Mancano pochi giorni al termine ultimo per l’utilizzo delle vecchie marche da bollo e dei foglietti di carta bollata per le cambiali: il 5 dicembre sarà infatti l’ultimo giorno in cui potranno essere utilizzati i vecchi tagli, mentre già dal giorno successivo rimarranno validi solamente i contrassegni in formato telematico. Questo importante passaggio normativo è stato sancito da un decreto del ministero dell’Economia e delle finanze che ormai risale allo scorso 26 maggio e che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale a giugno. Si può parlare, a ragione, di una vera e propria svolta epocale per la cambiale: come molti sanno, infatti, si tratta di una particolare tipologia di pagamento, molto frequente anche ai giorni nostri e che ha anzi visto rinnovare l’interesse nei suoi confronti proprio a seguito della crisi economica, la quale ha fatto decidere a molti di mettere da parte i finanziamenti più moderni.
La cambiale è un titolo di credito trasferibile mediante una girata a soggetti terzi e su cui deve essere applicata una imposta di bollo, solitamente quantificabile nel 12 per mille dell’importo della stessa cambiale. Fino al prossimo 5 dicembre, dunque, sarà possibile assolvere questa imposta di bollo attraverso dei foglietti dotati di filigrana, dai vari tagli, o tramite l’applicazione della normale marca da bollo sul titolo di pagamento. Queste scorte ora non saranno più valide e si provvederà a sostituirle con dei contrassegni telematici che attesteranno il pagamento dell’imposta dovuta e che dovranno essere apposti su normali foglietti in vendita presso rivendite e tabaccai.
Dal 6 dicembre, poi, i vecchi tagli che non sono stati scambiati avranno valore solamente nell’ambito del mercato filatelico. Negli ultimi anni abbiamo assistito alla progressiva scomparsa della carta bollata e delle marche ordinarie: in effetti, fu la Finanziaria del 2007 a stabilire che, a decorrere dal mese di gennaio dell’anno successivo, l’imposta di bollo non poteva più essere assolta tramite l’utilizzo di valori bollati.