Le tasse universitarie sono un vero e proprio salasso e gli studenti nonm ci stanno più. Occupazione delle aule, elemosina ai semafori, blocco dei consigli di facoltà. La commissione bilancio dell’università ha già discusso dell’incremento dei contributi (fino al 27% per quanti rientrano in fasce di reddito alte) nell’ambito del piano di rientro. Quindi sembra che l’aumento delle tasse sia dovuto al debito dell’Ateneo, di ben 52 milioni di euro: l’ente in cinque anni, non più in tre, dovrà mettere in atto le misure utili a sanare i conti. Gli studenti non vogliono pagare però per gli errori, sostengono, commessi da altri e iniziano la lotta.
Non accadeva dal 2005: ieri un centinaio di studenti ha occupato l’università, per dire no all’aumento delle tasse che l’Università vuole attuare per coprire il buco da 52 milioni di euro. L’associazione Link, a seguito dell’assemblea a Scienze politiche, ha deciso di occupare le aule e il corridoio della facoltà. Il sindacato studentesco contesta non solo le politiche dell’Ateneo barese ma anche il disegno di riforma Gelmini, i tagli al fondo per il finanziamento ordinario e la chiusura dei corsi di laurea.
E’ una manovra che noi non accettiamo – sottolinea un rappresentante dell’associazione Link Udu in consiglio di amministrazione – ed è per questo che oggi abbiamo richiamato gli studenti in assemblea, decidendo poi tutti insieme per l’occupazione, proprio per dare un segnale chiaro a chi pensa di risolvere il problema del disavanzo solo puntando sulle tasche degli studenti, che non sono responsabili di questo buco.
Intanto un’altra associazione, Azione universitaria organizza una forma di manifestazione forse più forte: oggi i ragazzi hanno chiesto, in maniera simbolica, l’elemosina ai semafori per far fronte al problema dell’aumento delle tasse. Alle 11.30 è in programma un’assemblea straordinaria a Economia proprio per discutere dell’aumento delle tasse per tutti gli studenti che non hanno ancora concluso il corso di studi.