Il pegno che viene a essere costituito sulle azioni di un’azienda partecipata va a influire in maniera diretta sul controllo rilevante della stessa: tale controllo è necessario per poter accedere al regime del consolidato, anche nel caso in cui alcune clausole depotenziano il vincolo. È questo, in sintesi, quello che è stato disposto dalla risoluzione 240/E che l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato due giorni fa. Questo discorso vuol significare che non vi è tassazione di gruppo se non c’è controllo. Si tratta di un’opzione che può continuare a essere esercitata se la partecipazione della controllante nella consolidata consenta alcune condizioni specifiche: il fatto, ad esempio, che la controllante disponga della maggioranza di voti esercitabili nell’assemblea ordinaria, ma anche che la stessa azienda controllante superi la soglia del 50% nella partecipazione al capitale sociale e nella partecipazione all’utile di bilancio. Sostanzialmente, la partecipazione va rapportata al capitale sociale di riferimento, il quale è composto in maniera esclusiva da azioni ordinarie.