E’ partita oggi, lunedì 7 giugno 2010, in Provincia di Genova, la nuova organizzazione degli uffici fiscali con l’avvio della Direzione provinciale dell’Agenzia delle Entrate. A darne notizia è la Direzione regionale dell’Amministrazione finanziaria nel sottolineare come nulla cambia per i servizi offerti al cittadino/contribuente, mentre contestualmente aumenteranno le azioni di contrasto all’evasione fiscale: dalle indagini finanziarie al redditometro e passando per la lotta alle compensazioni di crediti fittizi, elusione fiscale, e le truffe delle cosiddette “società cartiere”. Nel dettaglio, a Genova la Direzione provinciale dell’Agenzia delle Entrate è a partire da oggi costituita da quattro Uffici territoriali, di cui uno a Chiavari, uno a Rapallo e due a Genova, ed un unico Ufficio Controlli, che si occupa di contenzioso e di accertamenti fiscali, che ha competenza su tutta la Provincia.
News Fiscali
Imprese: tasse alte e peso burocrazia eccessivo
La tassazione a carico delle imprese è alta, fin troppo, ma i costi che le imprese italiane devono mettere in preventivo per la propria attività non sono solamente quelli fiscali, ma anche quelli burocratici che spesso incidono fortemente sulle PMI. Non a caso, in accordo con uno studio effettuato dalla CGIA di Mestre, nel nostro Paese la burocrazia alle piccole e medie imprese costa la bellezza di 11,5 miliardi di euro all’anno, ovverosia ben un punto percentuale di prodotto interno lordo italiano. E visto che 95 aziende su 100 in Italia sono micro e piccole imprese, ne consegue che il peso più elevato della burocrazia è a carico delle PMI che hanno meno di dieci addetti. Quando si parla di peso burocratico a carico delle imprese si intende l’iter relativo agli adempimenti di natura fiscale, ma anche e soprattutto i costi burocratici che occorre mettere in preventivo per la gestione del personale, per l’ambiente, la sicurezza e la formazione.
Poco meno di un mese per le adesioni allo scudo fiscale australiano
Il mese di giugno è appena iniziato, ma in Australia già si pensa al suo ultimo giorno, visto che si tratterà dell’ultima data utile per i contribuenti oceaniani per aderire all’ancora di salvataggio offerta dal fisco per agevolare il rientro di capitali dall’estero: l’Australian Taxation Office, l’amministrazione finanziaria australiana, ha dunque deciso di non offrire altre proroghe, anche perché questo provvedimento normativo del governo di Canberra intende combattere in maniera seria e mirata l’evasione fiscale, il naturale proseguimento dello scudo fiscale della fine dello scorso anno. Che cosa accadrà a quei soggetti che aderiranno al nuovo scudo? La questione principale in questo caso riguarda le sanzioni: in effetti, nell’ipotesi in cui il totale dei ricavi del contribuente non eccede la soglia dei 15.000 dollari annui, allora la regolarizzazione avrà luogo in modo semplice e con una normale comunicazione del proprio profilo tributario.
Studi di settore anomali, lettere a 109 mila contribuenti
Il Fisco, in materia di studi di settore, ha annunciato d’aver predisposto a carico di ben 109 mila contribuenti l’invio di una segnalazione di anomalia in vista della presentazione del modello Unico 2010. A darne notizia è l’Agenzia delle Entrate nel precisare al riguardo come attraverso una apposita Circolare, la numero 30/E diffusa in data odierna, venerdì 4 giugno 2010, si punti a far luce su delle incoerenze riguardanti la gestione dell’attività negli anni che vanno dal 2006 al 2008. Interessati a quella che risulta essere in tutto e per tutto come una pioggia di comunicazioni sono anche gli intermediari che hanno provveduto per conto dei contribuenti a trasmettere le dichiarazioni lo scorso anno.
Lega Nord: colpire gli ambulanti immigrati contro l’evasione fiscale
Sono note ormai da tempo le “crociate” portate avanti dalla Lega Nord nei confronti della questione degli immigrati, una sorta di marchio di fabbrica e neanche l’ultima mozione del partito è stata da meno: la proposta è stata presentata alla Camera dal capogruppo Marco Reguzzoni e riguarda da vicino il tema dell’evasione fiscale e del contributo non indifferente che viene dato al fenomeno dal commercio ambulante, soprattutto quello cinese. L’intento è chiaramente politico, oltre che tecnico, visto che si intende colpire un’attività che è notoriamente posta in essere in nero per la sua totalità; secondo quanto fatto osservare dal partito lombardo, si tratta di una vera e propria filiera illegale, in cui tutte le componenti, dalla produzione fino all’importazione e alla vendita, rappresentano i protagonisti principali di un’evasione totale dal fisco, un danno serio per la nostra amministrazione finanziaria e per il commercio regolare.
Elusione fiscale: Campania, Entrate recupera due milioni di euro
Attraverso una intensa e minuziosa attività di intelligence, l’Agenzia delle Entrate, con la formula dell’accertamento con adesione, ha incassato due milioni di euro nell’ambito della scoperta di un disegno elusivo alquanto sofisticato che è stato scovato dall’Amministrazione finanziaria. A darne notizia è la Direzione Campania dell’Agenzia delle Entrate nel sottolineare come si siano recuperate le somme sopra citate in virtù di una verifica fiscale effettuata dall’Ufficio Grandi contribuenti a carico di un impresa operante nel settore del terziario. Il tentativo di eludere il fisco, in accordo con quanto rivela l’Agenzia delle Entrate con una nota, è stato messo in atto attraverso un’operazione avente carattere straordinario e rappresentata dalla cessione di quote azionarie attraverso delle fiduciarie.
Paesi Bassi: Ok-app semplifica le importazioni dall’estero
Il fisco olandese si arricchisce di una interessante novità per quel che concerne le importazioni fiscali e il relativo trattamento tributario: in effetti, per tutte le informazioni relative a questo argomento esiste una specifica applicazione, creata appositamente dalla Dutch Tax and Customs Administration (l’amministrazione finanziaria dei Paesi Bassi), vale a dire un programma da installare comodamente sullo smartphone e in grado di riconoscere e di far approfondire al viaggiatore cosa è possibile importare e dove invece sono stati fissati dei divieti in questo senso. Ok-app, così è stato chiamato il programma in questione, avrà una serie molto completa di funzionalità, con il preciso obiettivo di evitare qualsiasi tipo di problema con le Dogane che si possono incontrare nei viaggi di ritorno: per ogni paese, infatti, l’applicazione ha predisposto informazioni e disposizioni approfondite, tra cui quelle relative ai beni oggetto di contraffazione e gli animali. Cosa offre inoltre questo programma così particolare? Ok-app è dotato praticamente di tutto, visto che la funzione Ok-scan consente di far diventare il proprio smartphone uno scanner, con il quale effettuare le stesse operazioni che vengono svolte dai doganieri in relazione al bagaglio.
Evasione fiscale: aumentano le barche intestate ai nullatenenti
L’Italia dal fronte dell’evasione fiscale è un Paese in grado di “fare scuola“. Non a caso siamo campioni mondiali di imponibile evaso sia perché in passato chi ha voluto truffare lo Stato l’ha fatta quasi sempre franca, sia perché a livello politico, salvo gli ultimissimi anni, la questione relativa all’evasione fiscale non ha mai rappresentato un tema in grado di “portare voti“. Ora però con la crisi che sembra senza fine, e con i conti dell’Italia che devono rimanere in ordine, il tema dell’evasione fiscale rispetto al passato ha assunto una dimensione politica ed è anche frutto di dibattiti e dispute accese tra la maggioranza e l’opposizione. Ma oltre alle parole servono anche i fatti visto che l’evasione fiscale si annida nel nostro Paese un po’ ovunque, e va a penalizzare oltremodo, oramai da anni, i contribuenti che le tasse le pagano alla fonte, ovverosia milioni di dipendenti e di pensionati che pagano per tutti e che oramai vengono definiti come i “soliti noti“.
Fisco e Scuola: in arrivo la pagella per il primo semestre 2010
Col mese di giugno si chiudono le scuole italiane e si chiude inevitabilmente anche l’iniziativa Fisco e Scuola dell’Agenzia delle Entrate, la quale può comunque presentare un bilancio di tutto rispetto per quel che riguarda questi primi sei mesi del 2010; in particolare, stupiscono soprattutto i numeri che sono stati fatti registrare dalla direzione lucana della nostra amministrazione finanziaria. In effetti, le Entrate della Basilicata sono riuscite a incontrare un numero superiore a mille studenti delle scuole coinvolte: con la pausa estiva si interrompe soltanto in maniera provvisoria questo stretto rapporto di collaborazione, con offerte didattiche sempre interessanti e il coinvolgimento di ben diciotto scuole dall’inizio di quest’anno. Il totale preciso dei ragazzi che hanno potuto beneficiare di questa iniziativa è di 1.164 unità, mentre gran parte degli istituti sono stati scuole medie, anche se non sono mancati i licei e gli istituti tecnici commerciali.
Cinque per mille: novità su ripartizione anni 2007 e 2008
Arrivano delle novità importanti per quel che riguarda la ripartizione dei fondi per il cinque per mille a valere sugli anni 2007 e 2008. L’Agenzia delle Entrate, in data odierna, 1 giugno 2010, ha infatti reso noto che, per effetto della Legge di conversione del Decreto Incentivi, c’è stato un ampliamento delle tipologie di enti del volontariato che possono essere ammessi al beneficio. Come diretta conseguenza, per questi nuovi potenziali beneficiari si sono subito aperti i termini per poter produrre le dichiarazioni sostitutive entro e non oltre la data del prossimo 30 giugno del 2010. In particolare, a valere sulla ripartizione dei fondi, ed a valere sull’anno 2007, i nuovi soggetti ammessi sono quelle fondazioni che sono riconosciute e che operano in settori quali la formazione, l’istruzione, l’arte, la promozione della cultura, l’assistenza sociale, lo sport dilettantistico e l’assistenza socio-sanitaria. A valere sull’anno 2008, in accordo con quanto precisa l’Agenzia delle Entrate con una nota ufficiale, vengono invece ammesse le stesse fondazioni ma quelle che operano senza fine di lucro sia in via prevalente, sia in via esclusiva.
Il Consiglio dei Ministri vara il nuovo redditometro
Sono novità di rilievo quelle indicate dal Consiglio dei Ministri per quel che concerne lo scostamento dal dichiarato: la nuova bozza di Decreto Legge che il governo sta approntando si riferisce infatti a un unico periodo d’imposta e vi sarà un’importante modifica della misura, la quale passerà dal 25% al 20%. Tali elementi andranno pertanto a cambiare quanto disposto dall’articolo 38 del Dpr 600 del 1973, relativo al cosiddetto redditometro. Cosa c’è di nuovo in questo senso? Anzitutto, sono stati individuati i fatti indice della capacità contributiva di ogni soggetto, vale a dire lo scostamento tra il reddito che viene sottoposto ad accertamento e quello che invece è effettivamente dichiarato. Si tratta di un fattore essenziale, visto che la rettifica fiscale può essere in tal modo legittimata e si possono prendere in considerazione anche le detrazioni d’imposta. Le innovazioni, però, si riferiscono anche al cosiddetto accertamento sintetico. Il riferimento normativo è l’articolo 39 dello stesso decreto citato in precedenza, in base al quale il reddito totale del contribuente può essere determinato in maniera sintetica prendendo come spunto qualsiasi spesa del periodo d’imposta.
Comuni caccia-evasori: Emilia-Romagna, salgono a 187
Sono Galliera e Castel Bolognese gli ultimi due Comuni che entrano a far parte, nella Regione Emilia-Romagna, della lista dei Comuni “caccia-evasori“. A darne notizia è la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate nel far presente come agli Enti locali che partecipano all’alleanza anti-evasione spetti, in base alle segnalazioni qualificate inviate, il 30% delle maggiori somme tra sanzioni, interessi e tributi effettivamente riscossi dall’Agenzie delle Entrate in base alle procedure di accertamento. I Comuni di Galliera e Castel Bolognese portano così complessivamente a 187 il numero dei Comuni “caccia-evasori” sulla base di un protocollo che nei mesi scorsi, al fine di contrastare l’evasione fiscale, hanno siglato da un lato l’Agenzia delle Entrate e dall’altro l’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani.
Studi di settore: Gerico 2010 valorizza il peso dei ricavi
La cosiddetta “versione beta” di Gerico 2010 ha un indubbio vantaggio: in effetti, essa consente di dare valore in maniera adeguata alla valutazione dei ricavi congrui, vale a dire di quei compensi che sono stati erogati nei riguardi degli amministratori soci. Come si procede dunque alla misura della variabile relativa proprio a questi specifici soci? Nell’ipotesi di un compenso che deriva da un contratto di lavoro dipendente o co.co.co., si può fare affidamento ai righi F19 o F16 (società di persone e di capitali), mentre negli altri casi tutto viene indicato nel quadro A. Se invece l’attività viene prestata senza l’attribuzione di un compenso, allora Gerico provvede a valorizzare la percentuale di lavoro che è stato prestato in base all’apporto; si tratta comunque di un sistema piuttosto particolare e che può dar vita a effetti distorti se si confrontano i vari tipi di società. La soluzione suggerita dall’Agenzia delle Entrate viene suggerita da un documento che risale ormai a due anni fa, la circolare 44/E del 2008.
Fisco ed atti giudiziari: stop alle doppie notifiche
L’Agenzia delle Entrate venerdì scorso, 28 maggio 2010, ha annunciato l’emanazione di una importante Circolare, la numero 27/E, con la quale viene posta sostanzialmente la parola fine sulle doppie notifiche di atti giudiziari tra il centro e la periferia dei competenti Uffici del Fisco. Nella Circolare, infatti, si spiega come il cittadino possa ora solamente notificare l’atto, in merito ad un contenzioso con il Fisco, solo all’ufficio periferico competente piuttosto che andarlo a notificare anche presso la sede centrale dell’Agenzia delle Entrate. Trattasi quindi di un chiarimento, una grossa novità che va ad alleggerire, in materia di adempimenti, sia il lavoro dell’Agenzia delle Entrate, sia il peso burocratico a carico del contribuente per la notifica degli atti processuali. Nella Circolare, visionabile sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, viene altresì spiegato come le notifiche debbano essere effettuate presso l’Avvocatura distrettuale o generale competente solo nel caso in cui l’Avvocatura stessa si è già costituita nei giudizi.