Manovra finanziaria: le misure contro gli immobili non registrati

 Tra le tante misure che sono presenti all’interno del Decreto Legge 78 del 2010 (meglio noto come la Manovra finanziaria relativa a quest’anno) ve ne sono di molto importanti per quel che concerne il contrasto dell’evasione fiscale e dei contributi: di cosa si tratta esattamente? In particolare, il programma prevede un’attenzione maggiore nei confronti degli immobili che non vengono registrati presso i consueti uffici del catasto. Entrando nel dettaglio del testo normativo, c’è da dire che sono due le date da prendere in considerazione: il 31 dicembre di quest’anno è infatti il termine ultimo da rispettare da parte di coloro che detengono diritti reali su immobili che non sono stati censiti al catasto e che quindi hanno l’obbligo di aggiornare un’apposita dichiarazione; il prossimo 30 settembre, invece, sarà il giorno in cui l’Agenzia del Territorio provvederà a porre fine alle operazioni preliminari alla presentazione dei moduli.

 

Obama: con la tassa sull’inquinamento finanziamo le bonifiche

 Il Consiglio Nazionale delle Ricerche ha analizzato ultimamente i dati meteorologici e chimici dell’ambiente in cui vive la popolazione mondiale e ha scoperto che alcuni picchi inquinanti negli Stati Uniti possono essere trasportati fin verso l’Asia. E’ stato rilevato che una massa d’aria inquinata in soli otto giorni viaggia dall’Est asiatico fino al centro degli Stati Uniti prima di esaursi.

L’inquinamento atmosferico non conosce confini nazionali – ha sottolineato Charles Kolb, presidente della commissione che ha redatto il rapporto e presidente dell’Aerodyne Research Inc. – , l’atmosfera si connette tra regioni remote del nostro pianeta. Le emissioni in un solo Paese possono influire sulla salute umana e dell’ecosistema in Paesi lontani sottovento. Anche se è difficile quantificare queste influenze, in alcuni casi l’impatto è notevole in termini di prospettive legislative e di sanità pubblica.

Tassa sulle banche all’insegna della flessibilità

 I leader Ue hanno raggiunto l’intesa sull’introduzione di una tassa sulle banche, ma sarà ogni singolo Paese a decidere i criteri. Le banche subiranno un prelievo affinchè contribuiscano al costo della crisi. Bisogna tassare chi ha messo a rischio il mercato, come sostiene la cancelliera tedesca Angela Merkel, mostrando il suo favore all’idea sia di una tassa sulle banche sia di una tassa sulle transazioni finanziarie. Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha chiarito nei giorni scorsi la posizione italiana all’indomani del consiglio europeo dei capi di stato e di governo e ha mostrato di non essere contrario al “principio” di tassare il sistema bancario per accantonare risorse in un fondo.

Ocse, è online la bozza 2010 del Model Tax Convention

 L’Ocse (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) compie un importante passo dal punto di vista fiscale: in effetti, l’ente parigino, o, per meglio dire, il suo Comitato degli affari fiscali, ha provveduto a rilasciare la bozza provvisoria di aggiornamento relativo al Modello di convenzione tributaria, insieme al relativo Commentario. Si tratta di un documento fondamentale in questo senso e occorre sottolineare che verrà reso disponibile entro il prossimo mese di settembre, quando poi vi sarà anche la versione definitiva. Di cosa si tratta con esattezza? In pratica, il modello in questione altro non è che un update relativo a quest’anno e che presenta i tipici contenuti sostanziali in tal campo, ma sarà comunque obbligatorio sottoporlo all’approvazione del Consiglio della stessa Ocse, operazione che avrà luogo nel corso del mese di luglio. Già nei mesi precedenti si era parlato abbastanza diffusamente di questa innovazione fiscale e, in aggiunta ai cambiamenti che erano stati apportati e rilasciati proprio in quelle occasioni, c’è da dire che l’update 2010 beneficia anche della presenza della bozza di revisione del novellato articolo 7 dello stesso Modello di convenzione fiscale dell’Ocse.

 

Il Fisco svedese si allinea agli Advance Pricing Agreement

 Il Riksdagen (il Parlamento della Svezia) e il Fisco della nazione scandinava (Skatteverket) hanno finalmente trovato un punto di contatto; in effetti, gli Apa (Advance Pricing Agreement) sono stati introdotti soltanto da pochi mesi, ma era necessaria l’approvazione del governo di Stoccolma. A questo punto, il programma in questione andrà a riguardare tutti quei contribuenti che fanno parte del novero delle società da tassare in Svezia, ma anche le compagnie estere che sono stabilmente organizzate in questo territorio e le varie partnership. Come funziona questo accordo nello specifico? Anzitutto, è necessario presentare una richiesta all’Agenzia delle Entrate svedese, anche se le raccomandazioni in questo senso parlano di incontri preliminari e antecedenti questo momento. La differenza dell’ordinamento svedese rispetto ad altri risiede soprattutto nel fatto che i soggetti interessati dal programma devono pagare una tariffa, la quale cambia di ammontare a seconda delle situazioni: la somma va infatti dalle 150.000 corone (l’equivalente di 15.000 euro) per la richiesta di Apa, fino a 125.000 corone per quel che concerne il rinnovo dell’accordo già in essere in cui sono stati introdotti dei cambiamenti.

 

Pensioni: spesa previdenziale aumenta, ma gli importi sono modesti

 In Italia essere pensionati non si può certo dire che rappresenti un lusso. Anzi, gli ultimi dati forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) rivelano come ci siano quasi 1,8 milioni di pensionati che percepiscono mensilmente una prestazione avente un importo sotto i 250 euro, ovverosia ben al di sotto del limite di sopravvivenza. Ma quasi la metà dei pensionati, pari a ben 7 milioni di persone, prendono addirittura meno di 500 euro a conferma di come nel nostro Paese, a fronte di una tassazione elevata anche sui pensionati, e di una spesa previdenziale che tende ad aumentare, gli importi erogati risultino essere alquanto modesti. Contribuenti.it, Associazione Contribuenti Italiani, che ha commissionato a KRLS Network of Business Ethics di effettuare l’identikit del pensionato nel nostro Paese, sottolinea tra l’altro come ad incrementare la media degli importi di pensione contribuisca una piccola percentuale di privilegiati, pari allo 0,4% del totale, che prende addirittura oltre 3.000 euro al mese.

Fisco Emilia-Romagna, strumenti caccia evasori funzionano

 In Emilia-Romagna, nell’ambito dell’accordo antievasione tra l’Agenzia delle Entrate ed i Comuni, sono stati già riscossi oltre un milione di euro. A darne notizia è la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate dell’Emilia-Romagna nel sottolineare come l’alleanza abbia portato a quasi tremila segnalazioni, 23 milioni di imponibile recuperato ed oltre settecento avvisi di accertamento. Attualmente i Comuni dell’Emilia-Romagna alleati con il Fisco sono il 54% del totale, 187 Enti locali per l’esattezza, con Bologna in pole position con oltre seicento segnalazioni qualificate ed a seguire Carpi e Rimini con, rispettivamente, 269 e 256 segnalazioni. Le segnalazioni qualificate, in ragione di quasi sette casi su dieci, hanno riguardato il capitolo relativo al patrimonio immobiliare ed alla proprietà edilizia; grazie a queste segnalazioni da parte degli Enti locali è stato così possibile risalire ad affitti in nero ma anche a proprietà immobiliari che non sono state indicate nella dichiarazione dei redditi.

Ue: il Rapporto Monti ha illustrato le principali proposte fiscali

 Risale ormai a un mese fa la pubblicazione del rapporto denominato “Una nuova strategia per il mercato unico al servizio dell’economia e della società europea”: si tratta di un lavoro elaborato da Mario Monti, noto economista del nostro paese, il quale risponde pienamente alle richieste del presidente della Commissione Europea, Josè Manuel Barroso, circa il rinnovamento strategico in questo campo. L’importanza di tale lavoro risiede essenzialmente nelle raccomandazioni e nelle proposte che si possono estrapolare e la loro utilità per il continente europeo. Quello che auspica Monti è un concetto di economia sociale di mercato competitiva, utilizzando in maniera decisa e concreta il coordinamento fiscale in modo da difendere la sovranità tributaria. Come si può ottenere questo risultato? Secondo il rapporto in questione, l’Unione Europea, con i suoi 27 stati membri, presenta delle realtà molto variegate dal punto di vista di tasse e imposte, un elemento che comporta come prima conseguenza distorsioni e forti possibilità di evasione.

 

Contenzioso fiscale: Entrate Campania, maxi-recupero imposte

 L’Agenzia delle Entrate, ed in particolare la Direzione regionale della Campania, ha reso noto che l’ufficio di Napoli 2 ha ottenuto in Cassazione una vittoria nell’ambito di un contenzioso con un’azienda che gestiva un grande parco divertimenti. Trattasi, nello specifico, di una vittoria da ben 12 milioni di euro nell’ambito di un accertamento che ha portato a scovare un’evasione pari a ben 20 milioni di euro di ricavi che, considerando tutte le tasse evase sul fatturato, unitamente alle sanzioni, hanno fatto scattare imposte per ben 12 milioni di euro. Nel dettaglio, la società, pur operando con finalità di lucro, aveva commissionato ad una tipografia la stampa di ben 1,5 milioni di biglietti omaggio per il parco divertimenti. Nell’ambito di tale iniziativa l’ufficio di Napoli 2 ha conseguentemente accertato come l’operazione fosse finalizzata alla mancata emissione di altrettanti biglietti; quindi, dai biglietti omaggio è “scattata” l’evasione dei ricavi, attraverso una deduzione impropria dei costi, per i quali il Fisco ha avviato una contestazione che ha interessato tutti i vari gradi di giudizio a livello provinciale e regionale fino ad arrivare alla Cassazione.

Entrate: tappa lucana per l’iniziativa “Il Fisco mette le ruote”

 È cominciata ieri e terminerà nel corso della giornata di domani la prima tappa in Basilicata dell’Agenzia delle Entrate col suo camper, simbolo e realtà concreta dell’iniziativa fiscale “Il Fisco mette le ruote”: il primo comune che è stato coinvolto in questo senso è stato Latronico (siamo in provincia di Potenza), il quale beneficerà dell’assistenza e delle informazioni dell’amministrazione finanziaria “itinerante”. Dunque, il programma in questione continua a rimanere nell’Italia meridionale, visto che, prima della Basilicata, il camper si era fermato in Calabria, ma gli obiettivi principali rimangono sempre gli stessi, vale a dire quelli di avvicinare il più possibile il mondo delle tasse e del fisco ai cittadini del nostro paese, in modo da non trovarli impreparati nel momento in cui sarà necessario adempiere agli obblighi tributari. Tra l’altro, si tratta di un’iniziativa che presenta un merito indiscusso, vale a dire quello di portare le informazioni su tasse imposte nelle zone che non sono dotate di uffici delle Entrate. L’Agenzia ha scelto la centralissima piazza Fontanavilla come luogo prescelto a Latronico per lo stanziamento del camper, il quale provvederà a fornire i suoi servizi in questi tre giorni in maniera continuata dalle 10 fino alle 18.

 

Rimborsi fiscali e accertamenti: nuovi tentativi di truffa

 I mesi a cavallo tra la primavera e l’estate, ogni anno, sono quelli decisamente più “caldi” ed impegnativi dal fronte degli adempimenti fiscali visto che scadono prima i termini per il modello 730, e poi quelli per la presentazione del modello Unico, ma anche per gli studi di settore per chi ha tale obbligo. Purtroppo in questi casi molto spesso aumentano i tentativi di truffa a carico dei contribuenti da parte di truffatori e finti funzionari dell’Agenzia delle Entrate. Non a caso, la Direzione regionale Lombardia dell’Agenzia delle Entrate ha nuovamente messo in guardia in data odierna i contribuenti da tentativi di truffa che spaziano dai rimborsi fiscali agli abbonamenti alle e-mail sugli accertamenti e passando per le marche da bollo contraffatte. Come difendersi allora da questi tentativi di truffa? Ebbene, l’Agenzia delle Entrate Lombardia al riguardo ricorda come il Fisco non contatti telefonicamente i contribuenti, e neanche a mezzo posta elettronica per chiedere i dati sensibili, ad esempio, per un rimborso fiscale.

Eire 2010: presentato il libro delle regole dell’Agenzia del Territorio

 L’Expo Italia Real Estate 2010 si è caratterizzato per una importante innovazione dell’Agenzia del Territorio: in effetti, Gabriella Alemanno, direttore generale della stessa Agenzia, e Gianni Guerrieri, direttore dell’Osservatorio sul mercato immobiliare e i servizi estimativi, hanno provveduto a presentare il Manuale operativo delle stime immobiliari. A cosa si riferisce nello specifico questa novità? In pratica, si tratta di un tomo di fondamentale importanza per quel che riguarda le richieste che giungono dal Fisco, dall’amministrazione pubblica e dai soggetti privati nell’ambito delle attività estimative negli immobili, soprattutto i fabbricati e le aree edificabili: mediante queste pagine sarà possibile, dunque, rispondere in modo efficace e competente a tutti i quesiti dei soggetti appena elencati. Il manuale in questione può essere definito come un vero e proprio “Documento delle regole” del Territorio ed è stato appositamente progettato per venire incontro alle esigenze dei tecnici e per semplificare tutte le attività estimative. La pubblicazione del volume, tra l’altro, si è resa necessaria alla luce di quanto disposto dal decreto legislativo 300 del 1999, il quale ha lasciato che fossero attuate in modo diverso le competenze dei servizi tecnici e che le attività del Demanio fossero scorporate.

 

Evasione imposte regionali: Toscana, metà delle tasse ai Comuni

 Grosse novità sono state annunciate in materia di lotta e di contrasto all’evasione fiscale nella Regione Toscana. L’On. Riccardo Nencini, Assessore regionale al Bilancio, ha infatti reso noto che è stata siglata con l’Anci, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, un’importante intesa che permetterà agli Enti locali aderenti di incassare il 50% delle imposte regionali che saranno recuperate. L’obiettivo è chiaramente quello di contrastare in maniera efficiente l’illegalità economica sul territorio, specie in quelle aree, a partire dal distretto di Prato, dove esiste un vero e proprio intreccio che, come messo in risalto dalla Guardia di Finanza, coinvolge le “economie etniche” con operatori economici del nostro Paese. L’Assessore Nencini ha inoltre colto l’occasione per sottolineare come questa novità in materia di lotta all’evasione fiscale permetterà di recuperare una quota parte di risorse che con la manovra finanziaria lo Stato centrale ha tagliato a scapito degli Enti locali e delle Regioni italiane.

Cassazione: anche i tovaglioli indicano il reddito dei ristoratori

 I ristoratori dovranno prestare massima attenzione anche ai tovaglioli utilizzati nei loro tavoli, in quanto si tratta di un ulteriore elemento in grado di ricostruire il profilo fiscale del contribuente; in effetti, come emerge da una presunzione dell’Agenzia delle Entrate e da una recente sentenza della Corte di Cassazione, la richiesta di un tovagliolo aggiuntivo da parte di un cliente deve essere fatta pagare e sottoposta a fatturazione, visto che la nostra amministrazione finanziaria va proprio a presumere la tassazione del provento. In realtà, le precedenti disposizioni di legge parlavano espressamente di una sottrazione del numero di tovaglioli dal totale per altri scopi specifici. A questo punto però, si può ben comprendere come delle incongruenze piuttosto gravi dal punto di vista del reddito d’impresa possano essere superate da tale analisi. Si è arrivati a queste conclusioni a seguito di una vicenda particolare, in base alla quale le Entrate di Bassano del Grappa avevano condotto una verifica su un ristorante per accertare la corretta implementazione delle normative tributarie.