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Contribuenti minimi: le agevolazioni sull’IVA e sull’IRPEF

 I contribuenti titolari di partita IVA che hanno un basso giro d’affari possono avvalersi già da tempo del cosiddetto “regime dei contribuenti minimi“, che garantisce semplificazioni a livello contabile oltre a numerose esenzioni di imposta. Una delle agevolazioni del regime è quella dell’esenzione dall’imposta sul valore aggiunto; il contribuente, di norma un piccolo lavoratore autonomo, o libero professionista, può infatti emettere le fatture senza IVA ai sensi del “regime dei minimi”, ragion per cui non è obbligato/tenuto al versamento mensile o trimestrale dell’imposta sul valore aggiunto. L’esenzione IVA vale sia sui ricavi, sia sui costi; questo significa che un contribuente in “regime dei minimi” emette le fatture senza IVA ma non può scaricare l’imposta sul valore aggiunto pagata per gli acquisti; c’è quindi esenzione IVA sui ricavi e divieto di detrazione IVA sugli acquisti.

A livello contabile, inoltre, un “contribuente minimo” non ha l’obbligo di tenuta di registri, il che può far risparmiare di norma qualche centinaio di euro all’anno per chi si fa “gestire” la contabilità da un dottore commercialista. Luce verde anche sull’IRAP, che il contribuente che aderisce al regime dei minimi non è tenuto a pagare; lo stesso dicasi anche per le addizionali regionali e l’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF). Al posto delle tasse citate, infatti, il contribuente in “regime dei minimi” paga semplicemente un’imposta forfetaria, detta “imposta sostitutiva”, pari al 20% dei ricavi al netto delle spese deducibili.

Per saldare l’imposta le modalità sono quelle “classiche”, ovverosia tramite modello F24, con il relativo codice tributo, in linea con quanto avviene per chi deve pagare l’IRPEF. In più, c’è un altro vantaggio per chi aderisce, avendone i requisiti, al “regime dei minimi“; tale tipologia di contribuenti, infatti, è esentata dalla presentazione degli studi di settore, ragion per cui ogni anno in sede di dichiarazione dei redditi, senza IRAP, IRPEF, addizionali, IVA e studi di settore gli adempimenti fiscali diventano più snelli e più semplici da assolvere.

2 commenti su “Contribuenti minimi: le agevolazioni sull’IVA e sull’IRPEF”

  1. Interessante questo servizio,utile per capire come comportarsi al momento delle dichiarazioni,anche se hai un commercialista che ti segue.

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