L’88% degli spagnoli ritiene ingiusto il Fisco

 Una percentuale schiacciante e una conferma dei giudizi degli ultimi tempi: ben l’88% dei cittadini spagnoli ha affermato senza mezzi termini come il prelievo fiscale attualmente in vigore nel paese iberico sia del tutto ingiusto, soprattutto perché non si tratta di un gravame che va a colpire le persone che vantano maggiori entrate. Un altro dato molto interessante di questo sondaggio è il 66,3% del campione che è convinto di pagare un numero eccessivo di tasse. Dunque, i contribuenti spagnoli si sentono oppressi da imposte e tributi e hanno avuto l’occasione per renderlo noto.

La stretta fiscale sui redditi agrari

 Forse il termine “stangata” non è appropriato, fatto sta che le misure previste dalla recente legge di Stabilità per quel che riguarda il settore agricolo rappresentano una sorta di giro di vite: quale stretta fiscale è stata prevista in questo caso? La rivalutazione dei redditi agrari (+15% per la precisione) servirà per determinare le imposte sui redditi che si riferiscono a quest’anno, al 2013 e al 2014; soltanto quei coltivatori diretti e quegli imprenditori agricoli di tipo professionale che possono vantare una iscrizione nella previdenza agricola avranno la possibilità di fruire di uno sconto, vale a dire una rivalutazione pari a cinque punti percentuali.

I motivi dell’alleanza fiscale tra Italia e Germania

 Sono passati nove giorni da quando l’incontro si è concluso, ma è necessario un approfondimento per capire che cosa ci riserverà questa collaborazione strategiche: gli scorsi 1° e 2 ottobre, infatti, la città di Monaco di Baviera in Germania ha ospitato il meeting tra due rappresentanti della nostra amministrazione finanziaria, vale a dire Marco Di Capua (direttore vicario) e Giovanni Achille Sanzò (numero uno della Direzione Regionale del Veneto), e il segretario di Stato per le Finanze locali, Franz Joseph Pschierer. Qual è stato l’obiettivo di questo contatto tra il nostro paese e quello tedesco?

Roma: l’evasione fiscale della Stazione Termini

 Il treno degli evasori e dei lavoratori irregolari non è riuscito a ripartire dalla Stazione Termini di Roma: il principale hub ferroviario della Capitale è stato infatti interessato nel corso della giornata di ieri da moltissimi controlli da parte dei vigili urbani, in modo da accertare l’attività dei negozi presenti all’interno della stazione stessa. Le multe sono fioccate come neve e i motivi, sembra quasi scontato aggiungerlo, sono sempre gli stessi. In effetti, anche in questo caso sono stati riscontrati numerose situazioni di lavoro in nero, di contratti non regolari e di evasione del Fisco.