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Il canone Rai frazionato per i pensionati

 La Rai sta invitando i propri contribuenti a pagare il canone con nuovi spot attualmente in onda sulle nostre televisioni: le persone che si devono attivare con maggiore urgenza sono senza dubbio quelle che hanno intenzione di frazionare il loro versamento del tributo in questione per quel che riguarda il 2013, con la possibilità di ottenere undici rate di uguale importo (per capire come si realizza tutto questo si può leggere l’articolo dedicato a come rateizzare il canone Rai). C’è tempo per essi fino al prossimo 15 novembre per la richiesta all’ente previdenziale di autorizzare la detrazione di una quota dalla pensione, così da ottenere le somme utili per saldare l’abbonamento di cui si sta parlando.

Quali sono le persone che possono avere diritto al frazionamento in questione? Anzitutto, bisogna capire se si fa parte della vasta platea dei pensionati, prendendo spunto dal dettato del Decreto legge 78 del 2010, un testo normativo che ha di fatto introdotto da un anno a questa parte la possibilità delle rate. Il reddito da pensione è ovviamente fondamentale, visto che non può superare in nessun caso i 18mila euro l’anno, con la rata che viene corrisposta su base mensile; in aggiunta, lo stesso pensionato ha l’obbligo di dimostrare di essere anche l’intestatario del canone Rai.

Tale richiesta ha una validità di un anno, pertanto bisogna ripeterla a cadenza regolare, altrimenti non si ha diritto all’agevolazione. Giusto a ottobre si è invece fatto riferimento alla quarta rata del canone Rai, un tributo che desta sempre su di sé una serie di attenzioni speciali. Nell’ipotesi di un contribuente che percepisce due o più pensioni (il limite totale deve sempre essere pari a 18mila euro), allora si può scegliere a quale ente presentare la domanda, tenendo però in considerazione un fatto, vale a dire che l’ammontare della pensione deve permettere il recupero del canone complessivo.

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