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Gli artigiani romani verranno sottoposti ad una doppia tassazione

 Dallo scorso 16 marzo, le imprese romane che intendono iscriversi o cancellarsi dall’Albo delle Imprese Artigiane saranno sottoposte ad una doppia tassazione; infatti, esse non dovranno solamente versare gli usuali diritti di segreteria alla Camera di Commercio del Comune, ma dovranno anche pagare un ulteriore diritto di segreteria. La Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa (Cna) ha vivamente protestato contro la nuova imposizione, chiedendo delle spiegazioni all’assessore al Commercio Davide Bordoni. Il sindacato rivendica maggiori misure di sostegno a favore delle imprese, piuttosto che un raddoppio dei costi per la costituzione o la modifica delle stesse. Il diritto di segreteria comunale è una tassa non elevatissima (per entrare nel dettaglio, sono dovuti 20+1 euro al momento dell’iscrizione, mentre la tassa ammonta a 15+1 euro per la cancellazione dei dati), ma l’elemento che ha maggiormente indispettito gli artigiani è stato l’ambiguità nelle motivazioni del provvedimento.


Come ha spiegato Antonio Fainella, responsabile sindacale del Cna:

Bisogna anche dire che è dal 2003 che il procedimento amministrativo è stato decentrato parzialmente ai comuni, ma rimane pur sempre una pratica unica e non si capisce come si possa giustificare il raddoppio delle spese a carico dell’azienda.

Questa materia è regolamentata da una delibera risalente al 2007, la quale prevede dei costi per il rilascio di licenze e concessioni da parte del Comune: ma l’Associazione degli Artigiani fornisce una diversa interpretazione della normativa, ritenendo che l’iscrizione all’albo delle imprese non debba comportare il rilascio di alcuna autorizzazione o atti simili.

Non è la prima decisione in questo senso che scontenta gli artigiani romani: solo poche settimane fa, infatti, il Comune aveva previsto l’aumento dei diritti di istruttoria per il rinnovo e rilascio dei permessi Ztl (Zone a Traffico Limitato) temporanei, i quali sono passati da 5,16 euro a 20 euro (moltissimi piccoli imprenditori effettuano infatti anche interventi in centro e necessitano di tali permessi).