Stanno per piovere ricorsi su ricorsi sull’Agenzia delle Entrate, la quale rischia di veder paralizzata la propria attività successivamente alla decisione della Corte Costituzionale che ha annullato le nomine di 767 dirigenti dell’ente.
Le Commissioni Tributarie di tutta Italia, nello specifico, una dopo l’altra stanno annullando le cartelle esattoriali e gli atti firmati dai dirigenti decaduti. A renderlo noto il Codacons, che ha avviato una battaglia legale contro l’Agenzia delle Entrate, offrendo assistenza legale ai contribuenti destinatari di richieste di pagamento elevate da funzionari illegittimi.
Le Commissioni Tributarie di primo e secondo grado – spiega una nota – si stanno uniformando alla sentenza della Consulta, riconoscendo le tesi sostenute dal Codacons e annullando gli atti dell’Agenzia. Dopo la prima decisione di Milano, anche le Commissioni provinciali di Lecce, Campobasso, Brescia, Reggio Emilia, Frosinone, si sono espresse in senso favorevole al contribuente, annullando gli accertamenti fiscali firmati da uno dei dirigenti dell’Agenzia delle Entrate dichiarati “decaduti dalla carica per via della sentenza della Corte Costituzionale dello scorso marzo. Non solo. La Commissione Tributarie Regionale della Lombardia è andata oltre, e con una recentissima sentenza ha aperto la porta alla possibilità di sollevare l’eccezione del falso dirigente anche in secondo grado per coloro che, avendo perso in primo grado, non erano ancora a conoscenza della decisione della Consulta e, quindi, non avevano presentato icorso su questo particolare vizio”.
Nel tenere presente che un dirigente dell’Agenzia delle Entrate aveva addirittura invitato i contribuenti a non buttare soldi in inutili ricorsi, il presidente dell’associazione, Carlo Rienzi, sottolinea che tale tesi è stata smentita. Adesso il Codacons, che proporrà una valanga di ricorsi sulla base delle decisioni delle Commissioni invita i cittadini che hanno ricevuto cartelle esattoriali a verificare se gli atti sono stati firmati da dirigenti decaduti e, in tal caso, ad aderire all’azione legale promossa dall’associazione, volta ad ottenere l’annullamento delle stesse cartelle.