Le società di capitali sono chiamate al pagamento della concessione governativa, relativa alla numerazione e bollatura dei libri sociali (ci si riferisce, in particolare, al libro dei soci, a quello delle obbligazioni e delle adunanze e al libro del consiglio di amministrazione): mancano esattamente due settimane alla scadenza fiscale in questione, visto che il prossimo 16 marzo sarà il termine ultimo per completare il versamento della tassa senza incorrere in sanzioni pecuniarie aggiuntive. Si tratta, nello specifico, di una tassa forfetaria e a cadenza annuale: sono soprattutto le spa, srl, le sapa, le società consortili a responsabilità limitata e i consorzi tra enti territoriali a dover provvedere in questo senso, vale a dire tutti quei soggetti che sono dotati di un capitale sociale o di un fondo di dotazione che ha per oggetto esclusivo un’attività commerciale. Anche le società in liquidazione ordinaria e quelle che sono sottoposte alle procedure concorsuali dovranno versare la relativa imposta. A quanto ammonta esattamente il tributo?
L’importo non tiene conto del numero dei libri e delle loro pagine, quindi la cifra rimane fissa a 309,87 euro nel caso in cui, alla data del 1° gennaio dell’anno di riferimento, il capitale sociale non superi i 516.456,90 euro; in caso contrario, invece, l’importo viene innalzato fino a 516,46 euro. C’è da ricordare, tra l’altro, che il versamento fiscale da parte delle società deve essere compiuto tramite l’utilizzo dell’apposito modello F24.
In pratica, occorre indicare all’interno della sezione “Erario” il codice tributo 7085 (il quale si riferisce proprio alla tassa annuale per la vidimazione dei libri sociali, dell’importo e dell’anno per cui viene eseguito il pagamento, in questo caso il 2010). Comunque, si può sempre far ricorso alla compensazione con eventuali crediti vantati di altre imposte e contributi; le società costituite da poco tempo, invece, dovranno compilare un bollettino di conto corrente postale intestato all’Ufficio del Registro di Roma.