Le imprese che operano tradizionalmente nel ramo delle assicurazioni hanno a disposizione ancora due giorni per far fronte a uno dei loro principali adempimenti con il fisco: la data di domani, infatti, è una scadenza da non mancare da parte di queste società, le quali, in tal modo, possono ottemperare al pagamento di uno specifico e fondamentale tributo, vale a dire l’imposta calcolata sui premi ed accessori. Volendo essere più precisi, il versamento in questione è quello relativo agli incassi che sono stati generati lo scorso mese di novembre, un ammontare a cui, eventualmente, si devono aggiungere anche le compensazioni relative alla tassa sui premi e sugli accessori incassati ad ottobre. Come si deve procedere in questo senso? L’iter da seguire è piuttosto semplice: anzitutto, occorre utilizzare un apposito modello, ovvero l’F23, il quale va consegnato presso le consuete sedi, come ad esempio gli istituti di credito, le agenzie delle poste e i concessionari.
La compilazione, poi, si avvale di alcuni codici tributo che è bene tenere a mente: all’atto del pagamento, infatti, si può sfruttare il codice 527T, il quale identifica appunto l’imposta sulle assicurazioni, mentre il codice 528T si riferisce più che alto all’incremento dell’aliquota di questa stessa imposta.
C’è comunque una valida alternativa: in effetti, i contribuenti che sono interessati da tali adempimenti possono anche usare il modello F24 Accise (utile per molti tributi e ritenute alla fonte); in questa seconda ipotesi, ovviamente, cambiano i codici tributo, anzi, a dire la verità ne esiste soltanto uno, il 3354 (imposta sulle assicurazioni da destinare alle casse dell’erario). Bisogna, infine, ricordare una importante novità in tale ambito, visto che a partire dal 1° febbraio del 2011 le imprese assicurative dovranno mettere da parte il modello F23, utilizzando esclusivamente l’F24 Accise, una innovazione che è tesa, in particolare, a rendere più snelle e immediate le procedure fiscali.