Entro l’ultimo giorno di questo mese le banche, le poste e gli operatori finanziari dovranno riversare alla grande Anagrafe dei rapporti finanziari i saldi e tutti i movimenti bancari che gli italiani hanno effettuato durante l’anno precedente.
E’ una massa enorme di dettagliate informazioni che ricaricano, aggiornandolo al 2015, il meccanismo a disposizione dell’Agenzia delle Entrate per la lotta all’evasione fiscale che viene valutata in 90 miliardi all’anno. La cyber-operazione anti evasione entra così a regime con l’obiettivo di recuperare risorse sottratte allo Stato e di battere il record storico di 14,9 miliardi raggiunto lo scorso anno.
Dal punto di vista delle politiche economiche: risorse fresche, un tesoretto, che potrà alimentare, alleggerendo il peso sul deficit, il piano taglia-tasse di Renzi per il 2017 che va dall’Ires al disinnesco degli aumenti dell’Iva. A finanziare la riduzione delle tasse a favore dei cittadini onesti saranno così gli evasori. Tra pochi giorni affluiranno nei database dell’Agenzia, per mail certificata o direttamente attraverso format on line, i dati 2015 di circa un miliardo di rapporti: conti correnti e carte di credito con relativo codice fiscale e Iban, conti titoli, prodotti finanziari e assicurazioni. Tanti minuscoli dossier dove figureranno: i saldi di inizio anno, quelli di fine anno e le giacenze medie.
A questa massa di informazioni, che riguardano le operazioni legate in qualche modo al conto corrente bancario, si aggiungeranno circa 100 milioni di operazioni “fuori conto”: richieste di assegni per contanti, bonifici, cambio valuta e cambio di assegni. Una sorta di tracciabilità assoluta che riguarderà anche i passaggi fisici di denaro e preziosi, dove spesso si annidano il riciclaggio e il “nero”: all’Anagrafe dei rapporti finanziari banche e operatori dovranno riversare la titolarità di cassette di sicurezza con il numero totale di accessi all’anno e le posizioni in oro e metalli preziosi con importo totale e numero di operazioni effettuate.