Scadenze tributarie: Confcommercio Vicenza chiede rinvio

 Nelle aree di Vicenza colpite dalla recente alluvione servirebbe un rinvio delle scadenze tributarie a valere dagli adempimenti in scadenza dallo scorso 1 novembre 2010 e fino alla fine dell’anno. A richiederlo è in particolare la Confcommercio Vicenza nel sottolineare purtroppo come l’alluvione abbia causato ingenti danni anche a carico dei commercianti e dei titolari dei pubblici esercizi. Ci vorrà tempo tra l’altro per poter stimare complessivamente la portata dei danni e per mettere a punto i relativi interventi necessari per poter poi far ripartire l’attività nel più breve tempo possibile. Intanto, in accordo con quanto riporta il sito Internet della Confcommercio, l’Associazione dei commercianti di Vicenza si è subito attivata al fine di andare a chiedere lo stanziamento di fondi urgenti da parte degli Enti proposti; questo affinché possa essere superata l’attuale situazione di emergenza e tornare alla normalità.

Onlus e contributi, ecco i paletti fissati dal regolamento

 Le Onlus dovranno tenere a mente d’ora in poi la pubblicazione dello scorso 30 ottobre della Gazzetta Ufficiale: in effetti, nel numero 255 del principale organo informativo dei testi legislativi italiani è stato inserito il regolamento che fissa tutti i criteri e tutte le modalità da seguire per fruire dell’erogazione dei contributi destinati proprio alle attività di utilità sociale. Si tratta, nello specifico, del Decreto 177 del 2010, il quale ha messo in luce tutte le caratteristiche di questi contributi, creati appositamente per le associazioni di volontariato e per le organizzazioni non lucrative di utilità sociale, enti meglio conosciuti con l’acronimo Onlus. Uno dei principi che occorre ricordare con maggiore urgenza è quello della cumulabilità, visto che i benefici tributari in questioni non possono essere cumulati con altri che invece sono stati erogati dalle pubbliche amministrazioni.

Sisma Abruzzo, aggiornati i modelli per il credito d’imposta

 È passato ormai quasi un anno e mezzo dal sisma che ha devastato l’Abruzzo e molti comuni della provincia dell’Aquila: ora, a distanza di così tanto tempo vi sono ancora dei provvedimenti molto importanti per quel che concerne la ricostruzione della regione dell’Italia centrale, soprattutto se si guarda alle agevolazioni tributarie del caso. In effetti, l’Agenzia delle Entrate ha provveduto ad aggiornare nuovamente quei provvedimenti che erano stati emanati in maniera apposita per i finanziamenti destinati a questi lavori di ricostruzione a seguito del terremoto. Di cosa si tratta esattamente? Anzitutto è stato recepito l’aumento del tetto relativo a tali finanziamenti; inoltre, il provvedimento, il quale è fruibile anche online, ha reso note quelle che sono le ultime disposizioni sulle modalità da seguire per beneficiare del credito d’imposta, ma ovviamente soltanto nell’ipotesi in cui vi sia un accesso al finanziamento agevolato dal punto di vista fiscale, dato che si vuole incentivare la ricostruzione, la riparazione e la sostituzione edilizia delle abitazioni principali.

Bonus rottamazione, i codici sono sospesi in via temporanea

 La risoluzione 113/E che l’Agenzia delle Entrate ha provveduto a pubblicare nel corso della giornata di ieri è entrata nel merito del cosiddetto bonus rottamazione: più precisamente, ci si riferisce ai relativi crediti di imposta, vale a dire quelli che devono essere usati in compensazione dai centri autorizzati, dalle imprese che hanno costruito le autovetture e dai cessionari dei crediti. Ebbene, la nostra amministrazione finanziaria si è vista costretta a sospendere tale utilizzo tributario, sopprimendo di conseguenza i codici ad esso associati. Questi specifici crediti sono elencati, nel dettaglio, all’interno della legge 296 del 2006 (si tratta della Finanziaria per l’anno 2007), il testo che, per ottenere un’ampia tutela dell’ambiente, ha introdotto appunto gli incentivi per la rottamazione delle vetture più inquinanti, predisponendo inoltre una sostituzione di essi con dei mezzi maggiormente eco-compatibili.

Agevolazioni, esenzioni e sconti: la riforma fiscale

 Con la nuova riforma fiscale, il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, assicura che dovrà esserci una razionalizzazione a servizio dell’intera macchina fiscale, sottolineando la necessità che ognuno sia disposto a cedere qualcosa in funzione di un interesse generale. Proposte sconti fiscali di cui beneficiano persone fisiche, imprese o enti no profit, che si sommano a quelle sui consumi e sui negozi giuridici come le compravendite.

Non possiamo immaginare una riforma sull’ipotesi di recupero dell’evasione, che sappiamo che in Italia ha un tasso altissimo – ha sottolineato il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti -. Questo vuol dire che i documenti che scriviamo devono essere eurocompatibili con numeri precisi e compatibili. Non siamo credibili se presentiamo numeri non compatibili. L’anima di ogni riforma é la riforma delle anime. Questo comporta che tutti siano disposti a cedere un po’ delle loro idee e interessi nella logica di un bene comune.

Esenzioni Ici alla Chiesa, l’Unione Europea indaga sugli sconti

 La Commissione Europea ha deciso di dichiarare la propria guerra personale agli sconti fiscali di cui beneficiano gran parte degli enti ecclesiastici presenti nel nostro paese, soprattutto quelli di tipo non commerciale: l’inchiesta dell’Ue si riferisce, in particolare, all’esenzione dell’Ici che lo Stato italiano concede agli edifici in questione, visto che vengono nutriti seri dubbi sulla compatibilità tra le norme del Vecchio Continente e le agevolazioni tributarie. L’Italia potrà rispondere all’indagine entro e non oltre i prossimi due mesi, ma occorre precisare che un atteggiamento simile da parte della stessa Commissione si era già verificato in passato; tra l’altro, molti comuni ed enti hanno dovuto dibattere una tematica così spinosa in più occasioni.

Canone Rai, gli over 75 più poveri possono ottenere il rimborso

 Il canone della Rai è tradizionalmente una delle tasse meno preferite dai contribuenti italiani, sia per i suoi continui rincari annuali, sia per una corrispondente scarsa qualità dei servizi offerti, così come viene lamentato da più parti: ma finalmente, grazie all’ultima circolare dell’Agenzia delle Entrate (si tratta della 46/E pubblicata proprio nel corso della giornata di ieri), qualche soggetto potrà beneficiare di una abolizione fiscale in questo senso e anche di un rimborso per gli anni passati. Volendo essere più precisi, si deve dire che il Fisco è venuto in soccorso dei contribuenti che hanno più di 75 anni di età e che vantano i redditi più bassi, i quali potranno ottenere la restituzione delle somme pagate nel triennio 2008-2010 seguendo delle specifiche regole. La possibilità esiste comunque già da qualche tempo, vale a dire dal momento in cui venne introdotta la Legge Finanziaria per il 2008.

Entrate: gli uffici piemontesi rinnovano l’assistenza ai disabili

 L’Agenzia delle Entrate conferma il suo spiccato interesse per il mondo dei contribuenti che si trovano in condizioni fisiche di disagio: sono infatti noti i molteplici servizi destinati ai disabili dalla nostra amministrazione finanziaria, stavolta il ruolo da protagonista spetta di diritto agli uffici del Piemonte, i quali si sono posti come obiettivo principale un’assistenza dedicata e preferenziale nei confronti di questi soggetti, con un canale telefonico diretto appositamente ideato. Si vuole quindi venire incontro alle esigenze principali dei cittadini in condizioni di disabilità, con una assistenza che, secondo le parole dei vertici dello stesso Fisco, sarà flessibile e modulabile a seconda delle specifiche situazioni che si verranno a presentare. Sono sostanzialmente tre i canali in questione: anzitutto, verrà erogata un importante sostegno tributario nei confronti di quei soggetti che presentano determinate difficoltà per quel che concerne lo spostamento, senza però dimenticare gli altri due servizi fondamentali, vale a dire gli appuntamenti dedicati per i contribuenti e un canale telefonico collegato a ogni singolo ufficio.

Usa: taglio tasse a imprese che assumono

 Il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti a luglio si é attestato al 9,5%, invariato rispetto a giugno. I dati sono stati diffusi dal U.S. Bureau of Labor Statistics. Leggeremente migliore delle stime (9,6%), il risultato non é comunque confortante. Sempre a luglio negli Usa sono stati persi 131mila posti di lavoro nei settori non agricoli, quasi il doppio rispetto alle attese (73mila). Solo il settore privato ha registrato un miglioramento: gli occupati sono aumentati di 71mila unità. Nella prima settimana di 7 agosto le richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti si sono attestate a quota 484 mila contro le 482 mila della settimana precedente. Obama ha quindi pensato di dare un taglio tasse alle imprese che assumono. Lo rende noto il dipartimento Usa del Lavoro. L’aumento in questo caso è superiore alle attese degli analisti che prevedevano un calo a quota 465 mila e il dato è il più alto dalla metà dello scorso febbraio.

Lavoro notturno, al via la detassazione della produttività

 Il lavoro notturno potrà finalmente beneficiare, dal punto di vista fiscale, di fondamentali novità per quel che concerne la detassazione della relativa produttività: di cosa si tratta esattamente? In pratica, il riferimento va all’imposta sostitutiva relativa a questo settore, la quale ammonta al 10% e che deve essere applicata al compenso totale che viene elargito in base alle ore effettive di prestazione del servizio. Dunque, non ci troviamo di fronte esclusivamente a delle normali indennità o anche a delle maggiorazioni: l’Agenzia delle Entrate ha disciplinato la materia in modo molto chiaro attraverso la risoluzione 83/E (il documento in questione è stato pubblicato dieci giorni fa) e tutte le precisazioni del caso si trovano in questo testo. Le agevolazioni tributarie, comunque, sono valide nell’ipotesi in cui il lavoro notturno sia collegato a degli incrementi della stessa produttività, senza tralasciare i termini di competitività relativi all’impresa e gli altri elementi che riguardano le varie performance dell’azienda coinvolta.

Agevolazioni fiscali: bonus ristrutturazioni in Emilia-Romagna

 Anche nella Regione Emilia-Romagna, tra le agevolazioni fiscali vigenti, piace sempre di più il bonus fiscale al 36% sulle ristrutturazioni. A renderlo noto lunedì scorso, 23 agosto 2010, è stata la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate della Regione Emilia-Romagna nel precisare in particolare che nei primi sette mesi di quest’anno i contribuenti emiliano-romagnoli, al Centro operativo di Pescara dell’Amministrazione finanziaria dello stato, hanno inviato ben 46.151 richieste di detrazione fiscale con un incremento dell’11,3% rispetto alle istanze presentate nel periodo gennaio – luglio 2009. A livello territoriale, il maggior numero di richieste, ben 16.122, è arrivato dalla Provincia di Bologna con a seguire quella di Modena con 7.522 e poi la Provincia di Reggio Emilia con 4.500 istanze inoltrate. E così dal 1998, anno di introduzione del bonus sulle ristrutturazioni al 36%, ad oggi, i contribuenti emiliano-romagnoli hanno presentato ben 654.011 comunicazioni di detrazione fiscale, corrispondenti al 15% del totale nazionale.

Milano: abolire le tasse dei negozi di vicinato

 Eliminare le tasse comunali per i negozi di vicinato, soprattutto per gli esercenti che decidono di lasciare l’insegna accesa anche di notte, lo propone l’assessore regionale al Commercio e Turismo Stefano Maullu al Comune di Milano per agevolare i piccoli commercianti milanesi e dare una boccata d’aria in tempi di crisi agli imprenditori milanesi. I negozi di vicinato, secondo l’art..4 del D.Lgs. 114/1998 sono esercizi aventi una superficie di vendita non superiore a 150 mq nei comuni con popolazione residente inferiore a 10 mila abitanti o a 250 mq nel comuni con popolazione superiore.

Entrate: i requisiti immobiliari per le agevolazioni del Fisco

 Attraverso la pubblicazione della risoluzione 86/E dei giorni scorsi, la nostra amministrazione finanziaria ha provveduto a disciplinare l’ambito di alcune agevolazioni fiscali relative agli immobili: in effetti, questo nuovo documento dell’Agenzia delle Entrate ha chiarito alcuni aspetti sugli acquisti agevolati, specificando che le dimensioni della casa acquistata da un contribuente contano e non poco per quel che concerne le esigenze famigliari. Un alloggio troppo piccolo, quindi, non è un presupposto valido per godere dei benefici tributari in questione, soprattutto se questi ultimi sono già stati sfruttati in relazione alla prima casa. L’interpello si era reso necessario alla luce di un caso di comunione legale dei beni, visto che il soggetto coinvolto aveva acquistato l’abitazione prima del matrimonio dal futuro consorte e in forma ridotta grazie proprio alle agevolazioni. Un doppio beneficio fiscale non è pero possibile e in tal senso i tecnici dell’Agenzia si sono allineati a una sentenza di sette mesi fa della Corte della Cassazione: in effetti, tale ordinanza aveva già chiarito molti elementi, in particolare il fatto che una nuova agevolazione è consentita solamente nell’ipotesi in cui l’edificio sia del tutto inadatto all’utilizzo abitativo.

Equitalia: le tasse si pagano a rate

 Il cosiddetto decreto milleproroghe approvato dal Consiglio dei Ministri permette ai soggetti privati e alle imprese in serie difficoltà economiche (a causa soprattutto della crisi) di pagare le tasse e le imposte al Fisco mediante rateazione. Le tasse si pagano a rate per scelta ma soprattutto per necessità, visto che a tale formula accedono famiglie ed imprese in difficoltà economica che possono dilazionare i pagamenti anche fino a ben 72 rate mensili, ben sei anni. In molti casi, proprio grazie alla rateizzazione si salvano molte imprese dal fallimento. La facoltà di accesso alla rateizzazione è collegata ovviamente a uno stato di temporanea situazione di obiettiva difficoltà del destinatario della cartella di pagamento a causa di una carenza temporanea di liquidità finanziaria, crisi aziendale o altro motivo.