Anche nel 2010 il fisco saldato a rate ha fatto registrare un grande successo legato chiaramente a difficoltà di natura economica che non permettono spesso alle famiglie ed alle imprese di poter saldare i debiti con lo Stato in un’unica soluzione. Al riguardo Equitalia ha reso noto che le rateizzazioni concesse al 31 dicembre del 2010 hanno superato la quota di un milione per un controvalore di debito fiscale e tributario rateizzato pari ad oltre 14 miliardi di euro. I debiti fiscali e contributivi in Italia, quindi, si pagano sempre più a rate e con la possibilità, se la rateazione viene accettata al privato o all’impresa, di poter dilazionare gli importi dovuti fino a ben sei anni; il tutto a patto che chiaramente il contribuente versi in un oggettivo stato di difficoltà economica.
News Fiscali
Svizzera, ottimi risultati dall’amnistia fiscale
Il sistema fiscale della Svizzera è senza dubbio uno dei meno oppressivi al mondo, con delle imposte e delle normative bancarie che consentono ai contribuenti di beneficiare di agevolazioni e protezioni molto ampie: nonostante ciò, comunque, l’evasione rimane all’ordine del giorno e i vari cantoni elvetici si vedono spesso costretti a promuovere delle amnistie in modo da recuperare il dovuto, un sistema che fino ad oggi ha funzionato in maniera perfetta. L’ultimo mini-condono istituito dal governo di Berna ha raggiunto risultati di prestigio, un successo che ha spiazzato l’opinione pubblica internazionale, ma il funzionamento deriva soprattutto dalla riservatezza e dal ravvedimento che è impossibile rinvenire altrove.
Evasori: Wikileaks riceve la lista del banchiere Elmer
Wikileaks non smette di far parlare di sé per le rivelazioni scottanti che stanno ormai riguardando qualsiasi tipo di settore: l’ultima vicenda collegata alla creatura di Julian Assange si riferisce all’evasione fiscale, visto che Rudolf Elmer, un ex banchiere elvetico già accusato da tempo di aver violato il segreto bancario, è pronto a inviare al sito un elenco di possibili evasori di varia nazionalità, soprattutto britannici, americani, svizzeri e tedeschi. Da dove nasce tutto questo polverone? C’è anzitutto da precisare che i nominativi non verranno resi immediatamente noti, ma si attenderà ancora qualche giorno per appurare la veridicità della lista Elmer; le evasioni sembrano comunque importanti, tanto da far ritenere le informazioni estremamente riservate.
Fisco Usa sempre più asiatico: spopola la lingua cinese
La Cina e ogni elemento che ha a che fare con essa si stanno diffondendo ormai in ogni settore: uno degli esempi più lampanti in questo senso è offerto dal fisco, visto che, come emerge da fonti americane, una delle ultime intenzioni è quella di istituire delle istruzioni, dei suggerimenti e dei modelli a carattere tributario nella lingua dell’ex Impero Celeste, il cosiddetto mandarino contemporaneo. La Internal Revenue Service (l’Agenzia delle Entrate a stelle e strisce) guarda dunque con decisione ad est e darà molta importanza alle comunicazioni in cinese destinate ai propri contribuenti, una novità di assoluto rilievo ma che tiene comunque conto dei progressi e dello sviluppo di una lingua che in molti avevano dato per estinta. La seconda economia a livello internazionale mostra la sua crescita anche in questo modo, con il mandarino che diventerà una chiave di volta per la firma di accordi e la conclusione di transazioni fiscali.
L’Inghilterra si prepara alla tassa sul divorzio
Il divorzio é già di per sè una cotosa scelta che decidono di prendere due coniugi, che decidono di diventare ex. Gli sposi inglese potrebbero inoltre avere un balzello in più se decidono di mettere fine al loro matrimonio. I conservatori inglesi si apprestano a varare, in tempi che hanno definito più brevi possibili, un provvedimento, come avevano preannunciato prima delle elezioni se le avessero vinte, che tuteli il matrimonio. L’iidea che il governo inglese sta meditando, di mettere una “tassa sul divorzio”, sembra un’idea provocatoria più che un metodo per disincentivare la fine dei matrimoni, anche se i governatori sostengono la loro tesi.
La Cina è pronta a introdurre la propria tassazione sugli immobili
Nel nostro paese i principali dibattiti a carattere fiscale e tributario sono incentrati sul programma federalista e sui possibili risvolti relativi alle imposte sugli immobili; non deve stupire nessuno, però, se gli stessi discorsi saranno ascoltati anche in territorio cinese, visto che l’ex Impero Celeste è fortemente intenzionato a varare una sorta di rivoluzione impositiva, introducendo una apposita tassazione sulla casa che dovrebbe ricalcare piuttosto fedelmente il modello dell’Imposta Comunale sugli Immobili. Quali sono i dettagli di questo specifico progetto? Anzitutto, c’è da precisare che l’introduzione appena citata riguarderà, come “primo assaggio”, la municipalità di Chongqing, il più esteso distretto della Repubblica Popolare, nella parte sud-occidentale della nazione asiatica. L’indiscrezione è giunta direttamente dall’agenzia statale Xinhua, la quale ha fatto sapere che la nuova tassa comincerà a produrre i propri effetti soltanto nell’ipotesi in cui il Parlamento locale fornirà il proprio assenso al rapporto del governo di Pechino.
Macabra evasione fiscale: a Parma indagini sulle pompe funebri
Anche un funerale può diventare l’occasione per mettere in pratica una spietata evasione del fisco: l’accertamento in questione è stato appurato dall’Agenzia delle Entrate di Parma, visto che una ditta operante nel settore delle onoranze funebri e attiva nel capoluogo emiliano aveva nascosto ben 350.000 euro alla nostra amministrazione finanziaria. I metodi per attuare queste pratiche sono stati diversi, in particolare la mancata dichiarazione dei ricavi e la vendita di un appartamento a un prezzo non praticabile nel mercato di riferimento. C’è comunque da dire che anche la Direzione Provinciale di Piacenza ha svolto un ruolo fondamentale in questa inchiesta. È stata proprio la cessione dell’immobile a insospettire gli investigatori del fisco, visto che l’acquisto era stato realizzato a 250.000 euro, mentre la successiva vendita era scesa al di sotto dei 150.000, un chiaro segnale di una volontà evasiva.
Trust: le disposizioni fiscali in una circolare delle Entrate
La circolare 61/E è stata pubblicata e resa nota dall’Agenzia delle Entrate già da qualche giorno (la data esatta è lo scorso 27 dicembre), ma le sue conseguenze si produrranno per tutto l’arco del 2011: il documento fiscale appena citato ha portato maggiore chiarezza nell’ambito del trust, soprattutto per quel che concerne l’interposizione nel possesso di determinati beni. Prima di approfondire la questione, comunque, è necessario capire meglio cosa si intende per trust. Questo istituto giuridico proviene direttamente dal sistema anglosassone (la cosiddetta “common law”) ed è volto a regolare molti rapporti giuridici di natura patrimoniale: sono quindi possibili diversi schemi a seconda della finalità che si vuole raggiungere, sia essa pensionistica che di diritto societario.
Equitalia: cartelle pagamento contestate, solo una su mille
Su un totale di ben 18 milioni di cartelle di pagamento inviate ogni anno da Equitalia, nel 2010 solamente 19 mila sono state quelle contestate; il rapporto, quindi, è di una cartella contestata su mille, ovverosia, come messo in risalto proprio da Equitalia, un dato prossimo allo zero. La società di riscossione ha fatto il punto sul 2010, un anno caratterizzato sia dalla semplificazione, sia dal fair play. Al riguardo una delle grosse novità, importanti, del 2010, è stata quella relativa alla possibilità per i cittadini di poter presentare richiesta di sospensione delle procedure di riscossione con una semplice auto-dichiarazione e, quindi, senza dover andare a fare la spola tra un ufficio e l’altro. Il 2010 è stato anche caratterizzato per Equitalia dall’apertura di nuovi sportelli e dai servizi di assistenza continua ai contribuenti anche con l’avvio della sperimentazione dell’orario pomeridiano. A livello territoriale, inoltre, tanti sono stati sinora gli accordi tra Equitalia, i professionisti e le associazioni di imprese per l’attivazione di canali dedicati per l’assistenza.
Equitalia Gerit: accordo coi commercialisti di Tivoli
Nel Comune di Tivoli, in Provincia di Roma, il mese prossimo partirà in via Palatina uno sportello dedicato per gli iscritti all’Ordine dei commercialisti e degli esperti contabili. A darne notizia è stata nei giorni scorsi Equitalia Gerit dopo aver siglato al riguardo una convenzione annuale finalizzata, tra l’altro, proprio all’attivazione di uno sportello attivo per i pagamenti “no cash”, ovverosia con assegni e Bancomat, ma anche per chiedere informazioni, ottenere il rilascio di estratti di ruolo ed attestazioni, e per accedere a tutte le operazioni di servizio ai contribuenti. L’accordo tra Equitalia Gerit e l’Ordine dei commercialisti e degli esperti contabili rientra nell’ambito di un processo che vede impegnata la società di riscossione nella stipula di accordi specifici sia con il mondo delle professioni, sia con quello dell’associazionismo.
Telefisco 2011, l’appuntamento è fissato per il 26 gennaio
Il 26 gennaio 2011 sarà una data molto importante per le novità fiscali: si tratta infatti del giorno scelto per la ventesima edizione del convegno Telefisco, che in questa occasione beneficerà dell’approfondimento di molte tematiche, dallo scudo fiscale fino agli obblighi antiriciclaggio, a cura di esperti molto preparati. L’evento, curato e organizzato dal Sole 24 Ore, vedrà riuniti professionisti del settore fiscale, tributario e legale, in modo da coprire qualsiasi tipo di trattazione; l’ultima edizione, tra l’altro, è stata contraddistinta da dati importanti, come ad esempio la partecipazione di ben 78.000 persone, la predisposizione e organizzazione di 125 sedi (tra quelle dello stesso quotidiano e quelle dei vari ordini territoriali dei commercialisti) e una serie incredibile di punti di ascolto, oltre a un apposito sito web a cui accedere per ottenere altre delucidazioni in materia.
Sistri, proroga fino al 30 aprile per la dichiarazione annuale
Il Sistri (l’acronimo indica il Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti) ha bisogno di tempo per la propria attuazione completa e il governo ha intenzione di concedere questa proroga: il 2010, infatti, si dovrebbe concludere con la pubblicazione di un apposito decreto ministeriale, il quale certificherebbe in tal modo il prolungamento del regime transitorio su documenti di carta e supporti informatici. La nuova data che è stata fissata a questo proposito è il 31 maggio del 2011, quindi vi sono almeno altri cinque mesi a disposizione delle imprese per verificare personalmente se il sistema in questione è funzionale o meno. Le sanzioni pecuniarie, anch’esse previste entro la fine di quest’anno, verranno applicate in futuro. I differimenti, comunque, riguardano anche il termine ultimo che deve essere rispettato per la presentazione della dichiarazione annuale, visto che dal 31 dicembre si è passati al prossimo 30 aprile.
Rimborsi fiscali 2010 per quasi un milione di contribuenti
Per l’anno che volge alla conclusione, il Fisco ha erogato rimborsi fiscali a quasi un milione di contribuenti. Il controvalore totale dei rimborsi, in particolare, supera gli undici miliardi di euro a favore di persone fisiche e di imprese nell’ambito dell’impegno, da parte dell’Amministrazione finanziaria, di estinguere il maggior numero di crediti vantati dai contribuenti del nostro Paese. In accordo con quanto riporta Fiscooggi.it, il Quotidiano telematico dell’Agenzia delle Entrate, di questi 11 miliardi di euro e passa di rimborsi fiscali erogati, quasi 7,5 miliardi di euro hanno riguardato i rimborsi sull’imposta sul valore aggiunto (Iva), mentre alle persone fisiche sono stati erogati 1,1 milioni di rimborsi fiscali consistenti in rimborsi sull’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), ed in quelli rappresentativi dei vari bonus fiscali.
Grandi contribuenti: nel 2011 una platea più ampia
L’esatta quantificazione e qualificazione dei cosiddetti “grandi contribuenti” ha rappresentato da sempre uno dei principali problemi a livello fiscale: ora, però, l’Agenzia delle Entrate ha finalmente fatto chiarezza, delineando con precisione quelli che sono i limiti e i confini delle imprese, aumentando comunque il novero di quelle che possono essere considerate di maggiori dimensioni. Nel 2011, infatti, l’attività di tutoraggio verrà modificata e si guarderà alla soglia dei 150 milioni di euro come volume minimo d’affari per l’appartenenza a questa specifica categoria. Il provvedimento della nostra amministrazione finanziaria è piuttosto recente, ma guarda con fiducia al nuovo anno che si appresta a cominciare, puntando a far divenire “grandi” anche le imprese che generano tradizionalmente cento milioni di euro in affari.