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Adiconsum: tassa iscrizione scuola è illegittima

 Studiare é un diritto di tutti, ma unaa domanda si ripropone a pochi giorni dalla scadenza delle iscrizioni alle scuole superiori per il prossimo anno scolastico. Il 28 febbraio scade il termine per l’iscrizione degli studenti e molte famiglie ricevono dalla scuola, insieme alla modulistica per l’iscrizione e all’eventuale bollettino per il pagamento delle tasse scolastiche, anche la richiesta di un “contributo scolastico” e tale importo varia dai 100 ai 300 euro a ragazzo, anche se si tratta di un contributo volontario.

In realtà a volte tali contributi vengono presentati non propriamente come volontari: per esempio inviano dei bollettini anche agli alunni esonerati dal pagamento delle tasse scolastiche oppure inviano bollettini precompilati con importi “onnicomprensivi” cioè che sommano sia le tasse dovute per legge che i contributi volontari, configurandosi quindi la quasi impossibilità di scindere i due importi. L’Adiconsum, l’associazione in difesa dei consumatori e dell’ambiente promossa dalla CISL, indaga sul fenomeno che in questo periodo si propone nel contesto scolastico e fa appello ad una maggiore trasparenza e correttezza degli istituti scolastici, oltre che ad un intervento tempestivo del Ministero dell’Istruzione. L’Adiconsum non si oppone al contributo scolastico ma appunto chiede alle scuole e ai dirigenti scolastici maggiore trasparenza in questa situazione dei contributi volontari.

I contributi richiesti alle famiglie degli studenti all’atto delle iscrizioni conclusesi in questi giorni sono “erogazioni liberali”, cioè volontarie e non obbligatori – sottolinea l’Adiconsum – sono da considerarsi illegittime le richieste di alcune scuole che subordinano l’iscrizione degli alunni al pagamento di un contributo aggiuntivo alle tasse obbligatorie anche se di pochi euro. Molte famiglie hanno ricevuto da parte della scuola, con scadenza fine febbraio, anche la richiesta di pagamento del cosiddetto contributo scolastico che ormai ha raggiunto cifre consistenti. Tale richiesta deve essere posta in maniera corretta, i contributi liberali sono scaricabili dalla dichiarazione dei redditi nella misura del 19%.