vi è l’intenzione di rendere più snello il carico di pubblico. Si è deciso di cominciare da Torino, proprio perché gli uffici regionali di questa città costituiscono ben il 38% dell’utenza dell’intero Piemonte.