La Tosap è la Tassa per l’Occupazione di Spazi ed Aree Pubbliche: ad essa sono solitamente soggette le occupazioni nelle strade, corsi, piazze e sui beni di proprietà del demanio o del patrimonio comunale e provinciale. La sentenza 20076 che la Corte di Cassazione ha provveduto a pubblicare lo scorso 18 settembre è entrata proprio nel merito di questa imposta: secondo la disposizione della Suprema Corte, infatti, la Tosap non va applicata alla pensilina collocata alla fermata dell’autobus di linea, nel caso in cui si è accertato che non sottrae spazio alla collettività, ma anzi agevola lo sfruttamento del suolo pubblico. La sentenza si è resa necessaria a seguito del ricorso, da parte di una società, contro due accertamenti del Comune per il pagamento appunto della tassa; tali avvisi si riferivano all’esistenza di pensiline di protezione dei passeggeri.
Questa stessa società motivava il suo ricorso, affermando che nel caso in questione mancava il presupposto impositivo della Tosap, a causa del servizio pubblico svolto dalle pensiline; dal canto suo, il Comune ribatteva che il presupposto invece esisteva ed era rappresentato dall’occupazione del suolo delle stesse pensiline. Il ricorso della società veniva poi accolto sia dalla Commissione tributaria competente in materia, che dalla Ctr. La “battaglia” processuale è andata avanti con il conseguente ricorso del Comune all’accoglimento della domanda della società; tutta la questione è quindi proseguita di fronte alla Corte di Cassazione.
Come già anticipato in precedenza, la Corte ha respinto la richiesta comunale, spiegando che, quando si parla di tassa per l’occupazione di spazi e aree pubbliche, bisogna andare a individuare il presupposto d’imposta nell’occupazione che sottrae in maniera effettiva della superficie all’uso pubblico (in questo senso, bisogna far riferimento al decreto legislativo 507 del 1993, “Revisione ed armonizzazione dell’imposta comunale sulla pubblicità e del diritto sulle pubbliche affissioni, della tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche dei comuni e delle province, nonché della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani”).