Si procederà a partire da domani primo ottobre, ad una verifica selettiva dei pagamenti fiscali. Sarà obbligatorio presentare in maniera telematica i modelli F24 superiori a mille euro. Così, per contribuenti e professionisti è necessario passare in rassegna le deleghe, differenziandole in base all’entità dei soggetti e alle tipologie di tributo.
F24
Tre risoluzioni e tre causali contributo dall’Agenzia delle Entrate
La nostra amministrazione finanziaria è stato davvero prolifica oggi per quel che riguarda le sue consuete risoluzioni: si sono infatti contati tre documenti e tutti relativi all’introduzione di causali contributo nuove di zecca (vedi anche F24 EP: due causali per le visite fiscali dell’Inps). Si tratta, nello specifico, delle risoluzioni 34/E, 35/E e 36/E. Cerchiamo dunque di capire quali sono le novità tributarie del caso. Le codifiche in questione serviranno per compilare il modello F24 e renderanno possibile l’arrivo diretto degli importi in denaro che sono stati versati a titolo di contributi nelle casse di altrettanti enti di tipo bilaterali.
F24 EP: due causali per le visite fiscali dell’Inps
Si chiamano VMCF e VMCS e sono le due causali che hanno ampliato il loro orizzonte fiscale: in effetti, esse venivano già sfruttate da tempo all’interno del modello F24 classico, mentre ora sono state accolte anche dall’F24 destinato agli enti pubblici (vedi anche Le nuove suddivisioni dell’F24 Enti Pubblici). In questa maniera, sarà possibile pagare tutte quelle somme di denaro che spettano all’Inps (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) per quel che riguarda i rimborsi delle visite mediche di controllo. Volendo essere ancora più precisi, si sta parlando di quelle visite utili in caso di malattia o di infortunio dei lavoratori dipendenti, oltre ai relativi solleciti.
Le nuove causali per Ministero degli Esteri, Enpas e Inadel
Le risoluzioni 75/E e 76/E sono state rese pubbliche dalla nostra amministrazione finanziaria due giorni fa, pertanto è necessario approfondire il loro contenuto: secondo quanto si può leggere dal primo documento, infatti, è attivo un nuovo codice ente che è stato istituito dalla stessa Agenzia delle Entrate. Si tratta del riferimento che è stato denominato EST, in quanto sta proprio a identificare il Ministero degli Affari Esteri, più precisamente l’undicesimo ufficio della direzione generale per le risorse e l’innovazione.
Enti pubblici: F24 EP utile anche per i contributi all’Inpgi
Al momento del pagamento dei contributi di tipo previdenziale e assistenziale da parte degli enti pubblici all’Inpgi (Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani), i primi avranno la possibilità di sfruttare il modello F24 EP: si tratta ovviamente del documento tributario che è stato predisposto dall’Agenzia delle Entrate per gli adempimenti di tali soggetti.
F24 e Imu: le difficoltà di pagamento alle Poste
Domani sarà il momento di fare i conti con l’ultimo giorno relativo alla scadenza dell’Imu, l’Imposta Municipale Unica che ha sostituito di fatto la vecchia Ici: intanto, già si sono registrati dei problemi piuttosto importanti, in primis le difficoltà di pagamento del tributo direttamente presso le agenzie postali. In effetti, come denunciato dall’Adiconsum (l’associazione dei consumatori promossa dalla Cisl) il sistema in questione non è stato in grado di accettare il nuovo modello F24 con un numero di righe superiore a quattro. Questa segnalazione, così a ridosso del termine temporale, non è certo un fatto positivo, visto che si aggiunge anche alla confusione creata sugli importi e sulle modalità.
Il 30 aprile scade il versamento dell’imposta sulle assicurazioni
Il mese di aprile sta scorrendo velocemente e con la sua conclusione si avvicina anche una scadenza fiscale di un certo rilievo: fra cinque giorni esatti, infatti, scadrà il termine relativo al versamento dell’imposta sui premi e sugli accessori che sono stati incassati dalle imprese del comparto assicurativo. Ovviamente, gli importi in questione devono riguardare lo scorso mese di marzo, quindi le annotazioni necessitano di precisione e riferimenti appropriati. Oltre a questi elementi, poi, le stesse aziende di cui si sta parlando hanno l’obbligo di elencare i conguagli di imposta che possono essere eventualmente sorti sui premi e gli accessori che sono stati incassati a febbraio. Come si provvede a tutto questo?
Un nuovo codice tributo per le società editoriali
La risoluzione odierna che è stata resa nota dalla nostra amministrazione finanziaria, la 31/E per la precisione, ha introdotto una novità fondamentale per tutte quelle imprese che sono attive nel campo editoriale nel nostro paese: in effetti, anche queste ultime hanno l’obbligo di utilizzare il consueto modello F24, un documento che offre la possibilità di sfruttare un credito d’imposta in compensazione. Ebbene, c’è un apposito codice tributo in questo senso, il 6837, il quale renderà più semplice per queste società acquisire la carta utile per stampare libri, giornali e periodici, il tipico servizio che sono solite mettere a disposizione.
Le causali dell’F24 per i consulenti del lavoro
Stanno aumentando a vista d’occhio i consigli provinciali dei consulenti del lavoro che hanno deciso di aderire alla recente e fondamentale convenzione di durata triennale: si tratta, nello specifico, dell’accordo stipulato tra la nostra amministrazione finanziaria e lo stesso Consiglio Nazionale dell’Ordine in questione, il quale si è posto un obiettivo piuttosto ambizioso, vale a dire quello di rendere possibile il versamento dei contributi da parte degli iscritti all’albo mediante la modalità telematica. Il vantaggio consisterebbe appunto nel velocizzare i tempi e agevolare notevolmente tutte le relative procedure.
Contributo di mobilità per l’F24
La risoluzione 129/E del 22 dicembre 2011 dell’Agenzia dell’entrate stabilisce che, le imprese con più di quindici dipendenti ammesse al trattamento straordinario di integrazione salariale, potranno versare all’Inps, tramite F24, l’anticipo sulle somme da corrispondere per attivare la procedura di mobilità, qualora quindi non possano garantire il reimpiego a tutti i lavoratori. La mobilità é un argomento molto attuale in questo periodo di crisi, essa é infatti uno degli strumenti previsti dal nostro Stato per rendere meno drammatiche le conseguenze della perdita del lavoro. Dopo il licenziamento infatti con la procedura di mobilità lo Stato offre un sostegno economico a chi é stato licenziato e attiva i meccanismi necessari per favorirne la rioccupazione.
Liti fiscali “minori”: l’adempimento col modello F24
Le liti con il Fisco sono praticamente all’ordine del giorno, ma ve ne sono alcune che vengono considerate “minori”: come hanno specificato i consulenti del lavoro, c’è tempo fino al prossimo 30 novembre per il versamento tramite il consueto modello F24, mentre il 2 aprile del 2012 è la data di riferimento per quel che concerne la domanda di definizione delle liti stesse. Queste ultime, comunque, devono possedere dei requisiti ben precisi. Ad esempio, la pendenza deve riferirsi al 1° maggio scorso e deve coinvolgere le Commissioni Tributarie o, in alternativa, la Corte di Cassazione: ovviamente, poi, la parte con cui si litiga non può che essere la nostra amministrazione finanziaria. In aggiunta, il valore della lite non deve superare il limite dei ventimila euro complessivi.
Modello F24 Elementi Identificativi per il superbollo
Il Decreto del Ministero dell’Economia dello scorso 7 ottobre è il testo normativo di riferimento per quei contribuenti che devono pagare il bollo relativo alle auto potenti (il cosiddetto “superbollo”): la legge è stata pubblicata in una delle ultime Gazzette Ufficiali, quindi ora ha anche i crismi dell’ufficialità ed è ad essa che ci si deve rivolgere per conoscere tutte le modalità dell’adempimento fiscale in questione. Il bollo citato in precedenza, infatti, non è altro che una vera e propria tassa, un tributo di cui si è cominciato a parlare tre mesi al momento della sua introduzione, ma di cui si conoscevano ancora pochi aspetti. Chi è tenuto a pagare l’imposta automobilistica? Il decreto stesso precisa che la platea viene composta da quei soggetti che sono intestatari di un’autovettura soggetta al superbollo alla data dello scorso 6 luglio.
F24, anche gli Oicr hanno il loro codice tributo
La risoluzione 83/E pubblicata dalla nostra amministrazione finanziaria risale ormai a diverso tempo fa, visto che reca la data dello scorso 8 agosto, ma la sua importanza rimane fondamentale: in pratica, tale documento ha introdotto un apposito codice tributo anche per quei pagamenti che vanno a riferirsi alle partecipazioni agli Oicr italiani e del Lussemburgo. La sigla in questione è ben conosciuta dagli investitori e significa letteralmente Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio, i quali assumono rilevanza anche in merito alla compilazione del modello F24. Più precisamente, questo codice (1061) servirà per mettere in luce qual è la ritenuta esatta sui redditi di capitale che scaturiscono appunto dalla partecipazione.
Giochi a distanza, le Entrate istituiscono i codici tributo
Il cosiddetto “gioco a distanza” di cui spesso si sente tanto parlare è regolato da uno specifico testo normativo, il Decreto Direttoriale 2011/190, il quale è stato predisposto dall’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato e che risale ormai a due anni fa: in base a questo documento, sono stati stilati diversi obblighi e doveri che bisogna assolutamente rispettare. Ad esempio, quando si tratta di affrontare una concessione, i soggetti coinvolti devono compilare un apposito modulo che viene messo a disposizione dal sito web della stessa amministrazione. L’Agenzia delle Entrate ha reso ancora più completo questo quadro, portando un po’ di chiarezza in merito agli adempimenti fiscali che devono essere effettuati in relazione all’F24 Accise. Nello specifico, è stata la risoluzione 81/E della nostra amministrazione finanziaria a rinnovare il settore, introducendo una lunga serie di codici tributo che fanno riferimento alle casistiche più svariate.