Nella Regione Abruzzo la popolazione residente e l’economia locale non si è ancora pienamente ripresa dal sisma del 2009, ed anche per questo servirebbe un alleggerimento della pressione fiscale a carico delle famiglie. A chiederlo è il Sindacato della Cisl che al riguardo si è rivolta all’Amministrazione regionale in vista della messa a punto, per l’anno prossimo, del Bilancio. Il Sindacato chiede che si liberino risorse sia per lo sviluppo, sia per le politiche sociali al fine di poter dare risposte ai bisogni dei cittadini. A tal fine, tra l’altro, si potrebbe e si dovrebbe accelerare la vendita di quel patrimonio immobiliare non utilizzato e sostenere le famiglie in difficoltà a fronte dell’invarianza del gettito, e quindi attraverso un’oculata razionalizzazione e rimodulazione delle risorse.
News Fiscali
Reati penali, l’elenco si allarga a nuove fattispecie
L’elenco normativo che fa da necessario contorno al Decreto Legislativo 121, il quale è stato pubblicato lo scorso 7 luglio, è davvero lungo: in particolare, ci troviamo di fronte all’attuazione di due direttive comunitarie ben specifiche, vale a dire la 99 del 2008, relativa alla tutela dell’ambiente dal punto di vista penale, e la 35 del 2005 per quel che concerne la fattispecie dell’inquinamento provocato da navi. Ebbene, il nuovo decreto, il cui testo è stato portato a conoscenza da appena tre giorni, ha avuto il merito di ampliare le novità in merito alla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, fattispecie già contemplata da un altro decreto datato 2001. In effetti, le innovazioni in questione hanno riguardato cinque grandi macro-aree, dunque cerchiamo di fare un po’ d’ordine da questo punto di vista.
Fisco e imprese: aumentano gli amministratori senza competenze
Continuano a proliferare nel nostro Paese le società di capitali costituite con a capo amministratori e soci senza alcuna competenza, spesso molto giovani, altrettanto spesso nullatenenti. A rilevarlo è stata Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, per quello che rappresenta un fenomeno allarmante in una fase molto critica come quella attuale caratterizzata da attacchi speculativi sulla nostra economia, sulla finanza e sul debito pubblico. Trattasi, in particolare, delle cosiddette società con a capo le “teste di legno” che esercitano un ruolo fittizio e che rappresentano in tutto e per tutto delle società veicolo per dribblare il Fisco, ovverosia per evadere le tasse. Riguardo alla nascita di queste società con fini truffaldini, secondo quanto riporta Contribuenti.it, si va a “pescare” tra i giovani e le donne che non trovano sbocco nel mondo del lavoro e che si prestano a diventare amministratori fittizi di società costituite appositamente da soggetti che, senza scrupoli, hanno avuto spesso problemi legati a fallimenti aziendali, truffe ed altri reati economici.
Regno Unito, il Fisco introduce il Contractual Disclosure Facility
Il Fisco britannico ha deciso di essere più buono, ma non in maniera eccessiva. Il principio di fondo è uno solo, vale a dire che le incriminazioni tributarie possono essere sospese attraverso un apposito ravvedimento, ma comunque le sanzioni pecuniarie rimarranno sempre valide: non vi sarà dunque una incriminazione automatica per coloro che si saranno macchiati di evasione fiscale, ma i contatti con l’amministrazione finanziaria e la presentazione di documenti volti a certificare la situazione saranno ritenuti due comportamenti giusti e di cui tenere conto. La particolarità delle sanzioni, però, è stata introdotta per non essere troppo permissivi nei confronti di quei contribuenti che hanno provocato un danno evidentemente molto grande alle casse dello Stato.
Consulenti del lavoro, le precisazioni su Rol e ferie
I consulenti del lavoro si chiedevano da tempo come comportarsi in merito alla mancata fruizione dei permessi Rol (Riduzione Orario di Lavoro) e le ex festività da parte dei dipendenti: il Ministero del Lavoro è finalmente intervenuto in tal senso, ma il contributo più prezioso è stato sicuramente quello dell’Inps, la quale ha deciso di dettare le regole per ogni tipo di pagamento. Ovviamente, tali versamenti si riferiscono alla contribuzione previdenziale che può avere luogo anche quando non si verifica il godimento dei permessi. Il tipico esempio è offerto dalla ferie che non vengono fruite dal lavoratore, un evento che si verifica più spesso di quanto si pensi. L’orario lavorativo ridotto è parte integrante di quei diritti che sono messi a disposizione del cittadino, ma bisogna sempre ricordare che non esiste una legge o un testo specifico che siano in grado di fissare con precisione l’indisponibilità dei diritti.
Tasse e prezzi benzina: Cisl, situazione sempre più intollerabile
Il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, da Amalfi, ha dichiarato che le continue tasse sulla benzina, con le accise, ed i continui aumenti dei prezzi alla pompa praticati dalle compagnie petrolifere, hanno oramai disegnato uno scenario insostenibile. Questo anche perché le compagnie dal fronte dei prezzi li aumentano, per benzina e diesel, praticamente all’unisono; dall’inizio del 2011 c’è stato un aumento dei prezzi dei carburanti dell’11% che sta prosciugando le tasche degli automobilisti e, di riflesso, dei consumatori e delle famiglie; ed in parte questi prezzi elevati sono stati imposti proprio dal Governo con l’aumento delle accise che è stato mal digerito, tra l’altro, non solo dai sindacati, ma anche da parte delle Associazioni dei Consumatori e di quelle di categoria dei benzinai.
Social network: buoni per combattere l’evasione fiscale
Anche il Fisco dovrebbe mettersi in un certo senso al passo con i tempi, andando ad utilizzare “canali alternativi” come ad esempio i social network, per combattere e contrastare l’evasione fiscale. Questo è quanto, tra l’altro, afferma il presidente di Contribuenti.it, Associazione Contribuenti Italiani, Vittorio Carlomagno, sottolineando come nel nostro Paese ci siano società di fatto che da un lato operano illegalmente nel nostro Paese, e dall’altro invece, e comunque, spopolano su Internet. E se molto spesso si parla di evasione dilagante nel settore delle pompe funebri, per Contribuenti.it la situazione è decisamente peggiore quando si tratta di aziende operanti nel settore Internet e del Web marketing. In base ai dati a disposizione dell’Associazione, infatti, sul Web ci sono due siti Internet su tre che si costruiscono da soli!
Equitalia: riscossione, parte la RAV-oluzione
Da qualche giorno è attiva una nuova funzionalità di Equitalia per quel che riguarda il servizio dell’estratto conto che, lo ricordiamo, permette di tenere sempre sotto controllo il debito tributario attraverso l’acquisizione di informazioni legate alla ripartizione degli interessi e delle altre spese, ma anche per controllare le rateazioni e per conoscere in tempo reale se sono stati approvati eventuali provvedimenti di sospensione o di annullamento delle cartelle esattoriali. Ebbene, Equitalia ha annunciato una piccola rivoluzione, anzi la “RAV-oluzione” visto che i RAV si possono pagare online, senza doversi recare presso lo sportello, attraverso il proprio servizio di home banking con il personal computer, ma anche in mobilità con la tablet e lo smartphone. Dal sito Internet di Equitalia, attraverso il servizio dell’estratto conto, i nuovi codici RAV si generano in un colpo al fine di poter poi andare a saldare il dovuto con l’home banking ma anche attraverso la rete dei tabaccai.
Imposta bollo titoli: Webank la azzera con una promo
La manovra finanziaria triennale di correzione dei conti pubblici, che è stata approvata dieci giorni fa, introduce per i patrimoni investiti sopra i 50 mila euro un inasprimento della tassazione sul bollo per il deposito titoli. Trattasi di una misura che inesorabilmente inciderà sulle scelte di investimento degli italiani, ma anche sull’apertura di conti correnti con il collegamento di un deposito titoli. Alcune banche in Italia stanno però già programmando delle promozioni ad hoc per permettere ai clienti, nel rispetto di opportune condizioni, di non pagare questa tassa sul risparmio, ad esempio, investito in azioni e/o Bot ed obbligazioni societarie. E’ il caso di Webank, Banca online del Gruppo Bipiemme, che ha lanciato una promozione grazie alla quale è possibile non pagare il bollo titoli, in quanto viene rimborsato, per il secondo semestre del 2011 e per tutto il biennio 2012-2013.
Eurostat, l’evoluzione della pressione fiscale comunitaria
Che stato di salute vive in questo momento la fiscalità dell’Unione Europea? Una pubblicazione congiunta di Eurostat e Taxud ne mette in luce i tratti salienti, quindi cerchiamo di capire cosa può essere associato oggi alle tasse comunitarie. Anzitutto, un dato emerge su tutti, ovvero il fatto che la pressione fiscale sia sostanzialmente diminuita nel complesso dei ventisette stati membri. Nel dettaglio, si è passati dal 39,3% del prodotto interno lordo nel 2008 al 38,4% dell’anno successivo, non un grandissimo ridimensionamento e soprattutto un evento dovuto in larga misura al calo del pil stesso. Il documento di Eurostat può essere suddiviso in tre sezioni: nella prima viene infatti elencato l’andamento generale del fisco nel Vecchio Continente, poi si passa alla classifica dal punto di vista tributario e infine sono state stilate ventinove schede paese per capire meglio, nazione per nazione, quali sviluppi si sono effettivamente verificati.
Agevolazioni fiscali: tagli pesanti in manovra
Con l’approvazione della manovra triennale di correzione dei conti pubblici, finalizzata al raggiungimento del pareggio di bilancio nel 2014, i cittadini rischiano di dover andare a pagare svariati miliardi di euro di tasse in più. Tra le pieghe della manovra, infatti, la Cgia di Mestre, attraverso il proprio Ufficio Studi, stima che dai 48 miliardi di euro previsti i provvedimenti messi a punto potrebbero portare ad incassi per lo Stato pari a ben 59 miliardi di euro, ovverosia 11 miliardi in più di tasse. Questo scenario si può ancora evitare, ma a patto che entro la data del 30 settembre del 2013 venga approvato il disegno di legge inerente la riforma del fisco. E allora, come andrà a finire?
Bonus bebè: Agenzia Entrate estranea a domande restituzione
Mille euro tondi tondi, da incassare agevolmente alla Posta, in presenza, in famiglia, di nuovi nati. Era questa la misura del cosiddetto bonus bebè attiva su tutto il territorio nazionale negli anni scorsi; tale bonus, tra l’altro, era stato promosso e pubblicizzato attraverso l’invio al domicilio delle famiglie di milioni di lettere attraverso le quali, nel rispetto dei requisiti, si veniva invitati ad incassare il bonus. Ora invece a quanto pare, così come denunciano da diversi giorni le Associazioni dei Consumatori, a carico di alcune di queste famiglie è scattata la richiesta di restituzione del bonus. Ma chi ha inviato queste lettere? Ebbene, al riguardo, con un comunicato ufficiale, l’Agenzia delle Entrate si è dichiarata totalmente estranea sia alle lettere inviate nel 2005 per l’accesso al bonus bebè, sia a quelle per cui in queste ultime settimane viene chiesta la restituzione.
Google tax: l’unione tra Fisco britannico e americano
Due delle principali amministrazioni finanziarie a livello internazionale, quella americana e quella britannica, sono fortemente unite contro un unico, gigantesco contribuente: si tratta del celebre motore di ricerca Google, il quale avrebbe realizzato una vera e propria truffa fiscale ai danni delle due agenzie. Che cosa ha combinato esattamente il gigante di Mountain View? Nel dettaglio, si parla già diffusamente di centinaia di milioni di sterline che sarebbero stati nascosti al fisco, una evasione tributaria in piena regola, ed è per questo che Washington e Londra stanno collaborando in maniera tanto alacre. I bilanci del 2010 di Google hanno messo in luce un dato piuttosto ambiguo e da chiarire, vale a dire il totale dell’imposta sui profitti da versare alle casse di Sua Maestà, un ammontare troppo basso rispetto a quanto ci si aspetterebbe.
Ticket sanitari: Cgil, sono da abolire
Dopo l’approvazione della manovra finanziaria triennale di correzione dei conti pubblici non sono passati di certo inosservati i ticket sanitari che sono stati introdotti per recuperare quelle risorse, assieme a tutte le altre misure, che permettano di blindare i conti pubblici e, di conseguenza, allontanare la speculazione da Piazza Affari e soprattutto dai titoli di Stato. L’introduzione dei ticket sanitari in Italia non è piaciuta a molte Regioni che, infatti, li hanno congelati nell’attesa di poter fare ordine, e soprattutto quattro conti, per capire se queste risorse possano essere reperite da qualche altra parte nel bilancio. Anche la Cgil ha ben accolto la decisione di alcune Regioni di congelare i ticket sanitari visto che, altrimenti, al posto della sanità pubblica si va a favorire il mercato della salute privato.