Lega Nord: colpire gli ambulanti immigrati contro l’evasione fiscale

Sono note ormai da tempo le “crociate” portate avanti dalla Lega Nord nei confronti della questione degli immigrati, una sorta di marchio di fabbrica e neanche l’ultima mozione del partito è stata da meno: la proposta è stata presentata alla Camera dal capogruppo Marco Reguzzoni e riguarda da vicino il tema dell’evasione fiscale e del contributo non indifferente che viene dato al fenomeno dal commercio ambulante, soprattutto quello cinese. L’intento è chiaramente politico, oltre che tecnico, visto che si intende colpire un’attività che è notoriamente posta in essere in nero per la sua totalità; secondo quanto fatto osservare dal partito lombardo, si tratta di una vera e propria filiera illegale, in cui tutte le componenti, dalla produzione fino all’importazione e alla vendita, rappresentano i protagonisti principali di un’evasione totale dal fisco, un danno serio per la nostra amministrazione finanziaria e per il commercio regolare.

 

Ovviamente, il riferimento della mozione va, in particolare, ai casi verificatisi nell’Italia settentrionale, dove l’immigrazione, non solo quella dall’ex Impero Celeste, ha dato vita a un mercato a prezzi fin troppo bassi grazie proprio ai fenomeni evasivi, sia del fisco che della previdenza sociale. La Lega Nord, inoltre, ha portato alcuni dati che testimonierebbero la diffusione del fenomeno; l’evasione fiscale portata a compimento dagli ambulanti immigrati rappresenta, secondo queste stime, una fetta del 12% del sommerso totale, con un volume d’affari che si aggira attorno ai due miliardi di euro. Cosa propone dunque il partito in questo senso?

La mozione prevede che tali ambulanti esibiscano il Documento Unico di Regolarità Contributiva, un documento essenziale che attualmente è obbligatorio soltanto in relazione a lavori privati di edilizia. Il relatore Reguzzoni ha parlato soprattutto di immigrazione dal Pakistan, Marocco, Senegal e Cina come causa principale dei problemi fiscali: il Durc potrebbe evitare il tutto, ma si spera si tratti di un’iniziativa volta a migliorare i problemi del paese piuttosto che un rafforzamento delle ideologie di partito.