I sondaggi lasciano sempre il tempo che trovano, ma in molti casi possono anche fornire delle informazioni molto interessanti: è il caso dell’indagine che è stata condotta dopo un mese esatto dal terremoto che ha sconvolto diverse aree del Giappone, provocando danni e vittime. Gli orientamenti sono ben delineati e mettono in luce anche e soprattutto un interesse marcato nei confronti di tasse e imposte. Secondo il 38% dei giapponesi che sono stati coinvolti in tal senso, si potrebbe puntare a una pressione fiscale ancora più intensa, visto che questa fetta della popolazione sarebbe favorevole a una operazione simile, ma soltanto nel caso in cui il gettito di denaro ottenuto in questa maniera fosse poi sfruttato per finanziare adeguatamente la ricostruzione del paese. Un’altra buona fetta degli abitanti intervistati (il 31% per la precisione) è più propenso nei riguardi di una manovra di governo che sia improntata all’aumento tributario e alla contemporanea emissione di titoli obbligazionari.
News Fiscali
Macedonia: la Pro adotta il modello di “Fisco e Scuola”
Il fisco italiano a un suo accanito seguace nella penisola balcanica: l’amministrazione finanziaria della Macedonia ha infatti deciso di adottare un modello di educazione tributaria molto simile al nostro “Fisco e Scuola”, l’iniziativa che l’Agenzia delle Entrate sta ribadendo ormai da alcuni anni. Di cosa si tratta esattamente? Il Public Revenue Office vuole a tutti i costi diffondere la cultura della legalità fiscale, educando gli studenti più giovani a queste specifiche regole, dunque è stato varato un apposito progetto, denominato per l’appunto “Tax Education of the Youth”, il quale andrà a riguardare gli istituti secondari della repubblica. La sensibilizzazione di queste fasce di età a tematiche non sempre semplici, il tutto nel rispetto dei precetti costituzionali, sarà poi un altro obiettivo di rilievo. Gli esperti del settore saranno chiamati a svolgere lezioni di approfondimento sull’importanza etico-civile, ma anche culturale, dell’imposizione e del pagamento delle tasse.
YouCat: l’evasione fiscale diventa materia di catechismo
YouCat è il nome del libro ufficiale della Giornata Mondiale della gioventù 2011, evento che avrà luogo a Madrid tra otto mesi esatti: la sigla identifica per l’appunto lo Youth Catechism, un’agenda ricca di precetti e insegnamenti cristiani, volti a orientare i comportamenti dei più giovani, soprattutto la loro vita all’interno della società e della comunità globale. I riferimenti sono davvero molti e non viene risparmiato nessun argomento. Addirittura, il lavoro di teologi, esperti e degli stessi ragazzi si rivolge all’ambito fiscale e tributario: quale messaggio viene lanciato dunque nei confronti del mondo delle tasse? Il punto 431 parla proprio di tali temi, precisando che i raggiri fiscali sono da considerare alla stregua di un peccato, dato che si provvede a rubare e a sottrarre il proprio contributo allo Stato. La rivisitazione del catechismo in una versione più contemporanea cerca di venire incontro alle fasce di età più giovani, era comunque abbastanza scontato che gli atteggiamenti materiali fossero messi al bando.
Lotta evasione fiscale: i risultati nel Lazio
Dalle azioni di lotta e di contrasto all’evasione ed all’elusione fiscale, lo scorso anno, nella Regione Lazio, sono stati recuperati complessivamente ben 1,6 miliardi di euro. A darne notizia nei giorni scorsi è stata la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate del Lazio nel sottolineare come le somme riscosse individuino il 15% del totale nazionale recuperato, e come l’incremento delle somme incassate, rispetto al 2009, sia stato pari a ben il 68%. Il tutto a fronte di un ulteriore affinamento delle procedure di controllo e di indagine del Fisco anche nel Lazio, ragion per cui il rapporto tra il numero dei controlli, e gli incassi, si è allo stesso modo impennato; a fronte infatti di un +68% di somme riscosse, i controlli sono cresciuti solo dell’1,5%. Ancor più lampante nel Lazio è il “rendimento” dalle attività antievasione legate alle indagini finanziarie: a fronte di un incremento delle indagini del 16%, infatti, la maggiore imposta riscossa è schizzata del 250%.
Evasione fiscale: ricchi nullatenenti crescono
Nonostante i risultati in crescita del Fisco per quel che riguarda il recupero delle somme attraverso la lotta all’evasione fiscale, nel nostro Paese continuano a crescere nel 2011, con un ritmo pari a quasi il 7%, i poveri possidenti. A rilevarlo è Contribuenti.it nel far presente come i poveri possidenti siano dei soggetti che non dichiarano nulla al Fisco, o che presentano alle Entrate redditi irrisori, ma poi invece vivono una vita ben al di sopra dello stile di vita “certificato” spendendo ogni anno migliaia di euro in beni di lusso. Non a caso, da un’ultimissima inchiesta che Contribuenti.it, Associazione Contribuenti Italiani, ha commissionato a KRLS Network of Business Ethics, è emerso come nel nostro Paese quasi 7 yachts su 10 che circolano risultino essere intestati, al fine di evadere le tasse, a pensionati con la social card, nullatenenti, ma anche veri e propri soggetti che fungono da prestanome di imprenditori facoltosi.
Il Fisco mette le ruote: da domani tappa a Vietri sul Mare
“Il Fisco mette le ruote” prosegue il suo percorso a gonfie vele: il camper itinerante della nostra amministrazione finanziaria, sarà infatti da domani nella città di Vietri sul Mare, in provincia di Salerno. L’evento in questione rimarrà in territorio campano fino al prossimo 15 aprile, giorni nei quali la manifestazione cercherà di venire incontro alle principali esigenze dei contribuenti e dei cittadini. In particolare, così come è avvenuto nelle precedenti tappe, non solo nel corso di quest’anno, si agevolerà il compito di tutti coloro che si troveranno ad avere a che fare con degli obblighi dal punto di vista tributario. Nel dettaglio, l’elenco dei servizi che saranno disponibili è davvero svariato: possiamo includere, in effetti, la trasmissione delle dichiarazioni dei redditi, i chiarimenti per quel che riguarda le irregolarità fiscali e le iscrizioni a ruolo, le informazioni più esaurienti possibile sulle donazioni, il rilascio di codici fiscali e partite Iva e la richiesta di duplicato per quel che concerne la tessera sanitaria.
L’Irs pubblica la lista delle principali truffe fiscali del 2011
L’ultimo annuncio dell’Internal Revenue Service, l’Agenzia delle Entrate americana, è stato molto chiaro: la lista annuale dei “dirty dozen” è pronta anche per il 2011, si tratta in pratica dell’elenco di truffe fiscali che l’ente ha riconosciuto ed identificato e che comprende frodi finanziarie, evasioni e occultamenti di redditi in centri offshore. Secondo Doug Shulman, membro dello stesso Irs, siamo addirittura di fronte al “peggio del peggio” dal punto di vista tributario. L’impegno, ovviamente, è quello di contrastare tali fenomeni e l’operato di chi se ne rende protagonista: i mezzi a disposizione sono molti, dalle pesanti sanzioni fino al carcere, e a conferma che negli Stati Uniti si fa sul serio in questo campo, i contribuenti coinvolti nelle frodi sono obbligati a ripagare tutte le imposte dovute, maggiorate di un forte interesse e altre multe. Al vertice della lista figurano le transazioni abusive offshore; come è noto, i contribuenti cercando di evitare o anche evadere le imposte americane sul reddito, trasferendo opportunamente le somme a loro disposizione in istituti di credito presenti nei cosiddetti paradisi fiscali.
Entrate e pallacanestro unite dai controlli fiscali
L’intesa tra Agenzia delle Entrate e Federazione Italiana Pallacanestro (Fip) era già molto stretta, ora si è deciso di rinsaldarla ulteriormente: i controlli fiscali sono al centro di questo accordo, un impegno a scambiare informazioni e a controllare in maniera rigida che tutte le società professionistiche che praticano questo sport siano in regola dal punto di vista finanziario. La partnership in questione dura ormai da diversi anni, ma gli obiettivi sono rimasti sempre gli stessi: l’equilibrio economico in primis, l’acquisizione di dati che siano il più possibile utili alle attività di controllo e il rispetto degli obblighi imposti dal fisco da parte delle stesse società che sono coinvolte. Qual è il funzionamento esatto di questa intesa?
Contenzioso: Veneto, forte ricorso agli strumenti deflativi
Anche nella Regione Veneto, nel 2010, sono stati raggiunti ottimi risultati dal fronte della lotta e del contrasto all’evasione fiscale visto che gli incassi sono cresciuti del 22,5% a 735 milioni di euro rispetto ai 599 milioni di euro dell’anno precedente. A metterlo in risalto è la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate del Veneto nel sottolineare altresì come lo scorso anno ci sia stato un forte ricorso agli istituti deflativi, sia quelli vecchi, sia i nuovi con ben 360 milioni di euro incassati a mezzo pagamento con l’F24 su un totale di 432 milioni di euro di versamenti diretti nel 2010. In particolare, 33 milioni sono arrivati attraverso l’invito al contraddittorio, 24 milioni di euro attraverso l’adesione ai processi verbali di constatazione, e 164 milioni di euro attraverso l’istituto dell’accertamento con adesione.
Fisco e federalismo: il punto sulla spesa regionale
Il federalismo fiscale in Italia, nel momento in cui entrerà a regime, dovrebbe garantire un maggior contenimento della spesa a livello locale; questo perché i Comuni, le Province e le Regioni dovranno essere decisamente meno spendaccione nel gestire le risorse visto che non si potrà più far leva, così come accade sinora, sui trasferimenti da parte dello Stato centrale. Ma come si sono comportate in tal senso le Regioni italiane negli ultimi dieci anni? Ebbene, la risposta in merito ce la fornisce la CGIA di Mestre che ha realizzato un Rapporto sull’andamento della spesa regionale negli anni che vanno dal 2000 al 2009. In questo arco di tempo, pari a ben dieci anni, la media di spesa delle Regioni è aumentata di ben il 75%, che diventa addirittura l’89% considerando solo le realtà regionali a statuto speciale.
Contribuenti.it: tutto pronto per il Fisco Tour 2011
“Fisco Tour 2011” sarà uno degli eventi più interessanti dal punto di vista tributario per quest’anno: si tratta delle kermesse che verrà organizzata dall’Associazione dei Contribuenti Italiani e che prenderà il via proprio nel corso della giornata di domani da Napoli. Di cosa si tratta esattamente? Si partirà con l’iniziativa “Fisco Porte Aperte”, la quale è volta soprattutto a fornire un’adeguata assistenza e informazione fiscale del tutto gratuita a coloro che vogliono saperne di più in merito alle pratiche più diffuse sul nostro territorio. Il tour in questione andrà a riguardare gran parte delle città italiane, con la possibilità di beneficiare dei servizi normalmente messi a punto dal cosiddetto “Sportello del Contribuente”; inoltre, le varie materie collegabili a tasse e imposte saranno approfondite nel dettaglio.
Debiti fiscali e contributivi: Equitalia annuncia i tavoli istituzionali
E’ stata presentata nella giornata di ieri, martedì 29 marzo 2011, da Equitalia, a Roma, un’iniziativa importante che, in materia di debiti fiscali e contributivi, poterà alla prevenzione prima ed alla risoluzione poi delle criticità che incontrano le imprese ed i cittadini. Questo perché Equitalia ha presentato proprio nella giornata di ieri alle associazioni delle imprese i tavoli istituzionali attorno ai quali si riuniscono sia le istituzioni, sia i rappresentanti del mondo produttivo al fine di avviare una strategia coordinata. Al riguardo c’è stato ieri un incontro al quale hanno partecipato i vertici di Equitalia ed i rappresentati di Confindustria, Confapi, Cia, Coldiretti e Rete Imprese Italia che, lo ricordiamo, è la rete delle imprese appartenenti a Casartigiani, Confesercenti, Cna, Confcommercio e Confartigianato. La fase operativa prevede la costituzione, come sopra accennato, di tavoli a livello territoriale con alcune proposte operative che sono già state formulata nell’incontro di ieri e che, quindi, potranno essere subito oggetto di confronto.
Contrasto evasione fiscale: i risultati degli ultimi dieci anni
Oltre 230 miliardi di euro di imponibile evaso e recuperato dal Fisco a fronte di quasi 350 mila tra evasori totali, lavoratori in nero ed evasori paratotali scoperti dalla Guardia di Finanza. Sono questi, dal 2001 al 2010, i dati ufficiali su dieci anni di lotta all’evasione sui quali la CGIA di Mestre ha effettuato alcune analisi. Innanzi tutto, considerando il numero di evasori scoperti, negli ultimi dieci anni il Fisco ha sottratto loro una media di quasi 64 milioni di euro al giorno. Ma che fine fanno o devono fare queste ingenti risorse finanziarie recuperate? Ebbene, secondo il Segretario dell’Associazione degli artigiani mestrina, Giuseppe Bortolussi, a fronte di un dato di tutto rispetto servirebbe destinare le risorse recuperate andando ad abbattere la pressione fiscale a favore dei contribuenti che pagano le tasse fino all’ultimo euro, altrimenti questi subirebbero la beffa di continuare a subire a conti fatti una pressione fiscale alta nonostante il loro comportamento corretto.
Federalismo fiscale a costo zero per l’Erario
Gli effetti del federalismo fiscale, ed in particolare del federalismo regionale, unitamente a quello cosiddetto municipale, in quanto riguarda i Comuni, saranno a costo zero per le casse dello Stato centrale. Questo perché a fronte delle tasse e delle imposte che resteranno sul territorio lo Stato italiano effettuerà tagli ai trasferimenti per gli stessi importi. Quindi, per l’Erario il federalismo fiscale è senza costi così come stabilito dal legislatore con la cosiddetta Legge delega; pur tuttavia, in questo valzer di somme devolute, e di trasferimenti tagliati, ci saranno, almeno all’inizio Regioni che ci perderanno ed altre che ci guadagneranno. Quali sono queste Regioni? Ebbene, al riguardo la CGIA di Mestre, attraverso il proprio Ufficio Studi, ha effettuato una simulazione/proiezione rilevando come allo stato attuale a guadagnarci saranno Regioni come la Lombardia, il Veneto e l’Emilia-Romagna. Questo perché con la nuova “regola” che le tasse resteranno sul territorio proprio le Regioni del Nord sono quelle destinate ad avere più soldi in tasca, mentre al Sud invece resteranno sul territorio meno risorse.