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Misuratori del fisco: nuove targhette autoadesive per i laboratori

 I misuratori del fisco devono ottemperare ad alcuni specifici obblighi relativi al fatto che i dati che vengono in esso registrati siano inalterabili e inaccessibili: ma uno degli obblighi fiscali che grava su di essi è anche quello tributario, visto che è necessario il sigillo tramite un apposito bollo, il quale è però solitamente costituito da un supporto in piombo. Tale sigillo è, senza dubbio, molto facile per quel che riguarda la sua rimozione, ma presenta anche uno svantaggio non indifferente; si tratta infatti di una sostanza inquinante. Esistono comunque dei sistemi alternativi. Il provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate di ieri è proprio intervenuto in questo ambito, fornendo la definitiva approvazione alla targhetta autoadesiva per il sigillo dello stesso misuratore; tra l’altro, ci stiamo riferendo a una alternativa che è valida anche per i laboratori e i fabbricanti abilitati, soprattutto in relazione alle operazioni di verificazione periodica. Bisogna comunque ricordare che le targhette in questione dovranno offrire le stesse garanzie dal punto di vista fiscale, anche circa il requisito della leggibilità.

 

Il provvedimento delle Entrate si era reso necessario alla luce del parere della Commissione per l’approvazione degli apparecchi misuratori fiscali (introdotti dal Decreto ministeriale del 23 marzo 1983) dello scorso anno. I pareri di questo ente sono fondamentali, in quanto rappresentano il punto di partenza per la successiva adozione dei provvedimenti della nostra amministrazione finanziaria, così come è avvenuto in questa occasione.

 

I misuratori fiscali vengono esaminati e approvati in base ad alcuni riconoscimenti di idoneità: inoltre, esiste anche una importante certificazione da parte di un istituto universitario e di ricerca (la Siae sottopone gli apparecchi a delle prove tecniche). Il 2009 si è contraddistinto per numerosi provvedimenti in proposito (oltre cento), segno che si dà una certa rilevanza all’approvazione dei misuratori; l’intervento delle Entrate di ieri conferma questa tendenza per ottenere un invio sempre più efficace dei dati sui corrispettivi.