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L’Agenzia delle Entrate rivede le regole di ipoteche e sequestri

 Il Fisco ha provveduto a rendere più incisive le recenti modifiche normative che sono intervenute in merito alle misure cautelari da adottare al fine di garantire la riscossione delle imposte evase: tali misure, in effetti, possono essere adottate non solo in relazione alle principali sanzioni, ma anche sui tributi. Tra l’altro, il ricorso a questi strumenti rimane valido perfino quando il contribuente vita la lite con l’amministrazione finanziaria, definendo il rapporto tributario “in pac”. Secondo la stessa Agenzia delle Entrate, come è stato precisato in un’apposita nota, le misure cautelari vengono poste in essere sia quando il contribuente può ancora aderire ai contenuti di un verbale o di un invito, sia in un momento successivo all’adesione. In sostanza, sono questi i punti salienti della risoluzione 4/E, la quale ha illustrato alcuni chiarimenti volti a contrastare i fenomeni di evasione da riscossione. Anzitutto, è stato spiegato che le Entrate possono chiedere l’iscrizione dell’ipoteca sui beni del soggetto debitore e l’autorizzazione al sequestro conservativo, anche a tutela dei crediti relativi ai tributi.

 

Entrando nel dettaglio della disposizione, bisogna dire che i nuclei di verifica dell’amministrazione possono andare a valutare la richiesta o meno delle misure cautelari, nell’ipotesi in cui il processo verbale di constatazione presenti dei rilievi che comportano un recupero di maggiore imposta superiore ai 120.000 euro. I funzionari preposti alla verifica fiscale, inoltre, possono prescindere da tali indici se l’atteggiamento del cliente mostra delle situazioni a rischio per quel che concerne la riscossione creditizia; la verifica può riferirsi anche all’analisi patrimoniale dei soggetti, approfondendo in modo dettagliato i vari documenti di bilancio.

 

C’è da precisare, in conclusione, che le misure che sono state appena illustrate e ottenute dall’Agenzia delle Entrate valgono anche per Equitalia, la nota società di riscossione. Dunque, sequestri conservativi e ipoteche mantengono, senza alcuna formalità, la loro validità e grado a favore dell’agente della riscossione a cui viene affidato appunto il ruolo.