Nei giorni scorsi l’attuale Governo in carica, al fine di permettere alle famiglie, e comunque a tutti i contribuenti assoggettati all’Irpef, di avere più soldi in tasca ed in cassa da qui a Natale, ha provveduto a tagliare in termini percentuali l’ammontare dell‘acconto sull’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) in pagamento per la fine di questo mese. Entro il prossimo 30 novembre 2009, infatti, grazie al Decreto Legge approvato dall’Esecutivo, l’acconto 2009 sull’Irpef sarà dovuto nella misura del 79% anziché del 99%; lo sconto, quindi, ammonta al 20%, ma chiaramente la quota non pagata a fine novembre dovrà poi essere versata, trattandosi solo di un differimento, nel mese di giugno del prossimo anno. Ma a chi spetta questo beneficio? Ebbene, al riguardo nella giornata di ieri l’Agenzia delle Entrate ha emesso una nota nella quale si spiega che lo sconto è fruibile da parte di tutti coloro che ai fini Irpef, e così come prevede la Legge, a fine mese devono versare l’acconto Irpef.
Trattasi, nello specifico, dei professionisti, degli imprenditori, dei soci appartenenti a società di persone, ma anche dei pensionati e dei lavoratori dipendenti nel caso in cui questi abbiano maturato redditi diversi da quelli percepiti con la pensione o la busta paga, ovverosia, tra l’altro, compensi per prestazioni occasionali o il percepimento di redditi fondiari.
Nel caso in cui il contribuente avesse già versato l’acconto Irpef nella misura del 99%, a suo favore scatta la possibilità di fruire di un credito di imposta pari alla quota pagata in eccesso e da utilizzare, così come previsto per le compensazioni, avvalendosi del modello F24. Nel frattempo, i sostituti di imposta stanno provvedendo a rimodulare la percentuale di applicazione degli acconti, e nel caso in cui il pensionato o il dipendente avesse percepito lo stipendio o la pensione senza considerare la riduzione, questa verrà restituita come maggiore somma spettante nella retribuzione del prossimo mese di dicembre sempre a cura del sostituto di imposta.