Le conseguenze relative a una separazione coniugale non sono mai né allegre né vantaggiose dal punto di vista economico: l’Agenzia delle Entrate è però voluta correre in soccorso di quel coniuge che rimane senza alcun tipo di reddito, prevedendo per questo specifico contribuente lo sconto dell’Irpef per i figli a carico da trasferire all’altro coniuge. Vi sono, però, delle condizioni ben precise da rispettare, vale a dire l’accordo pieno tra le due parti; in realtà, la nostra amministrazione finanziaria fa riferimento a divorzi e separazioni come caso estremo dello sconto fiscale in questione. Tutte queste disposizioni sono contenute, per la precisione, nella risoluzione 143/E pubblicata lo scorso 30 dicembre, un documento fondamentale proprio per i genitori separati.
IRPEF
Tasse lavoro: giornalista di notte trova lo sconto Irpef
Per i giornalisti di notte il lavoro viene tassato con l’Irpef più leggera, al 10%, se questo avviene nell’ambito dell’incremento della produttività e se questo viene attestato dal datore di lavoro. A farlo presente con una risoluzione, la numero 130/E, è stata in data odierna l’Agenzia delle Entrate nel sottolineare come per il lavoro di notte del giornalista il beneficio della detassazione della produttività, con l’imposta ridotta al 10%, sia in grado, per così dire, di “passare il turno”. Questo perché, come spiega nella risoluzione l’Amministrazione finanziaria dello Stato, l’agevolazione Irpef sul lavoro legato ad incrementi della produttività riguarda non solo mansioni svolte per i turni misti e per quelli notturni, ma anche per quelle che vengono rese dal lavoratore di notte nell’ambito di un’occupazione non soggetta a turnazione; il tutto come sopra accennato, a patto che questo lavoro risulti essere legato ad incrementi di competitività e di produttività dell’azienda, e che sia il datore di lavoro, con la relativa documentazione nel Cud, ad attestare tale aumento di produttività.
Ritorno in gran stile per l’otto per mille di gestione statale
Se la questione dell’otto per mille fosse un romanzo, il titolo più azzeccato sarebbe sicuramente “A volte ritornano”, anche se i contenuti sarebbero meno spaventosi dell’omonima serie di racconti di Stephen King: più precisamente, il riferimento in questione deve andare alla quota di gestione statale, visto che i fondi verranno utilizzati dopo diverso tempo per far fronte alle finalità originarie, come ad esempio i finanziamenti dei progetti contro la fame nel mondo o gli interventi contro le calamità naturali, piuttosto che per le missioni di pace all’estero come è avvenuto più spesso negli ultimi anni. Si tratta di un ritorno molto atteso, oltre che una pagina importante della lunga storia dell’otto per mille.
Cinque per mille, il ministero dell’Economia favorevole al reintegro
Il cinque per mille, noto meccanismo che prevede la destinazione di una parte dell’Irpef ad enti non profit o socialmente rilevanti, è pronto a tornare alla ribalta: una ribalta fortemente voluta da Giulio Tremonti, titolare del dicastero dell’Economia, il quale, intervenendo con una lettera scritta al Fatto Quotidiano, ha rivendicato la paternità di questa iniziativa fiscale. In effetti, secondo quanto affermato dal numero uno di via XX settembre, il cinque per mille è un’idea nata nel 2004 e presentata a più riprese nelle leggi finanziarie. Attualmente, il fondo che viene messo a disposizione in questo senso è pari a cento milioni di euro, ma dovrebbero essere attuate delle integrazioni; in effetti, il denaro in questione è diminuito in maniera progressiva a causa dei contestuali incrementi di altri fondi, come ad esempio quello per l’editoria e per la televisione. La preferenza di Tremonti va dunque a questa scelta tributaria, una ipotesi realizzabile a fronte di una spesa pubblica invariata.
Secondo acconto Irpef 2010: scadenze e ravvedimento
Sono in scadenza i termini di pagamento del secondo acconto Irpef 2010. L’ultima data utile, infatti, è quella di martedì prossimo, 30 novembre 2010, per non incorrere poi nel pagamento di sanzioni ed interessi. Oltre tale data, infatti, il secondo acconto Irpef 2010 si può continuare a pagare ma aggiungendo le sanzioni e gli interessi anche quando le imposte sono state pagate ma in misura insufficiente. Nel dettaglio, così come riporta e ricorda Fiscooggi.it, il Quotidiano telematico dell’Agenzia delle Entrate, gli interessi da applicare sono nella misura dell’1% e vengono calcolati giornalmente, mentre le sanzioni variano in funzione del numero di giorni di ritardo con cui il secondo acconto Irpef 2010 viene saldato dal contribuente. Nel dettaglio, la sanzione si riduce ad un dodicesimo di quella massima, pari al 30%, se il saldo avviene entro 30 giorni dalla scadenza; in tal caso, quindi, le sanzioni da versare, separatamente nel modello F24 con apposito codice tributo, sono pari al 2,5%, mentre oltre i 30 giorni la sanzione viene ridotta ad un decimo di quella massima e, quindi, al 3%.
Confesercenti contro il federalismo: aumenta le tasse delle pmi
L’ultimo studio approntato dalla Confesercenti mette in luce una realtà piuttosto amara per quel che concerne il progetto di federalismo fiscale che l’attuale esecutivo si appresta a porre in essere; in effetti, l’associazione di categoria, la quale rappresenta gli interessi delle piccole e medie imprese attive nel commercio, nei servizi e nel turismo, ha messo nero su bianco dei dati che testimoniano come il progetto in questione porterà a un inasprimento tributario nei confronti di alcuni contribuenti. In particolare, in base a questo rapporto, i lavoratori autonomi e le stesse pmi dovranno far fronte a un maggior carico in questo senso, con l’addizionale Irpef regionale ancora più salato di quello attuale.
Irpef in eccesso, ecco come ottenere il rimborso della pensione
Non sono poi così rari i casi in cui il prelievo dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (Irpef) risulta essere in eccesso rispetto a quanto dovuto e in relazione alla pensione di tipo integrativo: l’imprecisione può però essere contrastata grazie al rimborso dell’indebito importo, perfino nei casi in cui si è ormai arrivati oltre i limiti massimi in relazione alla dichiarazione dei redditi presentata in maniera correttiva. Qual è invece l’atteggiamento che tende ad assumere l’ufficio finanziario? La restituzione della somma non viene a essere calcolata in base alle ritenute erronee, ma andando a prendere come riferimento un contesto molto più ampio, ovvero liquidando nuovamente il reddito totale di ogni anno in cui è risultato un calcolo eccessivo.
Addizionali Irpef e Irap: le maggiorazioni nella Regione Lazio
A valere sull’anno di imposta 2010, nella Regione Lazio scattano delle maggiorazioni sia sull’addizionale sull’imposta regionale sulle attività produttive (Irap), sia sull’addizionale sull’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef). A comunicarlo è stata la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate del Lazio nel precisare che la maggiorazione è pari allo 0,15% per l’addizionale sull’imposta regionale sulle attività produttive, e dello 0,3% per l’addizionale sull’imposta sul reddito delle persone fisiche; l’effetto della maggiorazione scatta sull’acconto Irap che dovrà essere versato entro il prossimo mese di novembre, mentre l’incremento dello 0,30% dell’addizionale Irpef andrà a produrre i sui effetti a partire dall’anno 2011. In particolare, per l’anno 2010 l’aumento dell’addizionale Irpef andrà ad interessare i lavoratori dipendenti il cui rapporto contrattuale terminerà entro l’anno.
Valute estere: il Tuir dispone le plusvalenze da cessione
Il Testo Unico delle Imposte sui Redditi (meglio noto con la sigla Tuir; si tratta del Dpr 917 del 1986) contiene delle norme e dei riferimenti molto importanti anche per quel che concerne l’ambito delle valute straniere: il Fisco e il Forex vanno dunque di pari passo, visto che, nello specifico, l’articolo 68 di questo testo normativo determina in modo chiaro quelle che sono le plusvalenze delle divise estere, mentre altrettanto importante è l’articolo 92, il quale provvede a valutare le relative rimanenze. In pratica, ci stiamo riferendo a quelle disposizioni del Tuir che rendono strettamente necessario l’accertamento su base mensile delle monete straniere, un’operazione che viene posta in essere appunto dall’Agenzia delle Entrate. Pochi giorni fa, tra l’altro, è stato pubblicato un apposito provvedimento che consente di chiarire ogni aspetto relativo al mese di agosto.
Cedolare secca affitti: favorisce solo i proprietari con redditi alti
La cedolare secca sugli affitti messa a punto dall’attuale Governo in carica andrà a favorire solamente i proprietari di immobili che hanno dei redditi alti. Ad affermarlo è il Sunia, il Sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Assegnatari, sottolineando in particolare come la manovra economica e finanziaria dell’Esecutivo non contenga, sui consumi connessi all’abitazione, sul fisco, ma anche sulla tematica abitativa, alcuna norma che possa avere un’incidenza positiva e rilevante. Innanzitutto, il Sindacato degli Inquilini e degli Assegnatari mette in risalto come con la manovra economica e finanziaria permanga il taglio al fondo sociale, così come mancano i provvedimenti per la tracciabilità dei canoni di locazione, e le detrazioni fiscali a favore degli inquilini che possano contribuire a creare quel sano conflitto di interessi tale da far emergere le tante locazioni in nero. Per il Sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Assegnatari la cedolare secca sugli affitti, così come è stata messa a punto dal Governo, è solo a conti fatti un’operazione mediatica che non apporterà nulla di significativo nella lotta all’evasione fiscale, ed anzi contribuirà a generare ulteriori incertezze e confusione nel mercato delle locazioni.
Lazio: più tasse per imprese e cittadini
Roma é la capitale non solo d’Italia, ma anche delle tasse. La regione lazio infatti registra un vero e proprio record: in media i contribuenti romani verseranno soltanto di Irpef regionale 437 euro (l’anno scorso si erano fermati a 360) mentre l’Irap media salirà di ben 350 euro. Infine, con l’approvazione da parte del Consiglio Comunale dell’aumento della tariffa sui rifiuti, i cittadini saranno costretti a farsi carico di un ulteriore balzello.
L’aumento delle tasse? Chiedetelo alla giunta precedente – tuona la presidente della Regione Renata Polverini -, del resto la comunicazione dell’Agenzia delle Entrate è molto chiara, parla del periodo 2007-2009, io mi occupavo di altro. Ci ho provato in tutti i modi ad evitare gli aumenti, presentando la riorganizzazione della rete, su cui stiamo collaborando con i ministri dell’Economia e della Salute. Ma questo è l’ultimo regalo che la giunta precedente ha fatto ai cittadini del Lazio.
Cinque per mille 2010: invio dichiarazione sostitutiva in scadenza
Scade mercoledì prossimo, 30 giugno 2010, per gli iscritti agli elenchi del cinque per mille di quest’anno, il termine per l’invio della dichiarazione sostitutiva. A ricordarlo con una nota ufficiale è l’Agenzia delle Entrate nel far presente come gli enti del volontariato, ai fini dell’attestazione inerente il possesso dei requisiti per l’accesso al beneficio, debbano inviare la dichiarazione sostitutiva su modello conforme a cura e firma del legale rappresentante; la dichiarazione, nello specifico, deve essere inviata a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, unitamente ad una copia di un documento di riconoscimento in corso di validità, alla Direzione regionale delle Entrate competente per territorio.
Cinque per mille: novità su ripartizione anni 2007 e 2008
Arrivano delle novità importanti per quel che riguarda la ripartizione dei fondi per il cinque per mille a valere sugli anni 2007 e 2008. L’Agenzia delle Entrate, in data odierna, 1 giugno 2010, ha infatti reso noto che, per effetto della Legge di conversione del Decreto Incentivi, c’è stato un ampliamento delle tipologie di enti del volontariato che possono essere ammessi al beneficio. Come diretta conseguenza, per questi nuovi potenziali beneficiari si sono subito aperti i termini per poter produrre le dichiarazioni sostitutive entro e non oltre la data del prossimo 30 giugno del 2010. In particolare, a valere sulla ripartizione dei fondi, ed a valere sull’anno 2007, i nuovi soggetti ammessi sono quelle fondazioni che sono riconosciute e che operano in settori quali la formazione, l’istruzione, l’arte, la promozione della cultura, l’assistenza sociale, lo sport dilettantistico e l’assistenza socio-sanitaria. A valere sull’anno 2008, in accordo con quanto precisa l’Agenzia delle Entrate con una nota ufficiale, vengono invece ammesse le stesse fondazioni ma quelle che operano senza fine di lucro sia in via prevalente, sia in via esclusiva.
Evasione fiscale: ecco la mappa aggiornata
Ci sono tante strade e tante soluzioni per abbassare nel nostro Paese la pressione fiscale. C’è quella che prevede la riduzione delle aliquote, ma i tempi non sono maturi visto che la congiuntura internazionale e la bassa crescita economica non permettono in merito grandi manovre. Ma c’è anche la strada che, con provvedimenti e Leggi ad hoc, a costo zero o quasi, permette di far pagare le tasse a tutti gli italiani (o quasi), con la conseguenza che pagano tutti per pagare meno. Quest’ultima soluzione nel nostro Paese, visto quanto accaduto negli ultimi decenni, appare per il momento utopica e non praticabile anche per ragioni meramente politiche, di lobby e di poteri forti che, nella sostanza, a conti fatti vanno a premiare chi le tasse non le paga o le paga solo in parte. Di conseguenza, non stupisce il fatto che, come riporta Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, nel nostro Paese l’evasione fiscale è aumentata del 6,7% nei primi quattro mesi del corrente anno.