Residui fiscali: il Nord è solidale nei confronti del Sud

 Negli ultimi dieci anni, escludendo le Regioni aventi statuto speciale, il Nord ed il Centro dell’Italia è stato solidale nei confronti del Sud; nel Meridione, infatti, una quota di tasse e contributi è arrivata dalle altre aree del Paese, in linea con l’ineccepibile principio di solidarietà fiscale. Il dato emerge da un’analisi della CGIA di Mestre sulla base dei cosiddetti “residui fiscali“, ovverosia la differenza tra le entrate, in termini di tasse e di contributi, e le spese regionali sostenute dalle Amministrazioni pubbliche al netto degli interessi passivi. Ebbene, per gli anni dal 1997 al 2007, la CGIA di Mestre ha rilevato un aumento della solidarietà del Nord nei confronti del Sud Italia, contrariamente invece a quanto hanno messo in evidenza gli esponenti e i dirigenti politici del Meridione in materia di aiuti alle regioni del Sud.

Iva dichiarata ma non pagata: sanzioni

 L’IVA è un’imposta indiretta sui consumi entrata in vigore l’ 1/1/73 e applicata da tutti i paesi della Comunità Economica Europea. Si tratta di un’imposta che colpisce soltanto il valore aggiunto ossia la differenza tra i ricavi conseguiti dalla vendita del bene o dalla prestazione del servizio ed il costo sostenuto per lo stesso bene o servizio. Quando un’operazione é quindi assoggettata ad Iva? Vi sono tre presupposti la cui sussistenza porta un’operazione ad essere assoggettata ad Iva:

1. presupposto oggettivo: l’oggetto dell’operazione deve essere una cessione di beni o una prestazione di servizi rientrante tra quelle previste dalla normativa;
2. presupposto soggettivo: le operazioni di cui al punto precedente devono essere effettuate nell’esercizio di imprese, arti e professioni. Ecco perchè una vendita effettuata tra privati non é assoggettata ad Iva;
3. presupposto territoriale: le operazioni devono essere effettuate all’ interno dello stato.

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Fisco: col redditometro non in regola tre italiani su quattro

 Allo stato attuale, applicando in materia fiscale il cosiddetto “redditometro” sui redditi del 2008, ben tre italiani su quattro non sarebbero in regola con il reddito imponibile dichiarato, con la conseguenza che l’Erario reclamerebbe al contribuente il pagamento di tasse aggiuntive al fine di rendere congrui i propri redditi con l’applicazione dello strumento. Ad affermarlo è Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, sottolineando come, a livello percentuale, i redditi non congrui con il redditometro nel 2007 siano stati pari al 72,6% del totale, mentre per il 2008 la stima balza al 76,3%. La conseguenza di tutto ciò, secondo Vittorio Carlomagno, Presidente dell’Associazione, è che il redditometro così come è adesso strutturato non è in grado da un lato di contrastare ed intercettare l’evasione fiscale, e dall’altro di rappresentare la reale situazione reddituale dei contribuenti, al punto che poi ad essere colpiti dall’applicazione di tale strumento sono proprio quei contribuenti che si vedono notificati accertamenti su redditi stimati dallo strumento ma che nella realtà il cittadino non ha mai conseguito.

Dazi all’importazione per le acque italiane in Usa

 L’acqua minerale made in Italy sarà a breve un bene di lusso per gli americani. Bush ha infatti lasciato in eredità alle tavole statunitensi la proposta di rivedere i dazi sui prodotti importati dall’Europa. Nell’elenco dei vari prodotti é annoverata anche la mineral water prodotta in Italia, inserita tra i beni che per sbarcare in Usa dovranno pagare un dazio pari al 100 per cento. L’iniziativa ha lo scopo di riavviare le negoziazioni sul divieto d’importazione di carni di manzo trattata con sostanze ormonali, imposto dall’Ue.

E’ chiaro quindi che si tratta di “vendetta”: noi abbiamo imposto dazi alla loro carne e loro rispondono applicando un dazio alle nostre acque. Qualcuno potrebbe dire che poco importa, ma occorrre sottolineare che l’Italia esporta il 12% dell’acqua minerale prodotta a livello mondiale, di cui il 20% destinata agli Stati Uniti, per un valore pari a 71,6 milioni di euro nel 2008.

Sostituti d’imposta: il Fisco “apre” alla conservazione digitale delle dichiarazioni

 Riguardo alle richieste dei contribuenti, siano esse persone fisiche, sia persone giuridiche, il Fisco a domanda risponde. A farlo presente è l’Agenzia delle Entrate in scia ad una richiesta di informazioni e di chiarimenti presentata da un’azienda operante nel settore del credito in merito alla propria attività di sostituto di imposta che la vede impegnata, quindi, nel fornire assistenza fiscale ai propri dipendenti. In particolare, l’azienda ha chiesto al Fisco se, potendosi equiparare ai Centri di Assistenza Fiscale, può effettuare l’archiviazione delle dichiarazioni che sono state elaborate e trasmesse in via digitale attraverso la conservazione “informatizzata” delle copie e non attraverso le solite “vecchie carte”. Ebbene, il Fisco “apre” alla conservazione digitale delle dichiarazioni, che possono essere così archiviate dal sostituto di imposta in forma digitale e quindi “leggera” senza la necessità che debba esserci la firma autografa che invece deve essere apposta in via obbligatoria sul documento originale consegnato.

Napoli: in pochi pagano la tassa sui rifiuti

 A Napoli sembra siano proprio in pochi a pagare la Tarsu tant’è che qualcuno inizia a parlare di limite di sopravvivenza per Asia, la società del Comu­ne di Napoli che fornisce servizi di igiene ambientale

Asia ha tempo di sopravvivenza sino alla scadenza dell’anno in corso. A Napoli la tassa sui rifiuti non la paga nessuno.

Il sottosegretario a palazzo San Macuto, davanti alla com­missione parlamentare sul ciclo dei ri­fiuti, da due giorni sta riferendo ai parlamentari sulla situazione dei ri­fiuti in Campania, sulla gravità e l’urgenza di portare tutto ad una situazione di normalità. Non é la prima volta che Asia é al centro delle discussioni del governo: tempo fa fu il pre­sidente del consiglio Sil­vio Berlusconi, a dire pubblicamente che uno dei problemi di Napoli era Asia, il cui personale non lavorava abbastanza e mai di domenica.

Torre del Greco: meno Tarsu dal 2010

 La Tarsu é la tassa sui rifiuti solidi urbani. Si paga in base ai metri quadrati di superficie dell’abitazione (compresi garage, box, cantine, scale, mansarde abitabili, ecc.) e di ogni altro locale. Il Comune può decidere di differenziare le tariffe per tipologia di locale (es.: abitazioni private, negozi, bar, ecc.), ma deve, obbligatoriamente far pagare in rapporto ai metri quadrati dei locali.

La tassa é pagata ai Comuni poichè questi hanno l’obbligo di provvedere al servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani, servizio che non é certo cosa da poco, é anzi molto complesso. Il comune stabilisce delle categorie a cui corrispondono delle tariffe al m²: ogni categoria identifica dei gruppi che riuniscono determinate tipologie di immobili destinati ad attività economiche o a scopo residenziale.

Acquisto medicinali: addio al nome del farmaco sullo “scontrino parlante”

 L’Agenzia delle Entrate ha provveduto ad emanare in data odierna una Circolare, la numero 40/E, grazie alla quale, in ottemperanza tra l’altro a delle richieste avanzate dal Garante per la Privacy, cambiano alcune cose sulle modalità di deduzione e di detrazione fiscale dei farmaci acquistati dal contribuente. Attualmente, in particolare, è in vigore la norma che impone, ai fini della detrazione e della deduzione d’imposta sui farmaci la presenza dello scontrino parlante indicante sia il nome del farmaco, sia la quantità, sia il codice fiscale del contribuente; ebbene, nei mesi scorsi il Garante ha messo in evidenza come la presenza del nome del farmaco sullo “scontrino parlante” violasse la privacy del contribuente, visto che poi ogni anno, tra l’altro, le copie degli scontrini vengono consegnate ai CAF o al commercialista con la conseguenza che si viene gioco forza a sapere di quale patologia soffre il contribuente.

Veneto: verso dimezzamento tassa acqua minerale

 I leader di Pdl, Udc, Nuovo Psi e Lega hanno affermato:

La maggioranza di centrodestra e’ disponibile a rivedere il regime di tassazione attualmente vigente in Veneto, che risulta essere il piu’ alto nel panorama nazionale. Domani sera – ha aggiunto il capogruppo del Pdl Sernagiotto – concluse le votazioni sulla manovra di assestamento, chiedero’ all’aula che la legge sulle acque minerali sia discussa subito, prima di affrontare il provvedimento sulla caccia in deroga.

Il capogruppo però lega il voto a precise garanzie. I partiti chiederanno che sia posta salvaguardia dei livelli occupazionali, impegno a pagare la tassa per gli anni pregressi e chiusura del contenzioso con la Regione in merito agli 8 milioni di euro dovuti e non ancora pagati.

Arretrati e Tfr: come si calcola l’IRPEF

 Sia gli arretrati da lavoro dipendente, sia le somme riscosse da trattamento di fine rapporto, sono soggette all’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF); in entrambi i casi, applicando il metodo della cosiddetta “tassazione separata“, il calcolo viene effettuato in via preventiva dal datore di lavoro, in qualità di sostituto di imposta. Dopodiché, sarà l’Agenzia delle Entrate che, in funzione dei redditi percepiti e dichiarati dal contribuente negli anni precedenti, provvederà ad effettuare il calcolo definitivo. In particolare, per quanto riguarda il calcolo dell’imposta sugli arretrati da lavoro dipendente, la base da prendere in considerazione è quella relativa ai redditi medi percepiti dal contribuente nei due anni precedenti; pur tuttavia, se nei due anni precedenti non è stato percepito alcun reddito, sugli arretrati, in accordo con quanto riporta l’Agenzia delle Entrate nell’Annuario del Contribuente 2009, sarà applicata l’aliquota IRPEF del 23%.

Rimborsi fiscali per i contribuenti della Regione Toscana

 Anche nella Regione Toscana tanti contribuenti si apprestano a ricevere o hanno già ricevuto a mezzo posta le notifiche per i rimborsi fiscali; le persone fisiche interessate nella Regione ai rimborsi sono ben 50 mila per un ammontare complessivo di tasse restituite pari a ben 35 milioni di euro. L’importo medio di ogni istanza di rimborso è pari a 710 euro, e la Direzione regionale delle Entrate, a tal fine, ricorda ai contribuenti di stare molto ma molto attenti alle truffe via posta elettronica. Sono stati infatti rilevati messaggi e-mail truffa in cui si chiede ai contribuenti, per accedere ai rimborsi, di inviare i propri dati e le proprie coordinate bancarie; ma trattasi chiaramente di una frode bella e buona visto che l’Agenzia delle Entrate, e nessuna delle sue Direzioni regionali, richiede mai e poi mai informazioni e dati di qualsiasi tipo da inoltrare a mezzo posta elettronica.

Terremoto: rinviato pagamento tasse

 Ulteriormente rinviato il pagamento delle tasse da parte dei terremotati in Abruzzo (finora era previsto che il pagamento arretrato delle tasse dovesse iniziare dal prossimo mese di gennaio), inoltre la rateizzazione degli arretrati verrà più che raddoppiata. Il rinvio é contenuto in un comunicato del Tesoro, dove si legge inoltre:

È stato concordato tra il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ed il sottosegretarioBertolaso che, con Ordinanza di protezione civile, l’inizio del recupero dei tributi e contributi finora sospesi, sarà rinviato; è stato inoltre deciso che la durata del periodo di rateizzazione verrà più che raddoppiata.

Evadere il Fisco: più facile con i pagamenti in contanti

 Per evadere il fisco non è necessario portare i capitali all’estero e/o creare società fittizie nei paradisi fiscali. Molto spesso basta semplicemente sfuggire alla tracciabilità dei pagamenti effettuando le transazioni in contanti; in passato, sopra una certa soglia, era obbligatorio in Italia saldare fatture, parcelle e prestazioni con bonifico bancario e/o con carta di credito, ma da un po’ di tempo tutto e tornato come prima e, di conseguenza, è facile “incappare” nel libero professionista che con la fattura vuole un determinato ammontare, mentre senza fattura c’è lo “sconto”. La conseguenza di tutto ciò è che il fenomeno dell’evasione fiscale, nonostante le indagini ed i controlli all’ordine del giorno da parte della Guardia di Finanza, non è così semplice da contrastare se, come riporta Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, nel nostro Paese è tornato il boom delle transazioni in contanti con una crescita che sfiora il 20%. L’Associazione stima che complessivamente l’imposta evasa ammonti a ben 126 miliardi, a conferma di come le misure anti-evasione fin qui messe a punto siano insufficienti nel contrastare un fenomeno a dir poco dilagante.

Tassa riserve auree: Bce boccia proposta del governo

 La Bce non da’ l’ok all’emendamento al decreto anticrisi che avrebbe modificato la tassazione sull’oro non commerciale e cambiato il regime fiscale al quale sono soggette le riserve auree di Bankitalia. Secondo la Bce:

La proposta pregiudica l’indipendenza finanziaria della Banca d’Italia, favorendone una riduzione di risorse che non ha alcun rapporto con l’ammontare dei profitti realizzati.

Inoltre la Bce ha affermato che con il decreto viene pregiudicata «l’indipendenza istituzionale» di Via Nazionale, che è responsabile della detenzione e della gestione di riserve estere. Infine, come si legge in una nota della Bce: