La circolare 69 dell’Inps risale ormai a due giorni fa, ma la sua importanza rimarrà valida per tutto il corso del 2011: in effetti, si tratta di un documento fondamentale dal punto di vista previdenziale, dato che ha provveduto a fissare quelli che sono gli importi precisi e dettagliati in relazione agli assegni di maternità. Il riferimento dell’istituto romano è andato, per la precisione, alle somme di denaro che vengono normalmente elargite dai comuni italiani, ma anche a quelli statali, senza dimenticare, poi, gli affidamenti preadottivi e le adozioni che sono state poste in essere proprio nell’anno in questione. Il novero è dunque molto ampio ed era necessaria un po’ di chiarezza. Come è ovvio che sia, anche le nascite devono essere avvenute nei dodici mesi nell’anno cominciato da appena un trimestre, ma non sono solamente queste le novità a cui devono prestare attenzione le famiglie italiane. Anzitutto, bisogna precisare che l’importo complessivo dell’assegno comunale è pari a 316,25 euro per ogni singolo mese, mentre la somma stanziata in una prospettiva temporale più ampia è di 1.581,25 euro.
In questo caso, tra l’altro, è necessario visualizzare qual è l’indicatore della situazione economica, dato che nell’ipotesi di un nucleo familiare composto da tre persone, allora la statistica da segnalare è molto vicina ai trentamila euro. Quali differenze vi sono, invece, nel caso di assegni rilasciati direttamente dallo Stato? Le caratteristiche non cambiano, ma i numeri sì; l’ammontare complessivo è di 1.944,88 euro, quindi occorre calcolare i nuovi importi di conseguenza.
Ci sono infine degli ulteriori elementi della circolare da tenere bene a mente: ad esempio, possiamo citare gli importi giornalieri relativi ai periodi di paga che sono ricompresi nell’intero anno in corso, delle cifre che risulteranno molto utili per poter determinare, in un momento successivo, quelle che sono le prestazioni economiche per le indennità di malattia, di maternità e di tubercolosi.