Mi piacerebbe tanto dare agli italiani quello che ho promesso, un alleggerimento della pressione fiscale, ma il momento è difficile e ora non è possibile – ha sottolineato il premier, a margine del voto di fiducia sulla Manovra alla Camera -. Non sono stato affatto assente. Mi vogliono dipingere così, ma io invece in questi giorni ho studiato tutte le carte, ho lavorato per il bene del Paese.
Come sappiamo la manovra finanziaria è stata appena approvata e da una parte ci sono dei costi in più, dall’altra delle agevolazioni (basi pensare alla reintroduzione del ticket sanitario e d’altra parte alle agevolazioni per gli imprenditori under 35). Il premier è quindi intervenuto sulle tasse e sulla difficile situazione finanziaria del Paese conversando con alcuni parlamentari di maggioranza e ha sottolineato che non intende lasciare il suo posto a capo del governo finchè non sarà riuscito ad abbassare le tasse.
Sto studiando il modo – ha detto ai suoi parlamentari – ma certo è difficile poterlo fare ora perché la situazione è delicata e non credo sia possibile intervenire ora. Ma sto studiando e troverò il modo.
Berlusconi ha infine aggiunto che, viste le varie vicende giudiziarie che tengono banco in questi giorni é necessaria nel nostro Paese una riforma della giustizia. Cosi’ si sarebbe espresso il presidente del Consiglio a Montecitorio con alcuni deputati del Pdl, a proposito delle ultime news, che hanno come protagonisti vari esponenti della maggioranza: dal caso di Alfonso Papa all’inchiesta P4. Il premier ha sottolineato anche in altre occasioni che la giustizia non va concepita come ‘potere’ ma come ‘servizio’ da rendere ai diritti e alla sicurezza di tutti i cittadini. Lo ha affermato in un un messaggio al seminario promosso dal Consiglio nazionale forense sul tema ‘dei rapporti tra crescita economica ed efficienza dell’amministrazione della giustizia’.