Sarà un anno faticoso e pieno di lavoro per il fisco. Dalla voluntary disclosure, con 500 mila atti di accertamento in contraddittorio, al ruling e al patent box su cui si punta tantissimo. C’è un numero esagerato di novità, su cui dovremo mettere tantissime risorse ma, anche quest’anno, ci sarà un turn over molto rallentato.
Parola del direttore generale dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi. “Ce la mettiamo tutta, ma non sempre riusciremo a fare tutto quello che vorremmo” – ha aggiunto.
Intanto, per quanto concerne il 730 precompilato, la Orlandi ha dichiarato nuovamente che tutta la parte relativa alle visite mediche, i dentisti, i farmaci che transitano “col sistema tessera sanitaria” e quindi già inviati “al ministero dell’Economia e alla Ragioneria generale dello Stato e a noi per l’elaborazione, ci saranno tutti”. Nel 730 precompilato “mancheranno esclusivamente i prodotti da banco senza prescrizione”. La scorsa settimana durante un’audizione parlamentare Orlandi aveva spiegato che su questi dati c’era stato un problema perché alcune associazioni di farmacisti avevano “equivocato” e non conservato parte degli scontrini e quindi i dati “non sono ad oggi recuperabili”, aveva detto.
Il direttore dell’Agenzia non ammette critiche sulla proroga fino al 9 febbraio, considerandola come il ‘massimo che si poteva fare’:
Non voglio entrare in polemica con nessuno. Questo lavoro con gli ordini e le categorie è partito da più di un anno. Quindi tutto un lavoro è stato fatto e c’è stato l’accordo con l’Ordine dei medici. La proroga è già molto faticosa perché il 730 dovrà essere reso disponibile per i Caf il 15 aprile e per i contribuenti il 2 maggio. Servono tempi per elaborare decine di milioni di dati e dare un prodotto serio. Quindi questo è il massimo che da un punto di vista tecnico comprimendo tutti i tempi di elaborazione abbiamo potuto dare.