Tassazione di gruppo: il pegno su azioni influisce sul controllo

 Il pegno che viene a essere costituito sulle azioni di un’azienda partecipata va a influire in maniera diretta sul controllo rilevante della stessa: tale controllo è necessario per poter accedere al regime del consolidato, anche nel caso in cui alcune clausole depotenziano il vincolo. È questo, in sintesi, quello che è stato disposto dalla risoluzione 240/E che l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato due giorni fa. Questo discorso vuol significare che non vi è tassazione di gruppo se non c’è controllo. Si tratta di un’opzione che può continuare a essere esercitata se la partecipazione della controllante nella consolidata consenta alcune condizioni specifiche: il fatto, ad esempio, che la controllante disponga della maggioranza di voti esercitabili nell’assemblea ordinaria, ma anche che la stessa azienda controllante superi la soglia del 50% nella partecipazione al capitale sociale e nella partecipazione all’utile di bilancio. Sostanzialmente, la partecipazione va rapportata al capitale sociale di riferimento, il quale è composto in maniera esclusiva da azioni ordinarie.

 

Evasione fiscale: accertamenti a tappeto su chi simula l’espatrio

 Anche nella Regione Toscana non mancano i contribuenti con il vizietto dei “paradisi fiscali”; sono ben 1.200, infatti, i nomi di contribuenti della regione sui quali l’Amministrazione finanziaria provvederà ad effettuare dei controlli. A darne notizia è la Direzione Regione Toscana dell’Agenzia delle Entrate, precisando che trattasi di contribuenti sui quali, potenzialmente, pendono situazioni elusive ed evasive in quanto avrebbero nella sostanza simulato l’espatrio quando invece l’Italia è rimasta come centro dei propri affari e dei propri interessi sia a livello familiare, sia economico. Nel dettaglio, l’indagine è concentrata sui quei contribuenti “sospetti” che negli anni 2006, 2007 e 2008, hanno dichiarato di avere la residenza in un Paese a fiscalità privilegiata nonostante l’esercizio di attività fiscalmente rilevanti in Italia. Sui 1.200 nominativi, di conseguenza, l’Agenzia delle Entrate procederà con l’apertura di tutta una serie di attività istruttorie finalizzate sia ad accertare, sia a quantificare i fenomeni di evasione fiscale realmente perpretata dai contribuenti nel mirino del Fisco.

Regolarizzazione badanti e colf: a disposizione anche F24 cartaceo

 Tra pochi giorni si aprono i termini di presentazione delle domande per la regolarizzazione delle colf e delle badanti; dall’1 al 30 settembre, infatti, i datori di lavoro potranno avvalersi della sanatoria sui rapporti di collaborazione in ambito domestico e di assistenza alla persona così come deciso dal Governo nelle scorse settimane. Nel frattempo, i datori di lavoro possono però già provvedere a versare il contributo per la regolarizzazione, pari a 500 euro per ogni posizione “sanata”, avvalendosi del modello F24; ebbene, il modulo può essere scaricato direttamente on line sia dal sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, sia da quelli dell’INPS, del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, e del Ministero dell’Interno. Inoltre, per chi non ha dimestichezza con Internet, l’Agenzia delle Entrate ha reso noto che presso gli Uffici dell’Amministrazione finanziaria, presso le sedi fisiche del gruppo Equitalia, presso le Poste Italiane, le banche e gli uffici dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, è possibile acquisire su richiesta il modello F24 cartaceo per il versamento del contributo di regolarizzazione.

Telefonia mobile: le regole Iva per il cambio d’operatore

 Quando si effettua un passaggio a un nuovo operatore di telefonia mobile, quello che viene sostituito ha la facoltà di determinare il credito residuo del cliente, andando a operare sull’importo corrispondente una variazione in diminuzione al fine di recuperare l’imposta, anche senza tenere conto del limite temporale di 365 giorni. In sintesi, è questo il contenuto della risoluzione 241/E che l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato oggi: un documento molto interessante, in quanto illustra in maniera chiara e dettagliata cosa accade in campo Iva nel caso di un cambio di operatore e quando si ha diritto al trasferimento del credito residuo in una ricarica. La pubblicazione della risoluzione sopracitata si è resa necessaria a seguito di un quesito posto, appunto, da un operatore di telefonia mobile; nel dettaglio, tale interpello riguardava un chiarimento circa il trattamento Iva da riservare nel caso di trasferimento del credito relativo a ricariche pagate e ottenute in modo gratuito, tramite promozioni commerciali.

 

L’esenzione Iva per i migranti vale solo a determinate condizioni

 La risoluzione 238/E che l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato nella giornata di oggi si è occupata di una tematica di stretta attualità: la questione dei migranti. In effetti, il fisco ha precisato, con questo documento, che tali soggetti possono beneficiare delle prestazioni socio-sanitarie, di assistenza domiciliare o anche ambulatoriale che siano esenti dall’Iva, solo in presenza di determinate condizioni, vale a dire la mancanza di una fissa dimora che li possa ospitare e il fatto di avere richiesto asilo. Nel dettaglio, l’Agenzia ha voluto apportare alcune precisazioni in merito all’articolo 10 del DPR 633 del 1972. Le prestazioni sopracitate, come sottolinea anche la norma, sono esenti dall’Imposta sul Valore Aggiunto nel caso l’assistenza venga offerta in comunità e simili e che venga resa da organismi di diritto pubblico, da istituzioni sanitarie, da enti con finalità sociali e da Onlus che si rivolgono precipuamente a diverse categorie di persone cosiddette “disagiate” (per esser più precisi, si tratta degli anziani, ma anche degli inabili adulti, i tossicodipendenti, i malati di Aids, chi soffre di un handicap psicofisico, minori disadattati e, come spiegato in precedenza, persone migranti senza fissa dimora.

 

Evasione fiscale Marche: giro di vite sui ricevimenti matrimoniali

 Per gli evasori fiscali in Italia l’estate 2009 sarà difficile da dimenticare. Da parecchie settimane, infatti, l’Amministrazione finanziaria, sia con il supporto dei comuni italiani, sia grazie all’attività degli “007” del Fisco, sta portando avanti una campagna di accertamenti e di controlli su quei settori dell’economia che più di altri hanno un elevato rischio di situazioni potenzialmente elusive ed evasive. E così, dopo i “blitz” durante i “party estivi”, negli stabilimenti balneari e presso i porti turistici, l’attenzione del Fisco si sta concentrando anche sul giorno più bello della vita degli italiani, ovverosia quello del matrimonio. Non a caso, la Direzione Regionale Entrate delle Marche, da un’indagine effettuata sui matrimoni ha “scovato” livelli di evasione legati ad un giro d’affari non dichiarato pari ad oltre nove milioni di euro. Nello specifico, da circa 12 mesi è in corso nella Regione un’attività di accertamento e controllo a carico degli operatori specializzati nei matrimoni in stretta collaborazione con la SIAE, Società Italiana Degli Autori ed Editori, per quanto riguarda i ricevimenti matrimoniali ed in particolar modo le esecuzioni musicali nel giorno del fatidico “sì”.

Paradisi fiscali: raffica di controlli sui contribuenti emiliano-romagnoli

 In Emilia-Romagna sono ben ottomila i cittadini italiani che sono nel mirino del fisco in scia alla residenza presso Paesi che godono di una fiscalità privilegiata. A darne notizia è la Direzione Regionale Entrate Emilia-Romagna nel precisare come gli ottomila nominativi siano sotto il fuoco dei controlli del Fisco in virtù del fatto che ci sono indizi reali tali da considerare l’Italia come centro degli interessi e degli affari sia economici, sia familiari. Insomma, a conti fatti per questi contribuenti la residenza presso i paradisi fiscali è solo un modo per aggirare il Fisco italiano visto che poi indisturbati, ma probabilmente solo per poco tempo, stanno continuando a fare affari in Italia come se nulla fosse. Ma quali sono i Paesi esteri più gettonati dai contribuenti emiliano-romagnoli nel mirino dell’Amministrazione finanziaria?

Evasione fiscale Sardegna: finti circoli nel mirino delle Entrate

 Anche nella Regione Sardegna, ed anche nel periodo estivo, continua l’azione di contrasto ai fenomeni di evasione fiscale sia da parte della Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate, sia da parte degli undici Uffici locali dell’Amministrazione Finanziaria. In particolare, per il periodo estivo gli ispettori stanno provvedendo ad effettuare controlli sui “finti circoli” e sui locali notturni, riscontrando molto spesso sia irregolarità, sia violazioni alla normativa fiscale vigente. Ad esempio, gli “007” dell’Agenzia delle Entrate, nell’effettuare un’ispezione notturna presso un locale, hanno riscontrato irregolarità nella gestione e nell’utilizzo dei cosiddetti “ingressi gratuiti su invito“, ma anche gravi violazioni per quanto riguarda il servizio di posteggio auto, gestito sia da persone che sono risultate lavorare totalmente in nero, sia con l’emissione di ricevute non aventi alcuna validità ai fini fiscali; addirittura, il personale in nero adibito alla gestione del posteggio aveva delle divise con il logo del locale e richiedeva prezzi per il posteggio dell’auto pari a ben 20 euro.

Come regolarizzare colf e badanti

 Arriva finalmente la possibilità di regolarizzare il badante con una sanatoria. Ogni famiglia che vorrà regolarizzare il rapporto di lavoro dovrà pagare 500 euro che sanano il lavoro clandestino dal 1° aprile al 30 giugno così come chiesto dalla legge 102. A partire da oggi fino al 30 settembrepotrete recarvi alla posta, alla banca oppure online, attraverso l’agenzia delle Entrate, con il modello F24 potrete procedere alla regolarizzazione.

La presentazione del modello F24 é quindi disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate dove troverete tutte le specifiche istruzioni ed esempi di compilazione. I codici da indicare per il pagamento sono RINT per la regolarizzazione di lavoratori italiani e comunitari e REXT per i lavoratori extracomunitari. Nel nuovo campo ”elementi identificativi” dovrete indicare il codice fiscale del lavoratore o almeno i primi 17 caratteri del numero di un valido documento di identita’.

Ustioni e traumi: l’Iva al 4% li rende meno costosi

 La risoluzione 230/E che l’Agenzia delle Entrate ha provveduto a pubblicare proprio oggi è entrata nel merito dell’applicazione fiscale a determinate terapie mediche: nel dettaglio, il documento si riferisce in particolare alle terapie cellulari avanzate, vale a dire quelle volte a curare menomazioni funzionali che derivano da patologie degenerative e che, come dice anche il nome, utilizzano i tessuti ottenuti dalle cellule. Negli anni recenti, per quel che riguarda appunto queste particolari cure e in relazione alle cessioni dei prodotti si andava ad applicare l’aliquota ordinaria dell’Iva al 20%. L’interpello che ha portato alla pubblicazione del documento delle Entrate si riferisce proprio all’applicazione dell’aliquota. Nel 2004, infatti, il ministero della Salute aveva riconosciuto a questi prodotti il loro inquadramento nella specifica classe dei medicinali; tre anni dopo, poi, sono arrivate anche le indicazioni per la proposta di regolamento che è stata successivamente approvata dal Consiglio europeo. È a questo punto che la società che ha provveduto alla produzione di tali prodotti specifici si è rivolta all’Amministrazione finanziaria, al fine di richiedere l’assoggettamento agevolato all’aliquota dell’Imposta sul Valore Aggiunto.

 

Ristrutturazioni edilizie: aumentano i beneficiari dello sconto Irpef

 Anche quest’anno agli italiani, in materia di ristrutturazioni edilizie, piace lo sconto Irpef al 36% sui costi sostenuti. Questo in virtù del fatto che l’Agenzia delle Entrate ha rilevato nello scorso mese di marzo un aumento del 25%, rispetto allo stesso mese del 2008, dei contribuenti che hanno dichiarato l’avvio di lavori di ristrutturazione al fine di ottenere il beneficio fiscale; ad aprile, invece, la crescita è stata, sempre rispetto allo stesso mese del 2008, del 5%, il che comporta, per i primi quattro mesi del 2009, una crescita dell’8,7% di richieste rispetto al primo quadrimestre del 2008. Complessivamente, da gennaio ad aprile 2009, i contribuenti che hanno avviato i lavori di restauro edilizio in Italia sono stati ben 115 mila, con incremento di diecimila unità rispetto allo stesso periodo del 2008, ma comunque tremila in meno rispetto al 2007 che, lo ricordiamo, in materia di richieste di bonus fiscali per le ristrutturazioni edilizie è stato un anno record.

Pagare le tasse é come mangiare una fetta di torta

 Bill Harbaugh, uno scienziato dell’Oregon, insieme a un’equipe di ricercatori, ha condotto uno studio sulle sensazioni che proviamo dopo aver pagato le tasse. Potrete anche non crederci ma non stiamo parlando nè di infarti, nè svenimenti. La sensazione che procura l’esborso di denaro destinato ai tributi é quella di piacere. La ricerca ha rivelato che adempiendo al nostro dovere di bravi contribuenti, nel cervello si attiva una zona del cervello che ci da un senso di benessere, come quella che proviamo mangiando un dolce o dialogando piacevolmente con un amico. Questo perchè pagando le imposte sentiamo di aver fatto il nostro dovere e siamo a posto con la coscienza.

Possiamo dire lo stesso nel nostro Paese in cui le tasse non sono solo alte, ma anche difficili da pagare? File, procedure burocratiche, tempi lenti. E’ quanto emerge da una ricerca di Pricewaterhouse e Banca mondiale. Il rapporto, denominato “Paying Taxes” 2009, su 181 Paesi afferma che l’Italia è 128° nella classifica degli Stati dove è più facile adempiere agli obblighi fiscali.

Fisco d’estate: ispettori all’opera sulle spiagge e nelle discoteche

 Quest’anno per gli “evasori estivi” la stagione si fa sempre più “complicata”. E’ in corso già da qualche settimana, da parte degli ispettori del Fisco, una raffica di controlli su tutte le coste ed i litorali del nostro Paese al fine di accertare eventuali posizioni evasive da parte degli operatori economici che, in questo periodo, fanno buoni affari. Trattasi, nello specifico, degli stabilimenti balneari, ristoranti che operano nelle località turistiche e nelle città d’arte, ma anche società di noleggio, parcheggi e proprietari di beni di lusso a partire dalle barche. Nei giorni scorsi, ad esempio, è stata scovata nel Lazio una maxi-evasione, nel settore del noleggio con conducente, riguardante la cessione delle autorizzazioni senza effettuare alcuna dichiarazione al Fisco. Ma nel mirino delle Entrate ci sono anche i night club, le discoteche ed i “party estivi” spesso organizzati senza le necessarie autorizzazioni e senza alcuna dichiarazione degli introiti della serata al Fisco.

Arte libraria: la pubblicazione sconta l’Iva al 4%

 La risoluzione 223/E dell’Agenzia delle Entrate è entrata nel merito della possibilità di applicazione dell’aliquota ridotta dell’Iva del 4% a quelle pubblicazioni editoriali che possono essere ricondotte alla categoria dei “libri”. Quali caratteristiche deve avere il libro in questo senso? Anzitutto, deve essere un prodotto stampato e possedere un evidente carattere informativo; è proprio grazie alle sue funzioni divulgative e scientifiche che una pubblicazione di questo tipo può essere ricollegata all’aliquota ridotta dell’Imposta sul Valore Aggiunto. Le categorie citate dal documento delle Entrate sono molteplici: si tratta essenzialmente di servizi che consistono nella composizione, montaggio, duplicazione e stampa di libri, giornali e periodici. La pubblicazione di questa importanze risoluzione dell’Agenzia si è resa necessaria a seguito dell’interpello circa l’affidamento a una tipografia dei servizi di consegna e confezionamento dei materiali per una raccolta normativa.