Enpals: previdenza per attrici, calciatori e non solo

 Attori, dj, cantanti, registi, musicisti, gruppi di vario genere, sportivi professionisti? Dovete iscrivervi all’Enpals, il vostro ente previdenziale. Si tratta dell’Ente Nazionale di previdenza ed assistenza per i lavoratori dello spettacolo che gestisce l’assicurazione per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti in favore di questi soggetti, in sostituzione di quella generale gestita dall’Inps. Se per gli altri lavoratori esiste L’INPS, per quelli dello spettacolo fa le sue veci l’Enpals, attraverso le sue strutture sparse sul territorio italiano. Devono iscriversi obbligatoriamente i lavoratori dipendenti, ma anche i lavoratori autonomi.

Artisti cosa dovete fare? Innanzitutto é da chiarire che non siete voi a dovervi iscrivere all’ENPALS: il vostro primo datore di lavoro, nel versare i contributi che vi deve, comunicherà all’ente il vostro numero di collocamento e vi verrà assegnato un codice. Voi potrete riconoscere questo codice recandovi presso una sede dell’ENPALS in qualsiasi parte d’Italia.

Tasse e contributi: pressione fiscale troppo alta anche nel mondo calcistico

 Negli ultimi anni il nostro Campionato di Calcio di Serie A ha perso molti dei suoi talenti, i quali sono andati a giocare all’estero, così come portare in Italia un campione affermato è diventato sempre più difficile. E’ più facile che i fuoriclasse vadano a giovare in Spagna ed in Inghilterra piuttosto che nel nostro Paese, e quando si riesce a mettere a contratto qualche stella gli ingaggi richiesti sono così elevati che solo due/tre squadre di Serie A attualmente se li possono permettere. La causa di tutto ciò non è solamente legata ai soldi, che attualmente nel nostro calcio scarseggiano, ma anche ad una tassazione che rende l’Italia un Paese meno competitivo rispetto a Paesi come la Spagna e l’Inghilterra. A metterlo in evidenza nelle ultime ore, nel corso di un’intervista radiofonica, è stato anche l’attuale Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, il quale ha sottolineato come per dare un netto di 100 ad un calciatore la società, tasse comprese, debba pagare in Italia oltre 200, mentre in paesi come Spagna ed Inghilterra su 100 netti dati al giocatore il club spende complessivamente tra i 130 ed i 140.