Con le prime leggi del federalismo fiscale regionale, si iniziano a fare già i primi prelievi, sotto forma di tasse aggiuntive, dalle tasche dei consumatori, come se tutti gli aumenti che già ci sono non bastassero! Sono questi infatti i primi effetti “nefasti” della riforma in senso federalista e, in particolare dell’autonomia di Province e Regioni a livello impositivo. Secondo quanto riportato dall’Associazione Altroconsumo, già nelle prossime settimane i lavoratori, proprio “grazie” al federalismo fiscale, potrebbero trovare sgradite sorprese in busta paga a causa dell’aumento delle addizionali, così come brutte notizie arrivano per l’Rc auto, sempre più cara a causa dei ripetuti rincari alle tariffe applicate dalle compagnie di assicurazione, ma lo stesso dicasi ora anche dal fronte della tassazione visto che l’imposta sull’assicurazione di responsabilità civile per l’auto potrà essere innalzata fino ad altri 3,5 punti percentuali.
IRPEF
Irpef 2011 cinque per mille: elenchi online definitivi
Per il cinque per mille 2011, come direbbe il croupier, rien ne va plus! In data odierna, mercoledì 25 maggio 2011, l’Agenzia delle Entrate ha infatti reso noto che sono stati pubblicati online, sul sito Internet www.agenziaentrate.gov.it, gli elenchi definitivi relativi ai soggetti che potranno accedere al cinque per mille dell’imposta sui redditi delle persone fisiche (Irpef) devoluta dai contribuenti per l’anno in corso e, quindi, a valere sui redditi percepiti e maturati nell’anno 2010. Quella appena pubblicata dall’Amministrazione finanziaria dello Stato, quindi, è la lista sia aggiornata, sia corretta degli enti beneficiari, ovverosia delle associazioni sportive dilettantistiche e degli enti del volontariato. Nei giorni scorsi, lo ricordiamo, dopo la pubblicazione degli elenchi provvisori per il cinque per mille 2011, l’Agenzia delle Entrate ha dato alcuni giorni di tempo agli Enti ed alle Associazioni per provvedere all’eventuale correzione di errori su esplicita richiesta da parte del soggetto presso la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate competente per territorio.
Assegni di mantenimento: la deducibilità spetta al giudice
La Corte di Cassazione aggiunge un altro tassello fondamentale alla disciplina tributaria degli assegni di mantenimento: una recente sentenza della Suprema Corte ha infatti stabilito che l’ammontare della somma stabilita non può essere modificata mediante un accordo delle parti; in pratica, questi assegni, relativi alle separazioni legali o agli scioglimenti dei matrimoni, vanno corrisposti al coniuge, ma la deducibilità relativa all’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (Irpef) va decisa di volta in volta dal giudice stesso. La pronuncia di ultima istanza è scaturita dopo un ricorso dell’Agenzia delle Entrate contro una Commissione Tributaria Regionale. Nel dettaglio, un contribuente si era visto annullare una cartella esattoriale che gli era stata inviata per non aver riconosciuto gli oneri deducibili a titolo di assegno appunto; le motivazioni della sentenza sono state ricercate nel fatto che la deducibilità fiscale può anche essere fissata dalle parti coinvolte.
Irpef 2011: cinque per mille, le nuove scadenze
Gli elenchi provvisori dei potenziali beneficiari del cinque per mille 2011 sono già online, sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate. Questo significa che si passa come di consueto allo step successivo, ovverosia a quello per cui i rappresentanti del Terzo Settore possono inoltrare all’Amministrazione finanziaria dello Stato le richieste di correzione. Al riguardo il termine ultimo è quello di venerdì prossimo, 20 maggio 2011, quando il rappresentante legale, o un delegato incaricato, può inoltrare la richiesta di correzione degli errori. Il passo successivo è poi quello della scadenza del 20 giugno del 2011, quando improrogabilmente gli Enti e le Associazioni, a valere sull’accesso al cinque per mille dell’Irpef, dovranno inviare l’apposita dichiarazione sostitutiva che attesta i requisiti di accesso al 5×100, altrimenti scatta la decadenza. Alla dichiarazione sostitutiva occorre tra l’altro allegare necessariamente una copia di un documento di riconoscimento valido del legale rappresentate che sottoscrive la dichiarazione stessa.
Entrate-Sardegna: importante accordo su addizionali e Irap
Le regioni autonome del nostro paese presentano sempre una casistica piuttosto particolare e variegata per quel che concerne l’ambito fiscale: non è da meno la Sardegna, la quale ha recentemente concluso un accordo fondamentale con la nostra amministrazione finanziaria. Che cosa ci si può aspettare dalla collaborazione tra l’Agenzia delle Entrate e la seconda isola più estesa di tutto il Mediterraneo? I due cardini della partnership prevedono disposizioni molto interessanti in riferimento all’Imposta Regionale sulle Attività Produttive e sulle addizionali dell’Irpef, un argomento, quest’ultimo, di cui si discute moltissimo alla luce dell’introduzione del federalismo municipale. Le due gestioni tributarie in questione verranno affidate ancora ed esclusivamente al fisco, così come hanno deciso Franco Sardi, il quale fa parte del’assessorato sardo per il bilancio e il credito, e Libero Angelillis, il direttore regionale della stessa Agenzia.
Irpef 2011: cinque per mille, campagna agli sgoccioli
Si va verso la chiusura per quel che riguarda l’iscrizione agli elenchi per l’accesso al cinque per mille 2011 della quota dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) devoluta dai contribuenti. A ricordarlo in data odierna con una nota è stata l’Agenzia delle Entrate nel far presente al riguardo come quello di sabato 7 maggio 2011 sia l’ultimo giorno utile per le associazioni sportive dilettantistiche, e per gli enti del volontariato, al fine di richiedere l’iscrizione agli appositi elenchi dei beneficiari del cinque per mille a valere sull’Irpef 2011 pagata dai contribuenti italiani. In virtù di queste poche ore a disposizione, l’Amministrazione finanziaria dello Stato ricorda altresì come l’istanza di iscrizione agli elenchi debba essere presentata utilizzando i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, ovverosia Entratel o Fisconline previa identificazione.
Addizionale Irpef, il 7 giugno verrà rimosso il blocco
Il 7 giugno 2011 sarà una data spartiacque per gli enti locali che intendono applicare l’addizionale Irpef: prima di quel giorno infatti, non sarà possibile nessuna modifica, né verso l’alto né verso il basso, in attesa che venga introdotto il regolamento che andrà a disciplinare la rimozione di questa sospensione. Tutte queste disposizioni sono elencate con chiarezza nel Decreto Legislativo 23 di quest’anno, relativo al cosiddetto federalismo fiscale municipale. Secondo il Dipartimento delle Finanze, tra l’altro, vi sono sessanta giorni di tempo a disposizione del Ministero dell’Economia per approntare nel dettaglio modalità e tempi della rimozione stessa, con riferimento esplicito a nuove imposte o maggiorazioni. Un possibile rialzo del cosiddetto Addirpef è consentito in presenza di determinate condizioni, ma bisognerà ancora attendere un mese per essere sicuri di operare in maniera corretta, altrimenti si rischia seriamente di adottare misure illegittime e quindi impugnabili.
Elusione fiscale: una questione di famiglia a Milano e Vicenza
L’elusione fiscale è un fenomeno di cui si parla meno diffusamente rispetto all’evasione, eppure anch’esso rappresenta una piaga da contrastare nella maniera più efficace possibile: come è noto, si tratta di una serie di tentativi di ridurre il carico tributario attraverso lo sfruttamento opportuno di agevolazioni, esenzioni e facilitazioni. Uno degli ultimi accertamenti posto in essere dalle direzioni provinciali di Milano e Vicenza della nostra amministrazione finanziaria ha consentito di portare alla luce proprio una vicenda di questo tipo. In effetti, quattro fratelli che risiedono nelle due province avevano posto in essere una operazione elusiva piuttosto complessa; al termine dei controlli di rito è stato possibile accertare il mancato versamento di ben quindici milioni di euro nelle casse statali, pagamento a cui i contribuenti coinvolti hanno provveduto immediatamente.
Irpef: addizionali regionali, possibili aumenti col federalismo
Con l’entrata in vigore del federalismo fiscale, a livello di Regioni, nel 2015, potrebbe scattare a carico dei cittadini un massiccio aumento della tassazione attraverso l’applicazione delle nuove addizionali regionali ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef). A stimarlo è infatti il Sindacato della Uil che al riguardo, tenendo conto dei contenuti dell’attuale Testo del federalismo fiscale regionale, in fase di discussione presso l’apposita Commissione Bicamerale, stima aumenti medi annui pari a ben l’82,8% a contribuente. Insomma, si tratterebbe di una vera e propria stangata fiscale visto che si passerebbe da un valore medio attuale di 273 euro pro-capite a addizionali regionali ai fini Irpef pari a ben 499 euro pro-capite. La simulazione, in particolare, è stata effettuata andando a considerare il caso peggiore, ovverosia quello per cui tutte le Regioni decidessero di aumentare le addizionali, in maniera graduale, fino al 2015 al massimo consentito.
Cinque per mille 2011: si parte
E’ scattato oggi, martedì 15 marzo 2011, il cosiddetto “click-day” sul cinque per mille 2011. Da oggi, infatti, gli enti e le associazioni possono chiedere l’iscrizione presso gli appositi elenchi andando a scaricare, dal sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, l’apposito software al fine di effettuare la trasmissione delle domande. A ricordarlo in data odierna è stata proprio l’Amministrazione finanziaria dello Stato nel far presente come le istanze online di iscrizione presentate da enti ed associazioni siano pronte per essere ricevute attraverso i canali online dell’Agenzia delle Entrate, ovverosia quelli relativi ai servizi Entratel e Fisconline. E’ proprio l’Agenzia delle Entrate che gestisce e che predisporrà, prima in forma provvisoria, e poi definitiva, gli elenchi del cinque per mille 2011 sia per le associazioni sportive dilettantistiche, sia per gli enti del volontariato; per questi il termine ultimo per l’iscrizione negli appositi elenchi è quello del 7 maggio del 2011.
Cinque per mille 2011 ai nastri di partenza
E’ tutto pronto per la nuova campagna annuale del cinque per mille. L’Agenzia delle Entrate in data odierna, giovedì 3 marzo 2011, ha infatti reso noto che, relativamente al cinque per mille 2011, si parte il prossimo 15 marzo con le iscrizioni online; per tale data sia Fisconline, sia Entratel, saranno abilitati per la ricezione delle domande da parte delle associazioni e degli enti interessati ad ottenere la quota del cinque per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) in base alle scelte che i contribuenti fanno in sede di dichiarazione dei redditi. Per quel che riguarda i termini di scadenza delle iscrizioni online, questi per le associazioni sportive dilettantistiche e per gli enti del volontariato si chiudono il prossimo 7 maggio 2011, mentre per gli enti della ricerca scientifica e sanitaria i tempi sono leggermente più stretti in quanto per loro la chiusura delle iscrizioni è fissata per il 30 aprile del 2011.
Cinque per mille 2009: online gli elenchi definitivi
A valere sull’anno 2009, sono stati pubblicati, sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, www.agenziaentrate.gov.it, gli elenchi definiti relativi ai beneficiari della misura del cinque per mille dell’Irpef in base alle scelte che sono state espresse dai contribuenti. A darne notizia in data odierna, lunedì 28 febbraio 2011, è stata proprio l’Amministrazione finanziaria dello Stato nel precisare al riguardo come complessivamente gli importi oggetto della distribuzione ammontino a 420 milioni di euro; pur tuttavia, i fondi ripartiti ammontano a 412 milioni di euro, mentre i rimanenti otto milioni di euro non risultano essere oggetto di assegnazione, e quindi di ripartizione, in quanto legati a scelte verso enti che sono stati esclusi dal beneficio o per errori inerenti la procedura di iscrizione agli elenchi, oppure per la mancanza dei requisiti. Nel passaggio dal cinque per mille 2008 a quello del 2009, l‘Agenzia delle Entrate ha rilevato un aumento pari a quasi un milione di contribuenti che hanno espresso la scelta per la destinazione della quota dell’Irpef, così come sono aumentati di 14,8 milioni di euro nel 2009, rispetto al 2008, i fondi ripartiti.
Licenziamento ingiusto: tassazione separata per l’indennità
La fine di un rapporto di lavoro dipendente è un’eventualità piuttosto triste, ma comunque frequente e possibile: ecco perché la Corte di Cassazione ha voluto spiegare alcuni chiarimenti in merito alla ritenuta d’acconto e alla tassazione separata che devono essere applicate alle somme ottenute dal lavoratore per il risarcimento di un licenziamento non legittimo. La sentenza in questione è la numero 26385 e risale ormai allo scorso 30 dicembre. In pratica, la pronuncia della Suprema Corte si è resa necessaria dopo che un dirigente industriale ha richiesto il rimborso del denaro versato a titolo Irpef (la tassazione separata appunto), visto che era stato licenziato senza alcun preavviso; il primo grado ha visto trionfare proprio il contribuente appena citato, il quale si è così visto risarcire l’indennità e sulla stessa linea di pensiero si è accostata anche la Commissione Tributaria Regionale del Friuli Venezia Giulia.
Giovani e agevolati: sconto Irpef per i talenti italiani all’estero
Il Fisco italiano dimostra di avere a cuore i giovani talenti più brillanti del paese che si sono però visti costretti ad emigrare all’estero per le loro ricerche: questo interesse emerge in modo piuttosto chiaro da uno specifico testo normativo, la legge 238 del 2010 (“Incentivi fiscali per il rientro dei lavoratori in Italia”), la quale prevede appunto dei benefici tributari interessati per i laureati che non hanno oltrepassato il limite dei quaranta anni di età e che hanno maturato esperienze di rilievo in altre nazioni. A chi è destinata questa legge dunque? Il riferimento temporale è il 20 gennaio 2009: a quella data i soggetti interessati dovevano essere cittadini dell’Ue, essere nati dopo il 1° gennaio del 1969, aver avuto la residenza continuativa di due anni nel nostro paese, possedere una laurea e aver intrapreso un lavoro autonomo o d’impresa nonostante il domicilio in trasferimento.