Da qualche settimana a questa parte è entrata in vigore l’imposta sostitutiva sui redditi da locazione, la cosiddetta cedolare secca. In particolare, dall’entrata in vigore l’Agenzia delle Entrate ha fornito un paio di mesi di tempo per la registrazione dei contratti, da parte dei proprietari di immobili, al fine di scegliere o meno se avvalersi di un regime cedolare che è comunque opzionale. A fronte dell’entrata in vigore della cedolare secca, nello stesso tempo è diventata pienamente operativa a norma di legge anche la stretta su chi continua a locare le case in nero. Ebbene, dall’1 luglio del 2011 la stessa cosa succederà anche per i proprietari delle cosiddette “case fantasma“, ovverosia case esistenti ma ancora sconosciute al Catasto. Al riguardo nei mesi scorsi l’Agenzia del Territorio ha reso noto d’aver completato, anche avvalendosi di rilevazioni aeree, la mappa di queste case fantasma sulla quasi totalità del territorio nazionale.
Ora è partita la regolarizzazione, già da diversi mesi, e grazie ad una proroga c’è la possibilità di potersi mettersi in regola, con un’auto-denuncia, entro e non oltre il 30 giugno del 2011 a fronte dell’applicazione di sanzioni ridotte. Dall’1 luglio del 2011, invece, le multe quadruplicheranno ed il proprietario di una “casa fantasma” si ritroverà a pagare parecchie migliaia di euro.
Insomma, scatta in tutto e per tutto una stangata a carico di chi vuole continuare a pagare zero tasse sulla casa dribblando il fisco. Sono alcuni milioni le particelle, in tutta Italia, all’interno delle quali ci sono delle case fantasma. Al riguardo l’Agenzia del Territorio, per un lavoro che è durato alcuni anni, ha sovrapposto le mappe aeree con quelle del Catasto, ovverosia quelle delle case esistenti dichiarate. Ebbene, il risultato è stato per certi versi sconfortante visto che le case, con obbligo di accatastamento, ma ancora sconosciute al Catasto, e quindi al Fisco, sono tante.
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