Home » News Fiscali » Boom di richieste per lo sblocco dei crediti Pa

Boom di richieste per lo sblocco dei crediti Pa

 Subito esaurito il plafond messo a disposizione dallo Stato per consentire di effettuare i pagamenti arretrati da parte degli enti locali (leggi anche il decreto che sblocca i crediti p-a). In base al Dl 35 infatti regioni e Comuni avevano a disposizione due canali per fruire della liquidità necessaria a pagare i fornitori: il primo canale era rappresentato dalle anticipazioni di liquidità concesse dalla cassa depositi e prestiti mentre il secondo era rappresentato dalla possibilità di chiedere un anticipo alla Ragioneria di Stato. Le richieste dei Comuni hanno subito esaurito il plafond visto che ci sono state 6 miliardi di euro di richieste alla Cassa depositi e prestiti e 5,2 miliardi di euro alla ragioneria di Stato. La maggior parte delle richieste è pervenuta dai Comuni, le municipalità hanno infatti prodotto circa 1.500 istanza per una richiesta complessiva di 5,8 miliardi di euro, mentre le Provincie che hanno fatto richiesta sono 15 per una cifra complessiva di 110 milioni. Chiudono gli altri enti locali che hanno chiesto anticipi per circa 53 milioni di euro (leggi anche pagamenti pa entra in vigore l’obbligo di saldare entro 30 gg).

Adesso spetta al ministero la ripartizione dei fondi stanziati per tali spazi finanziari. Il decreto dovrebbe dare priorità innanzitutto ai crediti certi ed esigibili entro il 31 marzo 2012 per appalti di lavori pubblici ed anche per crediti per i quali è stata già emessa fattura e non sono comunque estinti alla data dell’8 aprile 2013. Ultimi ad essere pagati dovrebbero essere i crediti diversi dai appalti per debiti pubblici. A decidere sulle priorità degli stanziamenti sarà la conferenza Stato città e nel caso la decisione sia presa entro domani già a partire dal 15 maggio sarà possibile effettuare la ripartizione in via proporzionale.

Il ministero dell’economia ha inoltre corretto anche alcune criticità per quanto riguarda la connessione telematica. In questo modo sarà possibile sbloccare lo smobilizzo dei crediti (in particolare operazioni di anticipazioni di credito e di cessione)per il quale nel 2012 sia l’Abi che l’associazione di imprese hanno stanziato circa 10 miliardi di euro.