Per le popolazioni colpite dal terremoto sono sospesi i tributi, del pagamento degli affitti, se la casa in locazione è ormai inagibile, e di rate e mutui di qualsiasi genere. Contributi ed indennizzi saranno riconosciuti per le strutture adibite alle attività sociali, ricreative, sportive e religiose. Il decreto deve essere ancora approvato ma pare che si tratterà di un vero e proprio pacchetto famiglia.
Non solo tasse bloccate ma anche aiuti per la ricostruzione delle case: in arrivo 150mila euro a fondo perduto a chi ha visto crollare la propria casa. Per chi invece la casa é rrimasta danneggiata ci saranno 80 mila euro. I fondi saranno disponibili su un conto corrente a disposizione di ogni singolo terremotato. Cosa significa questo? Che ogni singolo terremotato dovrà provvedere a ricostruire la propria casa secondo i criteri antisismici. Ma siamo sicuri che i cittadini abbiano queste competenze? Conoscono i singoli le regole antisismiche e i criteri di costruzione di una casa secondo le normative? In questo modo ognuno sarà di fatto responsabile della ricostruzione. I soldi si incasseranno solo dietro presentazione di fatturazione. Si é giunti a questa soluzione, è stato spiegato, per evitare l’infiltrazione della mafia:
Non credo che i piastrellisti possano essere dei malavitosi, – ha affermato Tremonti – . Si fa tutto con la buona amministrazione. Degli otto miliardi, 1,5 saranno per l’emergenza e 6,5 da usare nel medio-lungo periodo.
Berlusconi risponde:
Diamo assistenza a oltre 70mila persone per una spesa che al giorno è di 3 milioni di euro. Credo che sia qualcosa che non si è mai verificata.
Bisognerà quindi provvedere da sè, scegliendo per proprio conto materiali, impresa, maestranze e affini, alla ricostruzione dell’abitazione. Chissà se i semplici cittadini sono in grado di occuparsi di tutto ciò. O dovrebbe provvedere lo Stato a sovrintendere l’attività di ricostruzione? Inoltre il fondo sarà elargito solo dopo presentazione di fattura, quindi dopo che i lavori saranno svolti. Attendiamo le procedure applicative di questo decreto, per capire come, i cittadini, potranno contare sull’aiuto dello Stato.
Il premier durante la trasmissione di ieri a Porta a Porta ha chiarito: “Chi desidera potrà ricostruire da sè la propria casa, ma chi preferisce potrà farsela ricostruire dallo Stato. In entrambi i casi, lo stato darà 150.000 euro e se non saranno sufficienti, anche di più. Ovviamente le spese saranno studiate in maniera opportuna per evitare truffe e frodi.”