Giappone: Iva e debito pubblico vanno di pari passo

 La scure del debito pubblico incombe in maniera sempre più minacciosa sul Giappone: eppure, nel corso dell’ultimo semestre erano state delineate delle misure anti-crisi abbastanza chiare e precise, in particolare un taglio alle spese pubbliche e un freno all’aumento sul versante tributario. Ma sono stati sufficienti pochi mesi per rovesciare questa situazione, dato che i responsabili dell’Economia della nazione nipponica parlano ora espressamente di un innalzamento della pressione fiscale e delle voci di spesa. Dunque, le finanze del paese asiatico non vivono certo momenti tranquilli. C’è infatti da dire che il ministro delle Finanze del Giappone, Naoto Kan, e il suo viceministro, Naoki Minezaki, hanno già annunciato di voler avviare un’importante riforma del fisco, considerata uno degli obiettivi principali della Commissione appena costituita; le innovazioni principali andranno a riguardare l’elaborazione di misure volte a incrementare le aliquote di riferimento delle imposte indirette, oltre ad ampliare le basi imponibili in questo senso.

 

Gli studi di settore si evolvono in base al territorio

 Si è tenuta due giorni fa la riunione della Commissione degli esperti degli studi di settore: in particolare, sono stati esaminati, sviluppati e sottoposti ad approvazione i 69 studi che avranno efficacia a partire dal periodo d’imposta relativo al 2009. Nel dettaglio, questi stessi studi sono stati suddivisi a seconda del settore di riferimento: nello specifico, 12 di essi sono stati destinati alle attività professionali, 21 a quelle commerciali, 12 a quelle manifatturiere, mentre i restanti 24 si riferiscono alle attività dei servizi. C’è anche da dire che si è prestata una certa attenzione soprattutto allo studio di settore UG69U, il quale si riferisce espressamente all’ambito delle costruzioni. Perché tanto interesse? Stiamo parlando del primo studio a cui è stato applicato il metodo di analisi su base regionale, il quale è volto a rendere lo strumento più aderente alle realtà del territorio (il metodo è stato previsto dal Decreto legge 112 del 2008).

 

Scudo fiscale: attenzione ai termini per il versamento

 Entro il prossimo 28 febbraio 2010 è possibile versare l’imposta straordinaria relativa all’adesione allo scudo fiscale pagando un’aliquota al 6%; in merito, l’Agenzia delle Entrate, che ha reso noto d’aver pubblicato una circolare con le risposte agli operatori, ha fatto presente come quest’anno il 28 febbraio cada di domenica; ma ciò nonostante, contrariamente con quanto avviene per le imposte ordinarie, per le quali c’è lo slittamento al primo giorno lavorativo successivo, quello del 28 febbraio 2010 rimane per l’imposta straordinaria l’ultimo giorno utile per pagare l’aliquota al 6%. Dopodiché dall’1 marzo prossimo, e fino e non oltre il 30 aprile 2010, il saldo dell’imposta straordinaria per il rientro di asset e capitali detenuti in maniera illegale all’estero potrà avvenire attraverso il pagamento di un’aliquota al 7%. Per quanto riguarda il mancato slittamento del termine dal 28 febbraio all’1 marzo per l’aliquota al 6%, l’Agenzia delle Entrate ha fatto presente come ciò non sia possibile per il semplice fatto che i saldi delle imposte non riguardano versamenti di somme a favore dell’Erario.

Inaugurato lo sportello delle Entrate per la Camera di Commercio

 Enrico Sangermano, Direttore Regionale dell’Agenzia delle Entrate per la Campania, e Gennarino Masiello, presidente della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Benevento, hanno siglato una fondamentale convenzione volta ad offrire assistenza e informazione fiscale alle imprese della provincia campana. In effetti, le imprese che sono localizzate in questa zona del Sud Italia potranno beneficiare di uno sportello delle stesse Entrate, localizzato, nello specifico, all’interno dei locali in cui ha sede la Camera di Commercio di Benevento. Secondo Sangermano, si tratta di un messaggio preciso e importante rivolto dalla pubblica amministrazione ai cittadini:

La presenza di un nostro funzionario nella Camera di Commercio di Benevento rappresenta una vera e propria integrazione dei servizi che vengono offerti dalle varie amministrazioni, oltre alla possibilità per i contribuenti di avere un unico interlocutore istituzionale.

L’iniziativa rientra nella collaborazione, avviata da tempo dall’Agenzia, volta a cercare sinergie profonde sul territorio per coordinare al meglio le attività tributarie. Inoltre, non bisogna dimenticare i risparmi di tempo per i cittadini che lo sportello potrà comportare.

 

Scontrino parlante farmaci: i chiarimenti delle Entrate

 In risposta ai quesiti formulati da un dottore commercialista in materia di scontrino parlante legato all’acquisto dei farmaci, l’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione numero 10/E, la cui diffusione è avvenuta in data odierna, ha fornito tutta una serie di chiarimenti sull’ammissibilità delle deduzioni e delle detrazioni di imposta in funzione delle caratteristiche della ricevuta. In particolare, l’Agenzia delle Entrate “apre” ufficialmente allo scontrino parlante avente natura in sigla, ovverosia senza la necessità di indicare nello scontrino parlante “medicinale o “farmaco”, per esempio, ma vanno bene anche le abbreviazioni come “med.”, oppure “otc” per indicare il medicinale da banco, oppure ancora “f.co” per indicare il farmaco e “Sop” per indicare la vendita di un trattamento senza obbligo di prescrizione.

Entrate – Guardia di Finanza: operazione filiali banche slovene

 L’Agenzia delle Entrate, nell’ambito di un’operazione congiunta con la Guardia di Finanza, ha annunciato un nuovo “blitz” finalizzato a controlli e verifiche sui corretti adempimenti relativi all’Archivio dei rapporti finanziari. L’operazione rientra nell’ambito delle azioni di prevenzione e di contrasto all’evasione fiscale internazionale che, dopo aver fatto visita alle filiali in Italia di banche austriache, svizzere ed al confine con San Marino, hanno portato le Entrate e la GdF a bussare alla porta delle filiali con sede in Italia di banche slovene, ma anche a tutti quegli intermediari in possesso di partecipazioni di banche slovene, e filiali di banche italiane che, a livello territoriale, sono vicine ai confini sia con la Slovenia, sia con l’Austria. Al di là della nazionalità, l’Agenzia delle Entrate ha fatto presente come per i nuovi soggetti sottoposti a controllo, ben 68, le modalità applicate siano sempre le stesse.

Scudo fiscale e condono: servono solo a favorire i grandi evasori

 Quali sono nel nostro Paese i vantaggi legati alla messa a punto periodicamente di condoni e di scudi fiscali? Ebbene, sul tema Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani non ha dubbi, ed afferma, in accordo con le dichiarazioni del Presidente Vittorio Carlomagno, che questi servono a conti fatti a favorire i grandi evasori. Per l’Associazione è arrivato il tempo di dire basta, di chiudere la stagione dei condoni e delle “sanatorie” visto che, se un obiettivo poteva essere al riguardo quello della lotta all’evasione fiscale, allora la battaglia è stata clamorosamente persa. Contribuenti.it, infatti, rivela come anche lo scorso anno l’evasione fiscale nel nostro Paese sia cresciuta registrando una crescita addirittura a due cifre e pari all’11,5%. Questa percentuale emerge da un’indagine che KRLS Network of Business Ethics ha realizzato per Contribuenti.it prendendo a riferimento i dati che sono stati divulgati in tutta Europa dalle Polizie tributarie.

Redditi lavoro e pensione: ecco come il fisco diventa giusto

 Nel nostro Paese c’è una netta quanto palese e ben nota diseguaglianza nella distribuzione dei redditi. A “certificarlo” di recente è stata la Banca d’Italia con un’indagine da cui è emerso come il 10% delle famiglie italiane detenga poco più del 44% dell’intera ricchezza nazionale. Di conseguenza, per rendere il fisco italiano più giusto e più equo, salvaguardando i redditi da lavoro dipendente e quelli da pensione, ovverosia i redditi della maggioranza dei cittadini e delle famiglie italiane, occorre spostare il prelievo fiscale dalla tassazione alla fonte alle grandi ricchezze. Al riguardo, un documento della Cgil, dal titolo “Un fisco giusto per sostenere i redditi da lavoro e da pensione“, a cura di Agostino Megale, Beniamino Lapadula, Riccardo Sanna e Riccardo Zelinotti, traccia le linee guida sulla politica fiscale da adottare per spostare il peso del carico e rendere di conseguenza il fisco più giusto.

Fisco e tasse: con equità riparte economia italiana

 E’ possibile mettere mano al Fisco ed alla normativa che lo regola abbassando, tanto per iniziare, le tasse sui redditi da pensioni e da lavoro dipendente senza comportare il ricorso a “coperture” finanziarie da parte dello Stato? Ebbene, in Italia per i Sindacati questo è possibile: basta spostare il prelievo dal reddito al capitale partendo da un’armonizzazione/innalzamento delle imposte sulle rendite finanziarie. Al riguardo il Segretario confederale della Uil, Antonio Foccillo, ha sottolineato nei giorni scorsi come per far ripartire il nostro sistema economico sia necessario mettere mano seriamente alla questione relativa alla tassazione sui redditi da pensioni e da lavoro. Questo affinché il nostro sistema fiscale sia più equo, ma anche perché il minor prelievo fiscale alla fonte sui redditi da lavoro e sulle pensioni si andrebbe a tramutare in consumi con effetti positivi di rilancio del nostro ciclo economico che, dopo il -4,9% di Pil segnato nel 2009, rischia per il 2010 di doversi accontentare di una ripresa lenta, fin troppo.

Piemonte e Basilicata rinnovano le direzioni provinciali delle Entrate

 A partire dalla giornata di domani saranno attive e pienamente funzionanti le nuove direzioni provinciali di Cuneo e Potenza dell’Agenzia delle Entrate: come di consueto, si tratta di novità che rientrano nel più vasto programma a livello nazionale volto a riorganizzare gli uffici locali su base provinciale. Dunque, in questo caso saranno il Piemonte e la Basilicata le due regioni protagoniste dell’attivazione delle direzioni. L’obiettivo principale che si intende raggiungere è quello di rendere più funzionale e sviluppata l’azione di contrasto all’evasione fiscale, mediante una struttura molto più snella ed efficiente, rafforzando inoltre i vari servizi di assistenza e informazione tributaria che vengono solitamente destinati ai cittadini. Molto interessante è, in particolare, il caso di Potenza, provincia con la quale la Basilicata riesce a completare in maniera totale la riorganizzazione iniziata lo scorso mese di luglio, quando fu attiva la direzione di Matera.

 

Alleanza anti-evasione: Emilia-Romagna, nuovi Comuni siglano l’intesa

 Aumentano nella Regione Emilia-Romagna i Comuni “caccia-evasori“. In accordo con quanto reso noto nella giornata di ieri dalla Direzione regionale delle Entrate, infatti, nell’ambito dell’alleanza anti-evasione hanno siglato l’intesa nuovi Enti locali. Trattasi, nello specifico, del Comune di Sant’Ilario d’Enza, quello di Gatteo e quello di Vignola che, quindi, scendono in campo fianco dell’Agenzia delle Entrate nel contrasto all’evasione fiscale nell’ambito di un protocollo d’intesa siglato nei mesi scorsi dal Fisco con l’ANCI, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani. Con questi ultimi tre Comuni sul territorio emiliano romagnolo, quelli cosiddetti “cacciaevasori” nella Regione salgono a quota 174, di cui 21, su un totale di 30, nella Provincia di Forlì-Cesena; 29, su un totale di 47, in Provincia di Modena; 22 su 45 in Provincia di Reggio Emilia.

Studi di settore: tavola rotonda Entrate – Pmi

 In data odierna, 11 febbraio 2010, a Roma, s’è tenuta una tavola rotonda sugli studi di settore al fine di fare il punto sullo stato dell’arte; a darne notizia è l’Agenzia delle Entrate che ha trattato il tema con il Sose – Società per gli Studi di Settore S.p.A. – e con le associazioni delle imprese del commercio, dei servizi e dell’artigianato. Dall’incontro, ed in base ai risultati illustrati, è tra l’altro emerso come i “correttivi anticrisi” 2008 messi a punto per gli studi di settore abbiano funzionato. In merito, infatti, l’Agenzia delle Entrate ha messo in risalto il fatto che sono stati oltre un milione i contribuenti che, applicando i correttivi, hanno mantenuto la congruità degli studi o si sono avvalsi di una riduzione per quel che riguarda i maggiori ricavi. Di conseguenza gli studi di settore anche ai tempi della crisi hanno mantenuto la loro efficacia a conferma di come, secondo le Entrate, non trattasi di uno strumento calato dall’alto.

Marche: il Fisco diventa più agevole per l’Unione Italiana Ciechi

 Sono state definite nel dettaglio le linee operative che caratterizzano il protocollo d’intesa che è stato siglato tra la Direzione Provinciale di Ascoli Piceno dell’Agenzia delle Entrate e l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus (ovviamente in riferimento alla sede che si trova nella stessa città marchigiana): entrando nel dettaglio dell’accordo, c’è da dire che l’obiettivo che ci si è posti in questo senso è quello di porre in essere una cooperazione maggiore ed ancora più efficace tra le pubbliche amministrazioni e i vari enti che sono dislocati nel territorio, in modo da ottenere un netto miglioramento dell’assistenza fiscale nei riguardi delle persone diversamente abili. Sarà dunque uno specifico compito della Direzione delle Entrate di Ascoli Piceno garantire e assicurare, mediante l’operato della proprio Ufficio Territoriale, ogni tipo di iniziativa che sia utile per assistere dal punto di vista tributario le persone che si trovano in situazioni svantaggiate; a tal proposito, infatti, verrà promosso e incentivato l’utilizzo dei servizi telematici, i quali sono in grado di svolgere direttamente da casa molti adempimenti. Inoltre, saranno promossi molti incontri seminariali con cadenza periodica, al fine di formare adeguatamente i volontari dell’Associazione.

 

Controversie fisco: Agenzia delle Entrate vince nel 57% dei casi

 Per quanto riguarda le controversie fiscali, dinanzi alle Commissioni tributarie provinciali, l’Agenzia delle Entrate lo scorso anno l’ha spuntata in oltre un caso su due; la percentuale di vittoria, in accordo con i dati forniti da Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate nel corso di un’audizione a Montecitorio, è stata infatti del 57%. Inoltre, la percentuale di vittoria, considerando il controvalore delle controversie, balza al 76%; analogo andamento, sempre favorevole all’Amministrazione finanziaria, è stato registrato con il 50% in Corte di Cassazione, e con una percentuale che anche in questo caso per controvalore sale e si attesta al 69%. Per quanto riguarda l’anno in corso, sempre in materia di controversie fiscali, l’Agenzia delle Entrate, in accordo con le dichiarazioni del direttore Befera, punta sia a consolidare i risultati conseguiti nel 2009, sia a migliorare ulteriormente l’efficienza delle proprie strutture puntando sui controlli modulati in base ad analisi sul rischio di ogni tipologia di contribuente.