La Manovra Salva-Italia (Legge 214/2011) ha confermato l’aliquota al 36% per le ristrutturazioni, includendo anche la ricostruzione ed il ripristino di immobili danneggiati da calamità naturali, insieme agli interventi sulle parti comuni degli edifici, rendendo permanente la detrazione.
Al vaglio del Governo c’è ora il Provvedimento di Urgenza in Materia di Infrastrutture e Trasporti, che nel prossimo Decreto Incentivi potrebbe essere inserito. Secondo la nuova proposta l’aliquota di cui sopra potrebbe essere rivista con un innalzamento fino al 50% per interventi di ristrutturazione edilizia compresi tra 48.000 euro e 96.000 euro per ogni unità immobiliare.
Con il crollo prossimo al 20% sulle compravendite degli immobili ed il settore ormai completamente fermo (come fermo è l’accesso al credito) il provvedimento potrebbe rilanciare sia gli acquisti che il settore edile; l’aliquota del 50% su un tetto di 96.000 euro spingerebbe, secondo una prima ipotesi, molti proprietari a rivedere e rivalutare i propri immobili in vista di una loro occupazione o vendita.
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L’impatto sui conti pubblici preso in considerazione dal Ministero è notevole, ma secondo una prima bozza la riduzione delle entrate sarebbe compensata da un gettito maggiore in altri ambiti; l’aumento dell’IVA, l’introduzione di tasse e l’introduzione dell’IRI garantirebbero allo Stato una compensazione più che corretta, con il beneficio di rilanciare due settori (quello immobiliare e quello edilizio) fortemente compromessi dalla crisi dell’Eurozona.
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