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Bonus ristrutturazioni: domande in aumento nella Regione Basilicata

 In base ai dati consolidati dei primi dieci mesi dello scorso anno, anche nella Regione Basilicata le domande di bonus per le ristrutturazioni edilizie si sono attestate in aumento. A darne notizia nelle scorse settimane è stata proprio la Direzione regionale Basilicata dell’Agenzia delle Entrate nel precisare come le domande, a quota 1.104 nel periodo sopra indicato, siano cresciute del 2,22% rispetto allo stesso periodo dell’anno 2009. A livello territoriale, nel periodo gennaio-ottobre 2010, sul totale di 1104 richieste di detrazione al 36% sulle spese sostenute ed ammissibili per i lavori di ristrutturazione, 480 sono giunte dalla Provincia di Matera, e le restanti 624 domande dalla Provincia di Potenza. Considerando le domande dei primi dieci mesi del 2010, dall’inizio della misura nella Regione Basilicata sono giunte presso il Centro Operativo dell’Agenzia delle Entrate di Pescara un totale di 13.719 richieste di bonus da parte di altrettanti cittadini lucani.

In Basilicata i bonus ristrutturazioni, in base al precedente aggiornamento della Direzione regionale delle Entrate, erano cresciuti anche nel periodo gennaio-luglio 2010 con 756 istanze presentate corrispondenti ad un rialzo del 4,42% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; di queste, 328 domande erano giunte dalla Provincia di Matera, mentre le restanti 428 sono arrivate dalla Provincia di Potenza.

Intanto proprio in materia di bonus ristrutturazioni, su scala nazionale, dall’1 luglio 2010 scorso sono scattate nuove regole, tra cui quella che prevede, per le abitazioni in condominio, che l’amministratore sui costi sostenuti per le ristrutturazioni non applichi più la trattenuta del 4% sui corrispettivi. Inoltre, la ritenuta d’acconto al 10%, sempre dall’1 luglio scorso, viene applicata dalle banche e da Poste Italiane sui bonifici con causale quella della riqualificazione energetica e del recupero del patrimonio edilizio. La ritenuta viene applicata direttamente dall’intermediario al netto dell’imposta sul valore aggiunto (IVA) che viene calcolata in ogni caso al 20%. Per qualsiasi dubbio in merito le Direzioni Provinciali dell’Agenzia delle Entrate sono a disposizione dei contribuenti.