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Riduzione tasse: Uil, direttamente in busta paga

 E’ efficace la riduzione delle tasse attraverso una revisione delle aliquote Irpef? Ebbene, Luigi Angeletti, segretario della Uil, nel corso di un congresso dei lavoratori edili, ha messo in evidenza come a conti fatti le aliquote ridotte serviranno solo ad avvantaggiare ulteriormente gli evasori, mentre sarebbe più efficace la riduzione della pressione fiscale attraverso un minor prelievo direttamente nella busta paga dei lavoratori e nella pensione dei pensionati. Per il leader della Uil servono cose semplici, ragion per cui non c’è bisogno delle aliquote, e neanche del quoziente familiare, che già nella sua definizione appare complicato. Basta infatti dare direttamente un bonus per i figli, e con queste due misure si eviterebbe, tra l’altro, di avvantaggiare i finti poveri, ovverosia quelli che non pagano le tasse e conducono uno stile di vita superiore a quello dei lavoratori dipendenti e dei pensionati che negli ultimi anni hanno pagato le tasse per se e per gli altri creando a conti fatti ingiustizia ed iniquità fiscale.

Ma come reperire le risorse per rendere più corposa la busta paga dei lavoratori e dei pensionati? Ebbene, secondo il segretario della Uil non servono miracoli: basta infatti a suo dire mettere impegno nella lotta all’evasione fiscale ponendosi il target di recuperare almeno dieci miliardi di euro all’anno; inoltre, le risorse per i lavoratori ed i pensionati si possono trovare sia armonizzando le tasse sulle rendite finanziarie, sia trasferendo una quota parte del carico fiscale dai redditi ai prodotti.

E riguardo allo sciopero generale sul fisco proclamato nei giorni scorsi dalla Cgil per il prossimo 12 marzo, il leader della Uil, intervistato dalla stampa nazionale, ed in particolare da “Il Giornale“, ha sottolineato come lo sciopero del fisco della Cgil di Epifani sia solo un gesto politico. Questo perché, secondo Angeletti, il Governo sulla riforma del fisco ha manifestato la volontà di avviare un discorso, ragion per cui non si può organizzare una protesta quando ancora tutto è appena iniziato.