Lo scorso anno, tra Inps, Agenzia delle Entrate ed Equitalia, c’è stato un recupero da evasione fiscale, tributaria e contributiva pari ad oltre 25 miliardi di euro, per la precisione 25,4 miliardi. A darne notizia con un comunicato ufficiale sono stati i tre Enti nel precisare, in particolare, come le somme recuperate risultino essere così ripartite: 10,5 miliardi di euro, con un incremento del 15% rispetto all’anno 2009, dalle azioni di recupero avviate da parte dell’Agenzia delle Entrate, unitamente a 6,6 miliardi di euro a seguito della “stretta” sui crediti d’imposta in compensazione; 6,4 miliardi di euro, con un incremento del 12% rispetto al 2009, sono stati lo scorso anno recuperati da evasione contributiva dall’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS); i restanti 1,9 miliardi di euro sono stati invece riscossi da Equitalia per altri enti locali e statali diversi dalle Entrate e dall’Inps.
I risultati sopra descritti sono frutto sia delle maggiori somme recuperate attraverso le iscrizioni a ruolo, sia attraverso i versamenti diretti con l’adesione ad istituti come la conciliazione giudiziale, l’accertamento con adesione e l’acquiescenza oltre alle maggiori somme richieste mediante le comunicazioni di irregolarità. Secondo quanto dichiarato dal Direttore Attilio Befera, quelli relativi al 2010 sono risultati importanti frutto di un lavoro che è stato ancora più puntuale e rigoroso; ma in ogni caso il Direttore ha posto l’accento anche sul fatto che la priorità rimane quella del “cambio dell’atteggiamento culturale nei confronti di chi evade“.
Antonio Mastrapasqua, Presidente dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, ha sottolineato come l’Inps per il 2010 sia riuscita a superare il target dei sei miliardi di euro di evasione contributiva da recuperare, e come l’Istituto punti ad erogare da un lato le prestazioni a chi ne ha diritto con efficienza, e dall’altro a mettere in campo con la stessa efficienza le azioni a carico di chi non ha versato il dovuto.
Buongiorno, il mio commercialista questa mattina mi ha detto che il credito derivante da R.A. SU INTERESSI ATTIVI maturati al 31/12/09 ed esposti in bilancio, quest’anno avrei dovuto mandarli a sopravvenienza poichè l’importo di euro 4,17 euro è inferiore al limite minimo che secondo lui è pari a euro 20,00=
Mi rendo conto che le cifre di cui vi sto parlando, sono veramente esigue ma, questo chiarimento mi serve per capire anche se sto lavorando con una persona che mi mente. Il mio primo pensiero, infatti, è stato :SI E’ DIMENTICATO DI COMPENSARLI.
Grazie