L’imposta sostitutiva sui redditi da locazione o, se si vuole, la cosiddetta cedolare secca sugli affitti, corre ufficialmente online grazie al fatto che con l’apposito software semplificato Siria è possibile andare a registrare il contratto di affitto senza doversi recare presso un Ufficio dell’Agenzia delle Entrate; questo perché il contratto di locazione si può registrare online, comodamente da casa seduti davanti al proprio personal computer, collegandosi al sito Internet delle Entrate ed accedendo a “Siria” nell’apposita sezione “Software”. Questo è quanto ha messo in risalto proprio oggi, giovedì 12 maggio 2011, con una nota ufficiale, l’Agenzia delle Entrate nel ricordare come l’opzione per la cedolare secca in un click con “Siria” preveda due possibili aliquote: una al 19% per i contratti di locazione cosiddetti a canone concordato, e l’altra al 21% per i contratti di affitto stipulati dal proprietario di immobili con l’inquilino sul mercato libero.
Agevolazioni Fiscali
Ctr Lazio: la dichiarazione Irap non integra il presupposto d’imposta
L’Imposta Regionale sulle Attività Produttive, più precisamente la sua dichiarazione, non può rappresentare da sola un elemento da configurare come presupposto d’imposta: la constatazione può essere estrapolata da ben due sentenze piuttosto recenti della Commissione Tributaria Regionale del Lazio, la quale ha voluto sostanzialmente ribadire l’importanza dell’autonoma organizzazione, l’unico requisito in grado di dar vita a questa applicazione fiscale per quel che concerne i professionisti. Da ciò se ne può ricavare che nell’ipotesi di un presupposto sostanziale del tutto assente, allora l’Irap non è in alcun modo dovuto, nemmeno quando si presenta la dichiarazione tributaria. Le due pronunce in questione risalgono a pochi mesi fa, ma vanno a rimpolpare la già vasta giurisprudenza relativa all’applicazione dell’imposta a questi specifici contribuenti. Tra l’altro, bisogna sottolineare come gran parte di queste sentenze siano andate a favorire la posizione dei contribuenti stessi e non il fisco, anche perché in molti casi si era verificata la compilazione del quadro IQ della dichiarazione Irap, ma sempre dimenticando di citare l’autonoma organizzazione, un elemento che emerge con chiarezza dal Decreto Legislativo 446 del 1997 (il testo normativo che ha introdotto il tributo).
Cedolare secca affitti 2011
E’ entrata ufficialmente in vigore nei giorni scorsi l’imposta sostitutiva sui redditi da locazione, ovverosia quella che in gergo fiscale viene da tutti definita come la cedolare secca sugli affitti. Trattasi di un regime fiscale opzionale di cui possono avvalersi i proprietari di immobili che affittano case ad uso residenziale. Rispetto alla dichiarazione del reddito da locazione, nella maniera classica, ovverosia ai fini dell’Irpef, il proprietario di immobili può avvalersi della cedolare che genera un risparmio fiscale proporzionale all’ammontare del reddito dichiarato. L’aliquota, appunto, è secca, e pari al 21% per i contratti di locazione sul mercato libero, e più agevolata, al 19%, per i contratti di locazione a canone concordato. La cedolare secca sugli affitti, inoltre, sostituisce non solo l’imposta ai fini Irpef, ma anche quella di bollo e quella di registro.
Cedolare secca: la disciplina delle case a uso foresteria
Si è parlato tanto in questi giorni della cosiddetta cedolare secca sugli affitti, ma manca ancora un tassello per completare questo interessante quadro fiscale: si tratta delle case a uso foresteria e di quelle che vengono affittate a una società, a sua volta affittuaria. Cosa accade in queste ultime due ipotesi? Anzitutto, c’è da ricordare che l’inquilino non deve presentare un requisito soggettivo specifico, quindi esso può assumere le sembianze di una persona fisica, ma può anche essere una società o un’impresa. Quando la locazione si riferisce a una società che poi non utilizza in modo diretto l’immobile, ma lo affitta direttamente a uso residenziale a dei soggetti terzi, la cedolare secca non ha ragione di esistere, in quanto si tratta di una fattispecie per la quale essa va esclusa; l’Agenzia delle Entrate ancora non si è pronunciata a tal proposito, ma il motivo addotto per l’esclusione dovrebbe essere il mancato utilizzo del fabbricato come abitazione.
Bonus ricerca e sviluppo fino ad esaurimento fondi
Il beneficio fiscale legato al cosiddetto bonus ricerca e sviluppo, può essere concesso ai richiedenti nel limite delle risorse che vengono stanziate dallo Stato. A metterlo in evidenza è stata in data odierna, venerdì 22 aprile 2011, l’Agenzia delle Entrate in forza ad alcune sentenze, in Abruzzo, da parte della Commissione tributaria regionale, che danno ragione all’Amministrazione finanziaria dello Stato. Trattasi, in particolare, di due pronunce del 25 marzo scorso da parte dei giudici della Sezione Staccata di Pescara che, in materia di “click day” sul bonus ricerca e sviluppo, hanno accolto gli appelli proposti dall’Agenzia delle Entrate. Introdotto con la Legge numero 296 del 2006, il bonus ricerca e sviluppo viene concesso in base proprio al cosiddetto “click day“, ovverosia sulla base dell’ordine cronologico di ricezione delle istanze, rappresentata da un formulario da inviare in modalità telematica, e nei limiti degli importi annualmente messi a disposizione dallo Stato.
In aumento contribuenti che pagano tasse a rate
Pagare le tasse in tante comode rate? Il servizio delle Entrate piace ai contribuenti italiani che decidono di dilazionare il pagamento delle tasse. Complice la crisi, stando alle ultime rilevazioni sarebbe infatti in aumento il numero di coloro che decidono di rateizzare: la crisi economica costringe sempre più i contribuenti in debito con il fisco a chiedere di pagare a rate. È quanto emerge dall’audizione del direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, in commissione Finanze della Camera, che sottolinea:
La possibilità – in caso di comprovata situazione di temporanea difficoltà economica, di ripartire il debito iscritto a ruolo a partire da 100 euro e fino a un massimo di 72 rate e senza l’obbligo di prestare alcuna garanzia, costituisce in questo momento di crisi economica, una fondamentale ancora di salvezza per centinaia di migliaia di debitori iscritti a ruolo.
Reti d’impresa: a maggio vi saranno degli sgravi fiscali
Il mese di maggio che si avvicina ormai velocemente sarà determinante dal punto di vista fiscale soprattutto per le cosiddette reti di impresa: si tratta infatti del momento iniziale del contratto dedicato a tali aziende, le quali potranno beneficiare dell’agevolazione tributaria prevista dall’articolo 42 del Decreto 78 del 2010 (“Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica”: i vantaggi sono anche di tipo amministrativo) solo dopo aver inviato la relativa comunicazione dei dati, necessari per accertare il possesso dei requisiti. Questi stessi modelli sono già stati approvati da Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate, ma vi è anche un provvedimento specifico che illustra nel dettaglio quali sono i termini e le modalità per la trasmissione attraverso la modalità elettronica. Inoltre, un riferimento importantissimo è la circolare 15/E che la nostra amministrazione finanziaria ha pubblicato cinque giorni fa.
Riduzione tasse e aumento dei consumi
Le famiglie italiane hanno bisogno di recuperare potere d’acquisto per poter andare avanti a causa non solo della crisi ma anche dei rincari, delle minori entrate legate a cassa integrazione e licenziamenti che hanno colpito il nostro Paese negli ultimi due anni. Se le famiglie con figli pagassero meno tasse, spenderebbero di più in edilizia, beni di consumo, trasporti, comunicazioni, sanità e istruzione. Secondo alcuni semplici calcoli relativi a leggi economiche infatti una riduzione delle tasse porterebbe ad un aumento del reddito disponibile e dunque più propensione al consumo. Le risorse che il Paese investirebbe per agevolare le famiglie contribuirebbero a rilanciare l’economia. E’ la conclusione a cui é giunta la ricerca presentata a Roma dall’Associazione nazionale dei tributaristi Lapet, insieme al Forum delle Associazioni Familiari, discutendo sulle conseguenze legate all’introduzione di un fisco amico delle famiglie numerose.
Agevolazioni fiscali per le reti d’impresa
Sono al debutto, a partire dal prossimo mese di maggio 2011, gli sgravi fiscali per le imprese che “fanno squadra”, ovverosia per le reti d’impresa. A darne notizia in data odierna, giovedì 14 aprile 2011, è stata l’Agenzia delle Entrate nel ricordare come l’agevolazione sia stata introdotta con il Decreto Legge numero 78 del 2010, in corrispondenza dell’articolo 42. Al riguardo l’Amministrazione finanziaria dello stato ha emanato un’apposita Circolare, la numero 15/E, grazie alla quale l’Agenzia delle Entrate fornisce proprio alle imprese in Rete, che vogliono fruire dell’agevolazione, i primi chiarimenti su come fare. Inoltre, attraverso due distinti provvedimenti firmati dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, diventano operativi sia i modelli che devono essere compilati, sia i tempi e le modalità per poter accedere all’agevolazione che, nello specifico, deve avvenire con trasmissione telematica attraverso l’utilizzo di “AgevolazioneReti“, un apposito software che l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione sul proprio sito Internet a partire dal 20 aprile 2011.
Lussemburgo: l’Ue indaga sulle agevolazioni fiscali
I sospetti fiscali della Corte europea di Giustizia sono andati nella direzione del Granducato del Lussemburgo: lo stato nordeuropeo, uno dei sei firmatari del Trattato di Roma del 1957, presenta attualmente un ordinamento tributario di favore, con abbuoni di imposta in relazione agli investimenti posti in essere dal punto di vista materiale nel territorio che offre in concessione la stessa agevolazione. Strasburgo sta indagando nel dettaglio su un caso che ha visto coinvolta una società navale con sede a Lussemburgo e soggetta a questa specifica imposizione per quel che concerne delle imbarcazioni usate per la navigazione su fiume. In questo caso, comunque, il Fisco nazionale aveva respinto la richiesta di sgravio fiscale proprio alla luce di quanto disposto dal punto di vista normativo.
A Varese tassazione agevolata sulla retribuzione incentivante dei lavoratori
È stato firmato un accordo territoriale tra Confapi e Cgil, Cisl e Uil per la tassazione agevolata sulla retribuzione incentivante dei lavoratori e quelle parti di salario che favoriscono la produttività dei lavoratori dipendenti. Stiamo parlando dei bonus aziendali anche chiamati incentivi, ovvero quella parte di stipendio che si percepisce “in più” in base a quanto si prodotto. Grazie all’accordo le buste paga dei dipendenti e dei lavoratori con contratto di somministrazione delle imprese aderenti al sistema Confapi, saranno più pesanti. Lo straordinario non subirà più “dolorosi” decurtamenti fiscali.
Cedolare secca 2011 ancora in standby
L’imposta sostitutiva sui redditi da locazione, ovverosia la cedolare secca sugli affitti, che entrerà in vigore proprio a valere sull’anno in corso, è comunque a conti fatti ancora in standby. A metterlo in evidenza è stato il portale di annunci immobiliari online Idealista.it nel sottolineare, di conseguenza, come la cedolare secca 2011 sia da considerare allo stato attuale solamente come ai blocchi di partenza. Al riguardo facciamo un po’ d’ordine: la prima cosa, su cui non ci piove, è quella che prevede l’entrata in vigore, il 7 aprile 2011, del decreto legislativo sul federalismo fiscale municipale che, tra i provvedimenti previsti, contiene anche quello per l’imposta sostitutiva sui redditi da locazione; il decreto, infatti, entrerà in vigore dopo che da poco è avvenuta la pubblicazione dello stesso sulla Gazzetta Ufficiale. Ma non basta l’entrata in vigore del Decreto affinché la cedolare secca 2011 sia pienamente operativa in quanto serve che venga approvato il relativo Decreto attuativo.
I milionari Usa disposti a pagare maggiori tasse
La notizia arriva direttamente dall’America, mentre qui in Italia si parla ogni giorno di balzelli fiscali troppo alti e quasi impedenti alla crescita del Paese, negli Stati Uniti ci sono almeno un centinaio di milionari che invece vorrebbero pagarne di più e hanno scritto al governatore dello stato Andrew Cuomo. Questa strana (almeno per noi) iniziativa, presa da circa cento facoltosi abitanti chiedono di prolungare la cosiddetta tassa per i milionari, un provvedimento che sarebbe dovuto scadere ad aprile che preleva una sovrattassa sugli individui che guadagnano più di 200.000 dollari all’anno e le famiglie con un reddito sopra i 300.000. La domanda viene spontanea; perchè? La ragione è che vogliono fare la loro parte per aiutare lo stato ad affrontare la crisi di bilancio, una ragione sociale quindi.
Fisco e Risorgimento: a Torino premiati i migliori elaborati scolastici
Il Risorgimento e l’Unità d’Italia hanno trionfato anche sul versante del fisco: in effetti, il tema dei tributi dopo l’Unità ha rappresentato proprio il concorso che è stato indetto dall’Agenzia delle Entrate del Piemonte, dall’Ufficio Scolastico della stessa regione settentrionale e dall’Istituto per la storia del Risorgimento in memoria di Urbano Rattazzi. In particolare, questa iniziativa è stata pensata appositamente per gli studenti delle scuole piemontesi, affinché fossero in grado di elaborare degli scritti propositivi e stimolanti. Come si è svolto dunque questo premio? La selezione ha riguardato i ragazzi delle classi superiori ed è stata un’ottima occasione per avviare una riflessione sugli elementi peculiari dell’unificazione del nostro paese, ricollegando questo tema alla necessità della creazione di un sistema tributario nazionale che si pose proprio nel 1861 per superare la logica della frammentazione fiscale.