Tasse: pressione fiscale alle stelle nel 2014

 Meno tasse per tutti. Questo slogan di questo passo resterà tale visto che nel nostro Paese la pressione fiscale è tutt’altro che destinata a diminuire. La manovra finanziaria triennale di correzione dei conti pubblici, infatti, attiverà una vera e propria stangata a base di maggiori tasse che, nel 2014, porterà la pressione fiscale in Italia al livello record del 44,1%. A stimarlo è l’Ufficio della CGIA di Mestre a conferma di come la manovra metta pesantemente le mani nelle tasche di milioni di italiani che, nel frattempo, hanno già pagato il salatissimo prezzo della crisi finanziaria ed economica in questi ultimi tre anni. Con la stretta che scaturisce dalla manovra del Ministro Giulio Tremonti, tra l’altro, dobbiamo attenderci il peggio anche a livello di Enti locali, con Comuni, Province e Regioni che, chiamate a finanziare i servizi, non esiteranno nei prossimi anni ad inasprire ulteriormente la pressione tributaria.

Fisco: la Cgil si smarca dai tavoli tecnici

 La CGIL ha scritto una lettera al Ministro all’Economia ed alle Finanze, Giulio Tremonti, nella quale tra l’altro viene portato a conoscenza il Ministro del fatto che il Sindacato non parteciperà più alle prossime riunioni nell’ambito dei tavoli tecnici su fisco ed assistenza. Questo perché secondo il più grande Sindacato italiano delle discussioni a livello di gruppo di lavoro è stato fatto un uso improprio, se non strumentale; ed il tutto nonostante i lavori fossero da considerarsi non conclusi. Non accettando, quindi, che un tavolo tecnico possa essere inteso come una “surroga di un confronto politico”, la CGIL nella lettera al Ministro Tremonti ha così ufficializzato il proprio smarcamento dai tavoli tecnici dopo tra l’altro una manovra finanziaria triennale che il Sindacato giudica inaccettabile, e che va a coinvolgere milioni di cittadini.

Ocse: liste aggiornate per Costarica, Vanuatu e Panama

 Il lavoro dell’Ocse in merito ai cosiddetti paradisi fiscali non è mai terminato, anzi è in costante aggiornamento: gli stati che sono pronti a collaborare dal punto di vista della trasparenza e dello scambio di informazioni tributarie è in aumento, dunque si può nutrire un certo ottimismo. Le ultime novità riguardano principalmente tre nazioni, vale a dire Panama, Vanuatu e Costarica, tutte inserite nella lista bianca. Il rapporto dell’organizzazione parigina è stato molto chiaro in questo senso: le due nazioni centroamericane e quella oceaniana sono riuscite a stipulare almeno dodici intese, vale a dire quelle richieste per far parte della lista in cui sono inseriti i paesi o le giurisdizioni che si sono attenute alle norme internazionali. Qualche dato negativo ancora resiste, come ad esempio il fatto che Nauru e Niue non abbiano ancora attuato i loro impegni, ma la strada finora intrapresa sta avendo successo.

Equitalia: sportelli informativi virtuali a Barletta-Andria-Trani

 Continuano a tamburo battente le intese territoriali di Equitalia con il mondo produttivo. Martedì scorso, 19 luglio del 2011, è stata la volta della Provincia di Barletta-Andria-Trani, dove Equitalia Etr ha siglato con la Confesercenti un apposito accordo che consente alle piccole e medie imprese associate di poter dialogare in maniera ancora più semplice e veloce riguardo alle tematiche legate alla riscossione. Nel dettaglio, il protocollo d’intesa che è stato stipulato prevede l’attivazione di sportelli informativi virtuali che funzionano attraverso l’inoltro di messaggi di posta elettronica, da parte delle PMI associate alla Confesercenti nella Provincia di Barletta-Andria-Trani, attraverso degli appositi indirizzi di posta elettronica; in particolare, possono essere formulati dalle piccole e medie imprese dei quesiti e richieste di informazioni e di chiarimenti in materia di conto fiscale e di ruoli.

Tasse rendite e transazioni finanziarie

 Aumentare, con la sola esclusione dei titoli di Stato, le tasse sulle rendite finanziarie, portandole dal 12,5% al 20%. Introdurre una tassa sui patrimoni sopra i due milioni di euro, tassare le transazioni finanziarie, ed inasprire la lotta all’evasione fiscale. Questo è quanto, in estrema sintesi, sono tornate a chiedere ed a ribadire congiuntamente l’Adusbef e la Federconsumatori che nel frattempo hanno fatto i calcoli sugli effetti che i rincari e la manovra finanziaria avranno sulle tasche dei cittadini solo per il corrente anno. Ebbene, tra rincari nei trasporti, e quelli per alimentari, servizi bancari, assicurazioni e tariffe varie, la stangata 2001 è pesante, pesantissima, e pari a ben 1.461 euro medi a famiglia.

Ue e casi triangolari: le conclusioni del JTPF

 Il transfer pricing è l’argomento prediletto del Jtpf, il forum che si occupa appunto delle tematiche legate alla determinazione dei prezzi di trasferimento: le ultime conclusioni di tale organismo sono state molto chiare, soprattutto alla luce dell’implementazione di un adeguato codice di condotta in questo campo. In particolare, questa serie di norme ha bisogno di una rivisitazione piuttosto approfondita, nonostante la sua introduzione risalga solamente a due anni fa, dato che ha visto la luce nel 2009. Le novità più rilevanti sono quelle che riguardano i cosiddetti casi triangolari all’interno dell’Unione Europea. Di cosa si tratta esattamente? Tali casi prevedono una fase in cui viene posta in essere una procedura arbitrale e le autorità comunitarie che sono competenti non sono in grado di dare una risoluzione alla doppia imposizione, visto che un’altra impresa associata ha influenzato in maniera significativa e determinante un risultato che non rispetta appieno il principio della libera concorrenza.

Agevolazioni fiscali nel mirino con la manovra

 Ben 70 miliardi di euro. E’ questo, a regime, l’ammontare della maxi-manovra di correzione dei conti pubblici, spalmata su tre anni, dal 2012 al 2014, che comporterà nuovi sacrifici da parte degli italiani. Tra questi sacrifici c’è anche una raffica di tagli alle agevolazioni fiscali, a tutto campo, dopo che la manovra correttiva stessa è stata ulteriormente rafforzata, all’ultimo momento, prima dell’approvazione al Senato della Repubblica, per dare una risposta ai mercati. Nei giorni scorsi, infatti, si è scatenata la tempesta in Italia sia sull’azionario, sia sui titoli di Stato, Bot, Cct e Btp per intenderci, venduti clamorosamente come se fossero delle azioni. Adesso la situazione si è stabilizzata, sperando che non ci siano nuovi attacchi, e che di conseguenza i contenuti della manovra siano sufficienti per allontanare gli speculatori, spesso hedge funds, dal nostro Paese.

Bollo titoli e rendite finanziarie, le nuove tasse

 Nell’arco di pochissimi giorni in Italia sarà approvata la manovra finanziaria di correzione dei conti pubblici. L’attuale Governo in carica, quello di centrodestra, ha posto la fiducia ai fini dell’approvazione per accelerare l’iter e placare ogni forma di speculazione che nei giorni scorsi si è abbattuta non solo su Piazza Affari, ma anche sui titoli del debito pubblico. All’interno della manovra ci sono anche alcune misure che riguardano il risparmio e gli investimenti, a partire dal bollo sul deposito titoli. Ebbene, rispetto all’orientamento precedente, l’inasprimento della tassazione sul deposito titoli dovrebbe essere più graduale andando a penalizzare meno chi in banca ha piccoli patrimoni. Così come c’è grande attesa se all’interno della manovra sarà inserita o meno l’armonizzazione della tassazione delle rendite finanziarie.

Domicili fiscali fittizi: giro di vite a Milano

 A Milano, già da parecchi mesi a questa parte, è scattato un vero e proprio giro di vite contro i cosiddetti  domicili fiscali fittizi nell’area del Centro. Questo grazie ai controlli mirati che, in accordo con quanto reso noto dall’Agenzia delle Entrate della Lombardia, ha effettuato la Direzione Provinciale I di Milano. Trattasi, nello specifico, di controlli che sono iniziati l’anno scorso, e che fino ai primi mesi del corrente anno hanno portato a rilevare una forte concentrazione di domicili in alcune specifiche vie cittadine. Al riguardo, tra l’altro, la Direzione regionale Lombardia dell’Amministrazione finanziaria dello Stato ha rilevato un caso eclatante, rappresentato da un soggetto dove si concentravano la bellezza di ben 75 domicili fiscali. Complessivamente i controlli sinora sono stati 360 a fronte di un terzo delle sedi delle società, a Milano, tutte concentrate nella zona centrale.

Montecarlo: svolta fiscale sulle vendite immobiliari

 Il Principato di Monaco tenta di voltare pagina dal punto di vista fiscale: l’amministrazione finanziaria di Montecarlo ha infatti deciso, non senza qualche sorpresa, di impedire quelle cessioni immobiliari che vengono poste in essere con delle società offshore. Molti ricchi si recano proprio qui alla ricerca della casa dei sogni, visto che il mercato di riferimento consente degli sgravi tributari imbattibili, nonostante le tariffe siano da tempo salite alle stelle (il prezzo minimo è di poco inferiore ai due milioni di euro). Il costo in questione spetta anche al fisco per l’appunto, il quale è in grado di far fruttare un prelievo del 6,5% su ogni singola compravendita, percentuale che cresce nell’ipotesi di un contratto di mutuo. Questo “tesoretto” pone però anche il problema delle società offshore, un accorgimento di molti contribuenti che in questo modo sono in grado di occultare i dati anagrafici dei contraenti e di acquistare con un versamento minimo di tasse e imposte, se non con pagamenti nulli.

In Australia arriva la carbon Tax

 Tasse in arrivo in pieno green style per i grandi centri inquinanti australiani. L’Australia è tra i più importanti produttori mondiali di Co2 per singolo abitante. I maggiori 500 produttori di CO2 del paese troveranno un nuovo balzello a cui far fronte all’interno della prossima manovra finanziaria. Sarà prevista una tassa sulle emissioni che ammonterà a 23 dollari australiani per tonnellata di CO2 prodotta, quindi un aggravio di circa 17 euro. Una tassa il cui gettito sarà destinato a finanziare lo sviluppo e la crescita delle energie rinnovabili e pulite. Il governo di Julia Gillard ha deciso anche di creare una vera e propria Agenzia per lo sviluppo delle fonti rinnovabili, 10 miliardi di dollari australiani saranno stanziati per la concretizzazione di questo progetto. Sempre sul carbone arriverà un’ulteriore novità a partire dal 2015.

Agenzia delle Dogane: a settembre nuova procedura per le indagini

 Ancora due mesi e l’Agenzia delle Dogane potrà finalmente avviare la propria procedura telematica per condurre le indagini finanziarie: questa determinazione è comunque cominciata pochi giorni fa, quando Giuseppe Peleggi, direttore dell’agenzia stessa, ha approvato le regole in questione. Il regolamento, per l’appunto, include informazioni, notizie e altri documenti che diventano necessari per capire come si è svolta effettivamente l’operazione. Tra l’altro, questi controlli sono davvero molto utili in quanto si possono accertare in maniera accurata e dettagliata se vi sono state delle violazioni per quel che riguarda l’Imposta sul Valore Aggiunto e gli scambi che avvengono a livello intracomunitario. Qualche regione ha già potuto sperimentare il servizio e i risultati lusinghieri hanno spinto le Dogane ad ampliare il tutto all’intero territorio nazionale. Come funzionerà questa specifica procedura nel dettaglio?

Federalismo fiscale: occasione da non perdere

 Rete Imprese Italia” esprime il suo apprezzamento sulla legge n.42 del 2009, quella che contiene i principi guida in materia di federalismo fiscale; questo tenendo conto anche del fatto che quello attuale deve essere il momento giusto per ridurre la pressione fiscale che oramai ha raggiunto livelli insostenibili, sia per le imprese, sia per i cittadini. Secondo quanto dichiarato da Ivan Malavasi, il presidente di Rete Imprese Italia, durante un’Audizione sullo di attuazione della legge delega, il federalismo fiscale può permettere di raggiungere, in termini di riqualificazione della spesa, e di riduzione della stessa, obiettivi ambiziosi a fronte della contestuale riorganizzazione e razionalizzazione della spesa delle Regioni e degli Enti locali.

Federalismo fiscale a rischio con la manovra

 Con la manovra triennale di correzione dei conti pubblici varata per Decreto dall’attuale Governo di centrodestra, rischia di far “chiudere” i Comuni. E’ questa, in estrema sintesi, la posizione dura di molti Sindaci di Comuni italiani a seguito dei contenuti di una manovra che, tra l’altro, a detta di molti rischia di far “saltare” anche il federalismo fiscale. “Le mosse del governo ci impediscono letteralmente di vivere“, ha dichiarato in data odierna, mercoledì 6 luglio del 2011, Alessandro Cosimi, sindaco di Livorno, nonché coordinatore delle Anci regionali. Per il primo cittadino di Livorno, non a caso, la manovra triennale di correzione dei conti pubblici, oltre ad avere l’effetto di deprimere la crescita del nostro Paese, “mette una pietra tombale sul federalismo“.