Il Fisco irlandese riduce il rischio sul transfer pricing

 Risale ormai a più di un mese e mezzo fa l’introduzione in Irlanda di una innovativa guida fiscale, volta in particolare a regolare le tematiche legate al cosiddetto transfer pricing: in effetti, le Entrate della nazione britannica hanno introdotto alcune fondamentali novità in questo senso, cercando di venire incontro nella maggior misura possibile ai contribuenti. La legge che ha portato al nuovo regime di transfer pricing, vale a dire il Finance Bill 2010, prevede che le imprese sono tenute a disciplinare e documentare i prezzi di trasferimento che sono stati adottati nel corso delle loro specifiche attività e, inoltre, la lacuna relativa alla forma e ai requisiti da rispetto in tal senso è stata colmata proprio dalla nota in questione.

Evasione fiscale: quando i costi non tornano nel bilancio

 Hanno un controvalore pari a ben sei milioni di euro, in provincia di Brescia, le tre vittorie in contenzioso da parte dell’Agenzia delle Entrate presso la Commissione tributaria. A darne notizia è l’Amministrazione finanziaria dello Stato nel precisare che le tre vittorie in contenzioso sono state ottenute dall’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate di Salò a seguito di avvisi di accertamento a carico di alcune imprese che operano sul territorio di Brescia. A seguito di una segnalazione da parte della Guardia di Finanza, infatti, il Fisco ha contestato l’emissione di fatture inesistenti da parte di un’azienda edile bresciana che, sulla base dei movimenti bancari, hanno fatto emergere i pagamenti di queste fatture fittizie ed i successivi riaccrediti delle somme che sono stati effettuati dallo stesso soggetto.

Evasione fiscale edilizia con le compensazioni indebite

 A Ravenna l’Agenzia delle Entrate ha stanato un’impresa che utilizzava il Fisco come un Bancomat andando a portare in compensazione crediti inesistenti e, di conseguenza, andando ad accumulare nel tempo un vero e proprio tesoretto. L’evasione fiscale scoperta, comprendendo le imposte non versate, le sanzioni e gli interessi, ammonta a ben due milioni di euro che quindi ora l’impresa ravennate, operante nel settore dell’edilizia, dovrà restituire al Fisco a conclusione dei controlli avviati dalla Direzione Provinciale delle Entrate. In particolare, secondo quanto si legge in una nota emessa dalla Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate della Regione Emilia-Romagna, l’indagine a carico dell’impresa edile è partita nel 2007 con gli “007” del Fisco che hanno rilevato come la ditta da un lato non versava le ritenute sui debiti da lavoro dipendente, e dall’altro andava a portare in compensazione crediti inesistenti sull’imposta sul valore aggiunto (Iva) andando a creare un doppio danno all’Erario visto che poi il Fisco, in base alle somme che risultavano dalle compensazioni illecite, doveva andare a riversare gli importi agli enti previdenziali.

Ciat: a ottobre si discuterà dei modelli per un fisco più efficiente

 C’è grande attesa per la conferenza del prossimo mese di ottobre organizzata dal Ciat: il Centro Interamericano delle Amministrazioni Tributarie ha infatti deciso di riunire a Parigi tutti i propri membri dal 18 al 21 ottobre prossimi, in modo da discutere in maniera approfondita e minuziosa di tematiche tributarie, in particolare dei miglioramenti da apportare all’amministrazione fiscale per ottenere servizi più efficienti e dei nuovi modelli organizzativi da utilizzare. È ovvio che il Fisco francese fornirà un supporto più che valido in questo senso. Dopo l’edizione del 2009 tenutasi a Napoli, l’evento di quest’anno vedrà invece le importanti partecipazioni dei diversi rappresentanti delle nazioni appartenenti all’organizzazione in questione, ma non mancheranno nemmeno gli esponenti della Commissione Europea, dell’Ocse e di tutte quelle organizzazioni che operano a livello internazionale e che sono interessate alle tematiche fiscali. Di cosa si dibatterà con esattezza?

Agenzia delle Entrate e MIUR ancora insieme per la legalità fiscale

 Fisco e Scuola”, il progetto congiunto tra l’Agenzia delle Entrate ed il MIUR, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, continua grazie al rinnovo, per la terza volta, firmato da un lato da Attilio Befera, Direttore dell’Agenzia delle Entrate, e dall’altro da Giuseppe Cosentino, Capo Dipartimento per l’Istruzione, affinché i piccoli studenti possano tornare a lezione di fisco e, con l’educazione alla legalità fiscale, essere da grandi degli onesti contribuenti. Intanto, l’Agenzia delle Entrate ha fornito alcuni numeri su “Fisco e Scuola”, un progetto che, nato nel 2004, ha portato alla messa a punto di quasi 9.000 iniziative per gli studenti delle scuole medie superiori ed inferiori di tutto il Paese con rappresentazioni teatrali, seminari, convegni, visite guidate presso gli uffici delle Entrate, ma anche laboratori e lezioni in presenza dei funzionari del fisco.

Cartelle di pagamento: sono nulle se manca la motivazione

 La sentenza 8071 che la Corte di Cassazione ha provveduto a pubblicare di recente ha messo in luce dei fondamentali chiarimenti per quel che concerne il trattamento fiscale delle cartelle di pagamento esattoriale; in particolare, la suprema Corte è intervenuta per disciplinare in modo adeguato un ricorso che era stato presentato da un contribuente, dato che a quest’ultimo era stata applicata una determinata sanzione pecuniaria, ma senza specifiche motivazioni a supporto. Bisogna in effetti ricordare che quando si parla delle cartelle di pagamento in ambito tributario, è necessario un obbligo di motivazione, soprattutto quando, così come è accaduto nella fattispecie giudicata in tal caso, il soggetto che è tenuto a effettuare il versamento non è a conoscenza delle ragioni dell’irrogazione stessa.

Agenzia delle Entrate e Terzo Settore: il dialogo continua

 Il dialogo tra l’Agenzia delle Entrate ed il Terzo settore continua. A farlo presente in data odierna, giovedì 22 luglio 2010, con una nota, è stata proprio l’Agenzia delle Entrate nel sottolineare come il Fisco stia mantenendo fede agli impegni assunti con le realtà del no profit; il tavolo tecnico, infatti, a Roma, presso la sede di via Cristoforo, è tornato a riunirsi al fine di trovare soluzioni condivise in merito alle tematiche inerenti l’attività di enti ed associazioni senza scopo di lucro. Nel dettaglio, il tavolo tecnico, in presenza dei rappresentanti dell’Amministrazione finanziaria dello Stato, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, del Forum del Terzo Settore, e dell’Agenzia per le Onlus si è nuovamente riunito per discutere delle problematiche e degli adempimenti legati al controllo degli enti no profit. A conclusione del tavolo l’Agenzia delle Entrate sottolinea come i componenti abbiano espresso soddisfazione per i risultati raggiunti, e come la prosecuzione dei lavori sia stata già fissata a dopo la pausa estiva.

Cartelle Equitalia: pagamento con Reti Amiche

 Pagare le cartelle di pagamento di Equitalia attraverso il circuito “Reti Amiche” diventa realtà grazie al protocollo d’intesa che al riguardo è stato stipulato tra Renato Brunetta, Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, e Attilio Befera, Presidente di Equitalia, nell’ambito degli obiettivi di semplificare ai cittadini l’accesso alla pubblica amministrazione. In questo modo con l’accordo Equitalia si impegna a permettere il pagamento dei tributi attraverso il circuito “Reti Amiche” andando ad adottare degli standard tecnologici in grado di far interagire la pubblica amministrazione con i soggetti creditori coinvolti nelle procedure di riscossione, ovverosia l’Agenzia delle Entrate, gli Enti Locali e l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps). A tal fine, in accordo con quanto recita una nota emessa da Equitalia, sarà il codice a barre inserito sul bollettino, unitamente allo scontrino che verrà rilasciato come garanzia di avvenuto pagamento, a permettere, nell’ambito dei pagamenti che avverranno attraverso il circuito “Reti Amiche”, una maggiore velocità ed una maggiore sicurezza.

Malta è più vicina all’intesa fiscale con Uruguay e Cina

 Malta, e in modo speciale il governo de La Valletta, è molto impegnata in questi ultimi giorni nel perfezionamento di alcune intese di rilevante interesse fiscale e tributario: è noto, infatti, come la piccola isola europea del Mediterraneo sia stata spesso considerata e scelta come uno dei principali paradisi fiscali a livello internazionale, tanto che l’Ocse l’ha inserita direttamente nella cosiddetta “lista nera”, l’elenco di nazioni con una fiscalità di tipo agevolato. Ma gli ultimi impegni maltesi fanno capire che la direzione intrapresa è quella del ravvedimento. In particolare, l’esecutivo in questione ha fatto sapere di aver portato a conclusione delle importanti trattative con la Cina per quel che concerne le doppie imposizioni: si è trattato, in tal senso, di un testo che è stato redatto e negoziato prendendo spunto dalle norme internazionali, soprattutto il modello stilato dall’Ocse in riferimento alla convenzione fiscale sul reddito e sul patrimonio. Occorre comunque precisare che l’accordo è piuttosto innovativo, visto che andrà a sostituire in maniera totale il precedente riferimento, ormai vecchio di diciassette anni.

 

Iva gas caldaie: class action del Sunia

 In Italia esiste un divario del 10% in termini di Iva applicata sul gas consumato per gli impianti centralizzati rispetto a quelli autonomi. Per l’impianto autonomo, infatti, si paga l’Iva ridotta al 10%, mentre per quello centralizzato scatta l’Iva al 20%; a mettere in evidenza questa disparità è il Sunia, Sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Assegnatari, che al riguardo ha reso noto l’avvio di una class action contro l’Agenzia delle Entrate. Questo perché la differenza relativa all’applicazione dell’Iva non viene effettuata e valutata in funzione del consumo medio di gas da parte dell’utente finale, ma in relazione alla tipologia di impianto per la produzione di acqua calda. Per questo il Sunia, nel far presente come il riscaldamento per le famiglie italiane sia il più tassato del Vecchio Continente, con la class action punta a fare in modo che l’Agenzia delle Entrate provveda a modificare un orientamento che a carico degli utenti finali non solo è penalizzante, ma anche palesemente anomalo.

Tasse: Toscana, un software per scovare gli evasori

 Si chiama “Elisa“, ed è un sistema informativo avanzato di gestione di banche dati in grado di incrociare informazioni sensibili sulle tasse a livello statale, comunale e regionale in modo tale da poter scovare più facilmente gli evasori. E’ questa una delle iniziative che in futuro sarà messa in campo nella Regione Toscana per lanciare la sfida, in vista del federalismo fiscale, in materia di lotta all’evasione fiscale e contributiva. Secondo quanto dichiarato dall’assessore alle finanze e al bilancio della Regione Toscana, Riccardo Nencini, occorre mettere a punto un sistema più efficiente, e per questo serve un vero e proprio patto antievasione in grado di poter coinvolgere tutte le istituzioni: dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani all’Agenzia delle Entrate e passando per l’Inps, la direzione regionale dell’Aci, l’Unione delle Province, Equitalia ed il comando regionale della Guardia di Finanza.

Il Belgio punta sul fisco per la sua presidenza di turno dell’Ue

 Il mese di luglio dell’Unione Europea è cominciato con la presidenza belga in seno al Consiglio, come normale avvicendamento dopo il turno della Spagna: se le intenzioni iberiche erano soprattutto quelle di applicare il trattato di Lisbona, dal governo di Bruxelles giungono invece indicazioni che parlano della tassazione oltre la crisi economica e della riforma della governance come priorità assolute. Dunque, ci si è spostati in modo piuttosto netto sul versante fiscale e tributario. Quali questione intende affrontare maggiormente il Belgio? Anzitutto, le sfide principali riguardano i modi per migliorare i prelievi sui redditi da risparmio nel territorio dell’Unione, le intese tra stati membri e nazioni terze in riferimento allo scambio di informazioni rilevanti e il codice di condotta nel settore della tassazione imprenditoriale, con un occhio di riguardo per quel che concerne la trasparenza fiscale e il cosiddetto transfer pricing.

 

Studi di settore: Veneto, istituiti due nuovi gruppi di lavoro

 Lunedì scorso, 12 luglio 2010, a Palazzo Erizzo, dove si trova la sede della Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate della Regione Veneto, si è tenuta una riunione dell’Osservatorio Regionale con all’ordine del giorno, in materia di studi di settore, la periodica verifica per quel che riguarda, per i vari gruppi territoriali, lo stato di avanzamento dei lavori. A darne notizia venerdì scorso con un comunicato ufficiale è stata proprio la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate della Regione Veneto nel sottolineare come il Direttore, unitamente ad altri dirigenti, ai Direttori provinciali ed ai Direttori degli Uffici delle Entrate di Vicenza 1 e di Vicenza 2, abbiano incontrato sia le Associazioni di categoria dei settori del commercio, dell’industria e dell’artigianato, sia i rappresentanti degli Ordini professionali.

Fisco d’estate: campagna anti-evasione Riviera romagnola

 Gli operatori economici della Riviera romagnola, con l’arrivo della nuova stagione estiva, sono tornati nel mirino del fisco, ed in particolare dell’Agenzia delle Entrate di Rimini, la quale ha passato al setaccio ristoranti, alberghi e stabilimenti balneari scovando ben 5 milioni di euro di imponibile accertato che è stato nascosto all’Erario. A darne notizia è la Direzione regionale delle Entrate dell’Emilia-Romagna che ha fornito un primo bilancio relativo alla campagna anti-evasione nella Riviera romagnola da parte dell’Agenzia di Rimini che, relativamente agli anni di imposta dal 2005 al 2007, ha posto “sotto controllo” l’attività di ben 33 alberghi, nove ristoranti e ben 55 stabilimenti balneari dell’area del riminese. Ebbene, tra questi ben 22 hanno addirittura dichiarato bilanci in perdita, mentre altri otto soggetti dichiaravano redditi pari a zero; invece, per questi 30 operatori economici l’imponibile accertato è stato pari ad oltre due milioni di euro.