In particolare il contribuente dovrà aver cura di compilare il quadro RW della dichiarazione (compilazione resa più semplice dalla recente circolare n. 45/E del 2010) e dovrà preoccuparsi anche di compilare i quadri della dichiarazione per il calcolo dei redditi e dell’ivafe. In particolare andrà compilato il quadro RL per indicare i proventi da fondi di investimento mobiliari istituiti in stati diversi da quelli UE o SEE white list (Norvegia e Islanda) o in alternativa gli utili che provengono da Stati considerati a fiscalità privilegiata.
Occorrerà invece compilare il quadro RT per indicare i redditi diversi di natura finanziaria inerente qualsiasi tipo di investimento all’estero (azioni, derivati, ecc.). In questo caso i proventi saranno assoggettati ad una imposta sostitutiva del 20 % calcolata su una base imponibile del 62,5 %.
Il quadro Rm andrà invece compilato qualora il contribuente percepisca proventi esteri che qualora fossero percepiti attraverso l’intervento di un intermediario residente sarebbero stati assoggettati a ritenuta di imposta o imposta sostituiva direttamente dall’intermediario. In sostanza, a titolo esemplificativo, tali proventi sono: interessi su conti correnti, interessi derivanti da obbligazioni, proventi derivanti dal riscatto di polizze vita, commissioni relative a operazioni di prestito titoli e proventi da fondi comuni di investimento istituiti in stati diversi da quelli Ue o See white list. In questo caso i proventi saranno pari al 20 % di quanto percepito e nel caso di polizze e fondi investiti in titoli l’aliquota sarà del 12, 5 per cento con una base imponibile ridotta.
Infine potrebbero esserci comunque dei redditi da dichiarare anche se il patrimonio estero è amministrato da un intermediario italiano (ad esempio nel caso di differenze valutarie o titoli atipici qualora l’intermediario non abbia applicato la ritenuta all’ingresso).