Il prossimo 30 giugno, fra tre mesi esatti dunque, rappresenta l’ultimo giorno per beneficiare del bonus ristrutturazioni nella misura del 50%, una percentuale maggiore rispetto a quella ordinaria, vale a dire il 36% (vedi anche Il bonus ristrutturazioni per le opere di messa in sicurezza). In effetti, spesso questi lavori vanno per le lunghe e se sono stati avviati ultimamente e rischiano di non essere completati entro la data citata in precedenza, la detrazione per la spesa che è stata sostenuta non può essere superiore al normale.
La possibilità in questione è stata introdotta dal Decreto legge numero 83 dello scorso anno (“Misure urgenti per la crescita del Paese”), il cui primo titolo è dedicato proprio alle misure urgenti per le infrastrutture, l’edilizia e i trasporti. Ebbene, stando a questo testo normativo, le spese che sono documentate e che sono state sostenuto nel periodo compreso tra il 26 giugno scorso (quando, cioè, la legge stessa è entrata in vigore) e il 30 giugno del 2013 possono sfruttare questa agevolazione. Le spese sono quelle relative agli interventi di recupero del patrimonio edilizio, con quattordici punti percentuali in più rispetto al bonus stabilito dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi (Tuir). L’importo massimo di cui si sta parlando arriva fino a 96mila euro per ogni singola unità immobiliare.
Questo vuol dire che la somma è superiore di due volte rispetto al limite previsto a regime. Tutti i contribuenti interessati devono dunque fare molta attenzione al momento esatto in cui c’è stato il sostenimento della spesa. Infine, vale la pena ricordare quali lavori sono ricompresi nella detrazione fiscale: nello specifico, si tratta degli interventi di manutenzione straordinaria, delle opere di restauro e di risanamento conservativo e i lavori di ristrutturazione edilizia che riguardano le unità immobiliari residenziali, senza alcuna distinzione per quel che riguarda la categoria catastale, precisazione molto importante in tale ambito.