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Codice fiscale e tessera sanitaria: cosa cambia per i non residenti

 Con una Circolare, la numero 7/E, pubblicata in data odierna, lunedì 22 febbraio 2010, l’Agenzia delle Entrate ha reso noti dei cambiamenti per quel che riguarda la consegna ai Consolati delle tessere relative al codice fiscale ed alla tessera sanitaria destinati ai contribuenti che non risiedono nel nostro Paese. Nel dettaglio, la modalità di recapito non avverrà più attraverso il corriere diplomatico, ma attraverso la società Poste Italiane. Nella Circolare, infatti, sia l’Agenzia delle Entrate, sia il ministero degli Affari Esteri, fanno presente che al riguardo è stato sottoscritto con la società postale italiana il servizio di recapito delle tessere sanitarie e di quelle relative al codice fiscale; come al solito poi, una volta ricevute, saranno i Consolati a consegnare le tessere ai contribuenti interessati che risiedono fuori dai confini italiani. L’Amministrazione finanziaria, tra l’altro, fa presente come il codice fiscale, nella sua classica forma, ovverosia quella del tesserino plastificato, sarà recapitato ai Consolati solamente nel caso in cui emergano particolari esigenze da parte del contribuente italiano residente all’estero.

Con piena validità, infatti, il Consolato può rilasciare al posto della tessera del codice fiscale un certificato di attribuzione con timbro e con firma apposta da parte della  rappresentanza diplomatico-consolare. Per quanto riguarda invece i residenti, ricordiamo che il duplicato della tessera sanitaria si può ottenere sia presso l’Asl di appartenenza, sia presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate sul territorio.

Per quanto riguarda invece il codice fiscale, sempre da parte di chi risiede in Italia, questo è ottenibile presentandosi presso l’Agenzia delle Entrate muniti di un documento di riconoscimento in corso di validità. Pur tuttavia, se il cittadino residente è straniero, occorre altresì presentarsi muniti del passaporto o di un regolare permesso di soggiorno. L’attribuzione del codice fiscale per gli stranieri avviene invece o presso le questure, oppure avvalendosi degli Sportelli Unici per l’Immigrazione.

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