Assegno unico figli, ecco come è cambiata la situazione

Proviamo a dare uno sguardo all’introduzione del nuovo sistema che riguarda l’assegno unico figli, che è stato da poco introdotto in via ufficiale. Ebbene, l’assegno unico spetta a tutti quei nuclei familiari che hanno quantomeno un figlio minorenne a carico. Può essere incassato anche dalle future mamme a partire dal settimo mese della gravidanza.

Per quanto riguarda le famiglie che hanno i figli maggiorenni, fino ad un’età pari a 21 può essere ottenuto l’assegno unico, ma solo se seguono dei corsi di formazione professionale o scolastica, oppure vanno all’università. Oppure, l’assegno unico figli viene erogato anche se questi ultimi sono maggiorenni e lavorano, ma solo ed esclusivamente nel caso in cui il loro reddito non vada oltre la soglia pari a 8000 euro all’anno.

Fondo Nuovi Nati, rimane in vigore nel 2014

Rimane valido anche per il 2014 il Fondo Nuovi Nati, che rende più facile l’accesso al credito per mezzo del rilascio di garanzie alle banche e agli istituti finanziari. Il nuovo bonus bebè è una delle misure inserite nella Legge di Stabilità e permette a tutte le famiglie, senza limitazioni di reddito, di poter richiedere un prestito fino a 5.000 euro da rendere in cinque anni con tassi vantaggiosi.

Carta acquisti 2013

Tutto pronto per la nuova carta acquisti 2013. Il messaggio n. 12249 dell’Inps ha infatti diramato alcune istruzioni utili per poter far richiesta del nuovo strumento di contrasto al disagio economico. Cerchiamo dunque di comprendere quali siano le principali caratteristiche di questa carta, e in che modo poter ottenere la titolarità di una delle tessere nei comuni interessati dalla sperimentazione.

Bonus bebè: restituzione, Giovanardi scrive ai genitori

Ha suscitato non poche critiche la recente decisione di chiedere alle famiglie, con il recapito di una lettera a dir poco inaspettata, la restituzione del bonus bebè, una misura introdotta qualche anno fa che prevedeva il riconoscimento di un bonus, una tantum, pari a 1.000 euro a famiglia con nuovi nati nel rispetto dei requisiti di reddito, che doveva essere non superiore ai 50 mila euro. Al riguardo il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Sen. Carlo Giovanardi, ha scritto una lettera alle mamme ed ai papà scusandosi, innanzitutto, per i toni della lettera con cui si chiede la restituzione delle somme. In particolare, il Senatore ha innanzitutto fatto presente come sul totale di 700 mila assegni erogati solo 8 mila, in base ai dati a disposizione del Ministero dell’Economia e delle Finanze, sono risultati essere non in regola con l’accesso alla misura, ragion per cui questi soldi devono essere restituiti.

Immobili e nuove tinteggiature: il Comune decide la detrazione

Quando si ha a che fare con un immobile di qualsiasi tipo, bisogna tenere conto anche delle modifiche che possono essere apportate al suo aspetto. Il tipico intervento che viene effettuato è quello sulla facciata dell’edificio: in effetti, chi non si è trovato a tu per tu con una nuova tinteggiatura, modificando quindi i colori originali? In questo caso, bisogna capire se si ha comunque diritto alla consueta detrazione fiscale del 36% (quella relativa alle ristrutturazioni edilizie appunto). Questa operazione specifica rappresenta di norma un intervento di manutenzione ordinaria, ovviamente se si ragiona da un punto di vista urbanistico. Quindi, l’agevolazione a cui si sta facendo riferimento ha ragione di esistere solamente se la tinteggiatura viene posta in essere su delle parti comuni del condominio: questa linea di pensiero può essere facilmente ricavata dalla legge 191 del 2009 (la Finanziaria del 2010), ma anche da due circolari di circa tredici anni fa della nostra amministrazione finanziaria (la 57/E e la 121/E).

Assegni di maternità: l’Inps comunica gli importi del 2011

La circolare 69 dell’Inps risale ormai a due giorni fa, ma la sua importanza rimarrà valida per tutto il corso del 2011: in effetti, si tratta di un documento fondamentale dal punto di vista previdenziale, dato che ha provveduto a fissare quelli che sono gli importi precisi e dettagliati in relazione agli assegni di maternità. Il riferimento dell’istituto romano è andato, per la precisione, alle somme di denaro che vengono normalmente elargite dai comuni italiani, ma anche a quelli statali, senza dimenticare, poi, gli affidamenti preadottivi e le adozioni che sono state poste in essere proprio nell’anno in questione. Il novero è dunque molto ampio ed era necessaria un po’ di chiarezza. Come è ovvio che sia, anche le nascite devono essere avvenute nei dodici mesi nell’anno cominciato da appena un trimestre, ma non sono solamente queste le novità a cui devono prestare attenzione le famiglie italiane. Anzitutto, bisogna precisare che l’importo complessivo dell’assegno comunale è pari a 316,25 euro per ogni singolo mese, mentre la somma stanziata in una prospettiva temporale più ampia è di 1.581,25 euro.

Assegni di maternità anche per donne straniere

Le cittadine straniere che sono in possesso di tutti i requisiti di legge richiesti per beneficiare dell’assegno, che hanno presentato domanda di permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo (anche se non ne sono ancora fisicamente in possesso a causa dei gravi ritardi nella consegna dei titoli da parte delle Questure), entro i sei mesi dalla nascita del bambino, hanno diritto all’assegno di maternità.

La domanda di richiesta dell’assegno va presentata all’INPS, allegando la ricevuta comprovante l’avvenuta richiesta del titolo di soggiorno; la domanda rimarrà in sospeso presso i Comuni anche oltre il termine dei 6 mesi dalla nascita del bambino, in attesa del rilascio del titolo di soggiorno.

Nel 2010 crescono gli assegni per le famiglie numerose

Nel 2010 vi sarà dunque un interessante incremento per quel che riguarda gli assegni mensili destinati ai nuclei familiari più numerosi e quelli di maternità: l’aumento in questione è pari allo 0,7%, una correzione al rialzo che è stata decisa e calcolata in base alle variazioni dei prezzi al consumo, in relazione alle famiglie in cui vivono impiegati e operai. Quindi, si tratta dei rilevamenti effettuati dall’Istat e a cui i contributi devono essere adeguati ogni anno. Questi particolari assegni, nel caso in cui siano dovuti per intero, diventano pari a 129,79 euro mensili: come è stato precisato nel comunicato del Dipartimento delle Politiche per la Famiglia, il valore Ise (Indicatore della Situazione Economica) è di 23.362,70 euro, ma solamente se la famiglia destinataria dell’assegno è composta da cinque componenti. Bisogna ricordare, per essere più precisi, che tale bonus è stato introdotto dalla legge 448 del 1998 (si tratta delle “Misure di finanza pubblica per la stabilizzazione e lo sviluppo”) ed è riservato alle famiglie composte da cittadini che risiedono in Italia, con almeno tre figli a proprio carico e un reddito complessivo non superiore a quelli che sono i limiti stabiliti dai parametri Ise.

 

Rimborsi fiscali in arrivo per imprese e famiglie

Anche se con qualche giorno di ritardo, per molti contribuenti italiani arriva la “sorpresa” di Capodanno; l’Agenzia delle Entrate, infatti, ha reso noto d’aver predisposto una vera e propria “valanga” di rimborsi fiscali a favore delle imprese e delle famiglie per complessivi 940 milioni di euro circa. Trattasi, nello specifico, di un totale di ben 800 mila rimborsi che fanno salire a quota 2 milioni ed oltre il numero dei rimborsi fiscali disposti a favore dei contribuenti in tutto il 2009; in controvalore, i rimborsi erogati dall’Amministrazione finanziaria nel 2009 superano i 14,6 miliardi di euro, una somma elevata che ha dato ossigeno alle famiglie e nuova linfa alle imprese anche con questa ultimissima tornata di rimborsi. Nello specifico, per le aziende sono da poco arrivati o stanno per arrivare rimborsi fiscali per complessivi 390 milioni di euro disposti a fine anno e relativi sia all’imposta sul valore aggiunto, sia alle imposte dirette.

Reddito minimo garantito Lazio: boom di domande

Quando mancano oramai nel Lazio meno di due settimane per la presentazione delle domande per l’accesso al reddito minimo garantito, l’Amministrazione regionale ha provveduto a monitorare l’andamento delle richieste, riscontrando come queste abbiano raggiunto e superato la quota delle diecimila. Ad annunciarlo, in particolare, è stata Alessandra Tibaldi, assessore alle Politiche giovanili ed alle pari opportunità della Regione Lazio, precisando che tale numero è stato ricavato sia dalle domande presentate attraverso i Comuni capofila, sia per il tramite dei Distretti sociosanitari. I beneficiari potranno inviare le domande entro e non oltre il 30 settembre 2009 per l’accesso ad uno strumento di sostegno al reddito che, unico in Italia, permette di ottenere un assegno mensile fino a circa 600 euro oltre a tutta una serie di agevolazioni accessorie, a partire da quelle sul trasporto pubblico gratuito.

Reddito minimo garantito nella Regione Lazio

Dal corrente mese di settembre per i residenti nella Regione Lazio c’è la possibilità, avendone i requisiti, di accedere ad uno strumento di sostegno al reddito unico in Italia. Trattasi del reddito minimo garantito approvato con una Legge regionale nel marzo scorso; dal corrente mese i beneficiari possono presentare la domanda al fine di poter ottenere, mensilmente, un assegno di importo fino a circa 600 euro unitamente a tutta una serie di prestazioni agevolate e gratuite, a partire da quelle sui servizi di trasporto. Ma chi può accedere al reddito minimo garantito della Regione Lazio? Ebbene, per presentare domanda 2009 occorre avere un’età compresa tra i 30 ed i 44 anni, occorre risiedere nel Lazio da almeno 24 mesi, ed è altresì necessario essere iscritti ai competenti centri per l’impiego in qualità di disoccupati, “precariamente occupati” oppure alla ricerca della prima occupazione, ovverosia inoccupati; i “precariamente occupati“, al fine di poter accedere al beneficio, devono aver inoltre un reddito personale non superiore agli ottomila euro.