Prosegue a gonfie vele la campagna di trasparenza fiscale avviata da qualche mese dall’Ocse: la lista nera, elenco famigerato in cui compaiono i principali paradisi offshore a livello internazionale, sta cominciando ad assottigliarsi sempre di più, grazie ai numerosi accordi che i paesi più coinvolti si apprestano a siglare. Una delle nazioni che si è più prodigata in questo senso negli ultimi tempi è sicuramente il Baharain: la monarchia costituzionale asiatica ha infatti deciso di incentivare e potenziare lo scambio di informazioni in ambito tributario, fornendo un prezioso contributo alla lotta nei confronti dell’evasione fiscale. Le banche dello stato dovranno garantire informazioni e dati sempre più dettagliati e in tal senso gli obiettivi sono diventati sempre più concreti grazie alle ultime due recenti intese; il 9 ottobre il Bahrain ha infatti siglato una convenzione con la Malesia, accordo a cui è seguito un altro cinque giorni dopo con il Messico.
News Fiscali
Evasione fiscale: contrasto più efficace con scambio informazioni
Con i tagli ai trasferimenti alle Regioni da parte dello Stato centrale, le somme recuperate dalle attività di contrasto all’evasione fiscale rappresentano a conti fatti l’unica vera e nuova fonte di entrate per il sistema pubblico. Ad affermarlo è stato l’on. Riccardo Nencini, Assessore al bilancio ed ai tributi della Regione Toscana, il quale ha altresì sottolineato come maggiori saranno le risorse recuperate, maggiori saranno i servizi e le politiche di sostegno a favore sia dei cittadini, sia delle imprese. Per recuperare più risorse secondo l’Assessore serve agevolare e potenziare lo scambio di informazioni tra i vari settori delle Amministrazioni Pubbliche, e per questo nelle ultime settimane la Regione Toscana ha in alcuni casi rinnovato, ed in altri stipulato specifiche intese e protocolli con l’Agenzia delle Entrate, con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) e con la Guardia di Finanza.
Fisco: l’avviso bonario non è impugnabile
L’avviso bonario inviato dal Fisco al contribuente rappresenta nell’ambito della pretesa tributaria una “bozza”, e quindi risulta essere a prova di d’impugnabilità. A farlo presente con una risoluzione, la numero 110/E, è stata l’Agenzia delle Entrate nel sottolineare al riguardo come il ricorso contro l’avviso bonario nella nostra giurisdizione tributaria vigente non trovi spazio visto che il fine dell’avviso bonario è anche quello di poter andare ad evidenziare, a cura del contribuente, eventuali notizie e/o dati che nell’ambito della pretesa tributaria il Fisco non ha preso in considerazione; l’avviso bonario, quindi, individua una pretesa tributaria “in bozza” visto che la comunicazione al contribuente può essere anche finalizzata ad evitare che certi errori possano essere reiterati da parte dell’Amministrazione finanziaria. Nella risoluzione, già pubblicata sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, si sottolinea come l’avviso bonario non sia espressione di un potere pubblicistico autoritativo in quanto non produce in maniera immediata degli effetti negativi a carico del destinatario.
Entrate: nuova perizia del terreno con il prezzo in ribasso
Giusto due giorni fa l’Agenzia delle Entrate ha provveduto a pubblicare un importante documento, la risoluzione 111/E: importante, in modo particolare, per quel che riguarda la determinazione dei valori dei terreni, anche nel caso in cui vi sia una perizia che attesti un valore inferiore rispetto a quello precedente. In base a questa risoluzione, infatti, i termini per la rideterminazione rimangono validi nell’ipotesi appena citata, rendendo necessarie nuove perizie. La nostra amministrazione finanziaria è andata a soffermarsi su una casistica che comprende contribuenti come persone fisiche, società semplici e anche enti non commerciali: tutta questa vasta platea, infatti, andrà a determinare nuovamente il valore dei terreni agricoli e sui è possibile edificare, quando si presenterà l’occasione di una plusvalenza da tassare come un reddito diverso.
Equitalia: assistenza e servizi potenziati in Friuli Venezia Giulia
Anche nella Regione Friuli Venezia Giulia Equitalia sta procedendo con le azioni della campagna d’autunno a favore dei contribuenti, ed a tal fine è stata annunciata in merito la consulenza dedicata associata sia al call center informativo, sia alle comode aperture pomeridiane per poter accogliere, tra l’altro, quei contribuenti che per motivi vari, compresi quelli lavorativi, non possono recarsi presso gli sportelli della riscossione nelle ore mattutine. In particolare, ad Udine è scattata l’apertura pomeridiana degli sportelli di Equitalia, ma c’è anche un call center che, senza recarsi presso gli uffici, permette sia di richiedere ed ottenere informazioni, sia di poter andare a prenotare con un consulente dedicato un appuntamento pomeridiano presso lo sportello. Il tutto a fronte della recente novità riguardante la nuova cartella di pagamento che a fronte di meno fogli contiene anche più informazioni che si possono individuare più facilmente al fine di adempiere ai propri obblighi o, eventualmente, per fare ricorso.
A Parma riscontrata un’evasione familiare da 350.000 euro
Una buona famiglia è l’ornamento della città, dice un antico proverbio italiano: ma nel caso in questione, c’è stato un vero e proprio ribaltamento del detto popolare, con la città che non si vanta certo del nucleo familiare. Tutto è nato da un indagine condotta dagli ispettori dell’Agenzia delle Entrate. La nostra amministrazione finanziaria, più precisamene la direzione di Parma, è riuscita ad appurare una vendita in nero da parte di una società emiliana, con i soci che erano pronti a versare il denaro fatturato in nero sui conti correnti dei propri congiunti. Si è trattato, nello specifico, di un caso che ha riguardato un’azienda attiva in prevalenza nella produzione e commercializzazione degli articoli in plastica, ovviamente da diffondere nel capoluogo di provincia e nell’intero hinterland.
Inarcassa, versamento anche dagli architetti con altre attività
Quando si parla di Inarcassa si fa riferimento a quell’ente pubblico che è stato istituito addirittura nel 1958 per venire incontro alle richieste previdenziali e assistenziali di ingegneri e architetti che svolgono la loro professione come liberi professionisti: la contribuzione, in questo caso, si basa essenzialmente su dei pagamenti obbligatori, i quali vengono decisi calcolando una apposita percentuale dai redditi in questione. Dunque, bisogna sempre distinguere tra contributi soggettivi, vale a dire quelli relativi ai soli iscritti all’Inarcassa, e contributi integrativi, allargabili anche ai contribuenti titolari di partita Iva. Le pensioni erogate ogni anno sono circa 14.000 e ciò spiega l’importanza di questa associazione: ed è proprio alla gestione separata dell’Inps che si riferisce questa trattazione, la quale concerne l’Inarcassa, visto che non è prevista nessuna iscrizione di questo tipo, nell’ipotesi in cui i versamenti siano già stati effettuati nei confronti della Cassa nazionale.
Fisco e Università: Umbria, controlli sulle borse di studio
L’articolo numero 34 della nostra Costituzione sancisce che le borse di studio debbano essere concesse a questi studenti che, provenienti da famiglie bisognose, sono meritevoli in ragione dei risultati raggiunti. A ricordarlo è stato Maurizio Oliviero, l’Amministratore Unico dell’Azienda per il diritto allo studio universitario (Adisu) della Regione Umbria in concomitanza con la stipula di un importante accordo tra l’Agenzia stessa, il Comando Regionale della Guardia di Finanza, e l’Agenzia delle Entrate dell’Umbria nell’ambito di una collaborazione finalizzata a far emergere le segnalazioni inerenti posizioni di soggetti che, nel percepire la borsa di studio, risultano essere caratterizzati da una sproporzione notevole tra le manifestazioni di capacità contributiva che saranno riscontrate, ed i redditi che effettivamente vengono dichiarati.
Fisco e contribuenti: le distanze si accorciano ad Urbino
Ad Urbino, al numero 23 di via Bramante, i cittadini possono assolvere agli adempimenti fiscali e tributari, ma anche alla richiesta di informazioni e di chiarimenti sui propri obblighi sia quando si tratta di rivolgersi all’Agenzia delle Entrate sia, in materia di riscossione, ad Equitalia. Questo infatti è possibile dopo che proprio presso l’Agenzia delle Entrate di Urbino è stato aperto un nuovo sportello di Equitalia che, quindi, contribuisce sia a migliorare l’assistenza a favore dei contribuenti, sia a ridurre notevolmente la distanza fisco-contribuente. In particolare, secondo quanto si legge in una nota emessa dalla Direzione regionale delle Entrate delle Marche, il nuovo sportello di Equitalia presso la sede di Urbino dell’Amministrazione finanziaria dello Stato rimarrà aperto due giorni la settimana, di mattina, il martedì ed il giovedì, dalle ore 9 alle ore 13. Negli orari citati, quindi, il cittadino oltre ad assolvere ad eventuali adempimenti con l’Agenzia delle Entrate, potrà anche rivolgersi allo sportello di Equitalia per chiedere informazioni sui tributi, per presentare una domanda di rimborso in conto fiscale, ma anche per chiedere la rateazione di cartelle di pagamento o effettuare il saldo degli importi dovuti utilizzando la carta Bancomat.
Scontrino fiscale e fattura, le emissioni possono non coincidere
La differenza che sussiste tra scontrino fiscale e fattura fa spesso sorgere dei dubbi in ambito tributario, può essere molto semplice cadere in errore e scambiare una fattispecie per l’altra: anzitutto, cerchiamo di comprendere le due distinte nozioni. Lo scontrino fiscale rappresenta la certificazione che un determinato pagamento è stato posto in essere, un evento che viene correlato solitamente a un ricavo; la fattura, invece, mette in luce questo stesso ricavo, ma il versamento di denaro non sempre avviene a fronte di una sua emissione. La differenza principale, dunque, risiede nel fatto che lo scontrino estingue la posizione debitoria di un cliente, mentre la fattura la fa sorgere per la prima volta. Pertanto, appare scontato asserire che l’emissione di una ricevuta o di uno scontrino non diventa più essenziale e fondamentale nell’ipotesi in cui, quando viene consegnato il bene o effettuata una prestazione, la fattura immediata vede la luce.
Equitalia: Basilicata, tempi d’attesa ridotti a Matera
In Basilicata, ed in particolare a Matera, le attese sono ridotte presso lo sportello di Equitalia con una conseguente maggiore accessibilità ai servizi da parte dei cittadini. Questo dopo che lo sportello di Equitalia con sede a Matera, al numero 10-20 di via Vico XX Settembre, è stato ristrutturato proprio con l’obiettivo di rendere più rapida ed agevole l’accessibilità ai servizi da parte dei cittadini/contribuenti. In particolare, all’interno del locale ristrutturato ora sono tre i punti consulenza grazie ai quali è possibile ridurre le attese al fine poi di poter effettuare i pagamenti e/o richiedere un provvedimento di rateazione per il debito tributario. Ora c’è anche un “totem” elimina code per rendere più agevole l’attesa di chi aspetta il proprio turno, così come l’area attrezzata con la ristrutturazione è più che triplicata passando da una superficie di 50 a ben 180 metri quadrati; il tutto a fronte e nel rispetto del superamento delle barriere architettoniche al fine di garantire piena accessibilità alla struttura anche da parte dei disabili.
Oneri fiscali: abbattimento del 25% entro il 2012
Nel nostro Paese, entro il 2012, gli oneri fiscali dovranno essere abbattuti del 25%. E’ questo l’obiettivo che, in accordo con quanto reso noto ieri dall’Agenzia delle Entrate, ci si è posti in attuazione del cosiddetto “Taglia-oneri amministrativi” introdotto nell’ambito del Decreto Legge numero 112 del 2008. Al riguardo il Dipartimento della Funzione Pubblica, congiuntamente con l’Agenzia delle Entrate, ha fornito dei risultati inerenti proprio le misure degli oneri fiscali ed amministrativi tenendo conto dei classici adempimenti cui sono chiamati le imprese: dalle anticipazioni in conto fiscale del rimborso dell’imposta sul valore aggiunto (Iva) alle istanze di rimborso del credito Iva e passando per la dichiarazione annuale Iva, la comunicazione dei dati ed il modello 770 semplificato, ovverosia la dichiarazione unificata dei sostituti d’imposta.
Entrate: indetto un concorso sulla storia del Fisco nell’unità nazionale
“Il nostro Piemonte, piccolo per territorio, acquistò credito in Europa perché grande per le idee che rappresenta e non siamo insensibili al grido di dolore che da tante parti d’Italia si leva verso di noi”: questo celebre discorso di Vittorio Emanuele II è il preludio all’unità italiana del 1860-1861 e a centocinquanta anni dai moti risorgimentali la regione Piemonte ritorna a essere protagonista grazie a un concorso che riunirà tematiche storiche e questioni fiscali e tributarie. Di cosa si tratta? L’Agenzia delle Entrate, coi suoi uffici presenti nella regione settentrionale, e diversi istituti scolastici hanno infatti deciso di celebrare in maniera degna un evento così importante, promuovendo una borsa di studio e un concorso che approfondirà il tema della storia e del ruolo del fisco nell’unità d’Italia. Un contributo fondamentale in questo senso verrà fornito dall’Istituto per la Storia del Risorgimento con il suo comitato delle città di Alessandria e Asti.
Università: Torino, assistenza rilascio codice fiscale
L’iniziativa, a Torino, relativa al rilascio del codice fiscale a favore degli studenti universitari stranieri, attraverso due sportelli decentrati del Fisco, uno presso il Politecnico, e l’altro presso l’Università di Torino, al centro immatricolazioni dell’Ateneo, si è chiusa con successo. A darne notizia è stata la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate del Piemonte che nelle scorse settimane aveva annunciato il lancio dell’iniziativa al fine di venire incontro agli studenti stranieri nel periodo e nella fase più calda per quel che riguarda le procedure di immatricolazione universitaria. Questo perché, in accordo con quanto mette in risalto proprio l’Agenzia delle Entrate, il rilascio del codice fiscale è fondamentale per gli studenti universitari stranieri, una volta arrivati in Italia, al fine non solo di iscriversi all’Ateneo, ma anche per altri adempimenti importanti come il permesso di soggiorno, la stipula dell’assicurazione sanitaria e/o di un contratto di affitto, oppure il semplice acquisto di una scheda Sim per il proprio telefono cellulare.